Due noti alpinisti si sfracellano sul ghiacciaio Triolet del Bianco

Due noti alpinisti si sfracellano sul ghiacciaio Triolet del Bianco Dopo aver raggiunto la cima del Greuvetta Due noti alpinisti si sfracellano sul ghiacciaio Triolet del Bianco Sono l'architetto Armando di Torino e un impiegato novarese - Le guide di Courmayeur presumono che la disgrazia sia avvenuta per lo sfilamento di un chiodo - Recuperate le salme (Nostro servizio particolare) Courmayeur, 3 agosto. Due noti scalatori, facenti parte di quella schiera di giovani venuti alla ribalta nella recente storia dell'alpinismo moderno, sono morti stamane al Greuvetta (ni 3677), una delle cime più accidentali della catena del Monte Bianco. I due, Paolo Armando, di 28 anni, architetto, nativo di Torino e residente a Milano via Volta 10 e Andrea Cenerini di 29 anni, impiegato, di Miasino (Novara), pure residente a Milano in via Forni 72, sono precipitati dalla parete nord del Greuvetta sul ghiacciaio del Triolet mentre scendevano a corda doppia. Testimone della sciagura è stato un loro amico: Pietro Fornelli di 39 anni, di Torino, via Gorizia 102, che è sceso a Courmayeur nelle prime ore del pomeriggio a dare l'allarme. Al rifugio Dalmazzi, da dove' ieri all'alba erano partiti i due alpinisti, la moglie dell'Armando attendeva con ansia il loro rientro. Erano le 8,45 circa di stamane. L'architetto e Andrea Ceaerini avevano intenzione dl aprire una via nuova sulla parete nord del Greuvetta, violata il 23 luglio del 1937 dal famoso Gabriele Boccalatte con Ernesto Castiglioni e Titta Gilberti. Si dice che l'Armando avesse già effettuato un tentativo lo scorso anno con Alessandro Gogna. I due però avevano dovuto rinunciare perché il sacco contenente tutta l'atrezzatura era caduto sul ghiacciaio. Armando e Cenerini affrontata la salita alle prime luci dell'alba di ieri, erano stati costretti ad un bivacco anche a causa di un temporale. La parete nord del Greuvetta, alta 800 metri, è una fra le più importanti della catena del Monte Bianco ed è simile come conformazione alla parete nord delle Grandes Jorasses; meno alta di questa ma ancor più ripida è costituita da grandi placche e da costoni arrotondati. Con ogni probabilità gli alpinisti avevano raggiunto la vetta nelle prime ore della mattinata di oggi. Secondo il Fornelli è da ritenersi senz'altro che i due abbiano compiuta l'ascensione prefissasi. La sciagura è accaduta nella parte centrale della parete ed il loro volo sul ghiacciaio del Triolet è stato di circa 400 metri. La causa della sciagura, secondo le guide di Courmayeur, andrebbe ricercata nello sfilamento di un chiodo. « Mi trovavo con altri — ha testimoniato il Fornelli — sul Moni Rouge del Greuvetta ed ho visto distintamente un alpinista piombare sul ghiacciaio. Sapevo che lassù vi erano i miei due amici. Pensavo che uno almeno si fosse salvato, che fosse ferito e che avesse bisogno di soccorsi immediati ». Alle 14 circa veniva dato l'allarme all'ufficio guide di Courmayeur. Si richiedeva un elicottero francese per fare più presto ma Chamonix avvertiva che l'« Alouette » della gendarmeria era guasto. Si ricorreva allora a Milano Linate,' all'elicottero del soccorso.'aereo, che giungeva a Courmayeur alle 15,30. Il pilota, maresciallo Villani, presi a bordo le guide Alessio Ollier e Renato Petigat ed il Fornelli, compiva una ricognizione sulla zona. Purtroppo si aveva la conferma che anche l'altro alpinista era morto: precipitato con il compagno era finito nella crepaccia terminale ad una ottantina di metri più a monte. L'operazione di recupero terminava alle 17,30 circa. Le salme, calate dall'elicottero a Courmayeur, venivano traslate alla camera mortuaria su una « campagnola » dei carabinieri. Quasi alla stessa ora giungeva a valle la moglie dell'Armando, alla quale veniva comunicata la tragica notizia. Espletate le formalità di legge, le salme verranno traslate domani alle città di origine. Purtroppo in meno di 20 giorni salgono così a 22 i morti sulla catena del Monte Bianco. Andrea Cenerini era sposato e padre di due figlie, una di 2 anni l'altra di 4: la moglie, Giuseppina, è in attesa del terzo figlio. Marito e moglie, entrambi appassionati di montagna, dopo aver portato le due bambine al mare presso parenti, una decina di giorni fa erano partiti per Courmayeur dove avevano raggiunto Paolo Armando al quale erano legati da vincoli di' amicizia. I due coniugi sarebbero dovuti tornare a Milano subito dopo Ferragosto: Andrea i Cenerini, infatti, doveva riprendere il lavoro nella ditta dove era stato assunto quando troncò gli studi in ingegneria al Politecnico di Milano, i. v. Paolo Armando, 28 anni i n hi nulli imi mi i