"Colpo d'acceleratore,, a Mosca nei colloqui tra russi e tedeschi

"Colpo d'acceleratore,, a Mosca nei colloqui tra russi e tedeschi "Colpo d'acceleratore,, a Mosca nei colloqui tra russi e tedeschi Dopo le difficoltà dei giorni scorsi, gli incontri al Cremlino sono proseguiti « in una buona atmosfera » - Ottimismo fra i delegati di Bonn (Dal nostro corrispondente) Mosca, 31 luglio. I colloqui tra sovietici e tedeschi per la rinuncia all'uso della forza hanno subito oggi una vigorosa accelerata rispetto al ritmo blando dei giorni scorsi. « Siamo passati dalla prima alla seconda marcia di velocità », ha detto il portavoce tedesco Rudy Wechmar, esaminando con i giornalisti i risultati della seduta di stamane. Dalle 10 alle 13, il gruppo di lavóro diretto dal segretario di Stato tedesco Frank e dal sovietico Falin ha discusso, « in una buona atmosfera di lavoro », il testo degli articoli del trattato: « I vari punti — ha detto Wechmar — non sono stati ancora concordati nella stesura definitiva ». E' stato già deciso, però, che il titolo del trattato — che, in base al « documento Bahr », doveva essere « Rinuncia alla forza nei rapporti bilaterali » — sarà mutato. Il portavoce tedesco si è rifiutato di precisare il nuovo titolo e si è limitato a dire che si tratta di « un cambiamento non significativo ». Secondo alcuni esperti tedeschi, le due parti si sono accordate per una formula più generica, che lascia ad entrambe, una maggiore libertà di manovra nel campo ancora poco esplorato delle relazioni tra Est e Ovest. Sullo slancio dei buoni risultati della seduta del mattino, decisamente la più concreta dall'inizio delle trattative, Gromyko e Scheel si sono incontrati nel pomeriggio alle 16, su proposta del ministro degli Esteri sovietico. E' stato un incontro « ristretto », al quale hanno par¬ tecipato complessivamente sei delegati, oltre ai due ministri. Gromyko e Scheel hanno esaminato per oltre due ore gli articoli del trattato già discussi in mattinata dal gruppo di lavoro diretto da Frank e Falin: « E' stata una seduta buona e pratica », ha detto il portavoce tedesco in una rapida conferenza-stampa tenuta alle 8 di sera all'albergo Nazional. Domani alle 11 vi sarà una nuova riunione del gruppo di lavoro Frank-Falin. Poi, alle 4 del pomeriggio, s'incontreranno ancora Gromyko e Scheel con una « mini-delegazione », per usare la colorita espressione di Wechmar. Oggi Scheel ha partecipato alla prima delle due conferenze-stampa, senza intervenire però nel dibattito tra Wechmar e i giornalisti. Come sempre allegro e cordiale, il ministro tedesco si è poi scusato con i colleghi tedeschi costretti a lasciare domani Mosca perché in possesso di « visti » limitati al 31 luglio. E' questa una prova che neppure i tedeschi prevedevano tempi cosi lunghi per il negoziato, giudicando la missione Scheel una sen.plice formalità dopo il lungo lavoro preparatorio svolto da Bahr e Gromyko tra gennaio e maggio. Così, incautamer te, la maggior parte dei cento « inviati speciali » dei giornali tedeschi avevano chiesto alle autorità sovietiche permessi di soggiorno di durata molto limitata. Ora devono tornare in patria con largo anticipo sulla fine del negoziato. Le Indicazioni sono ancora scarse. Oggi si è saputo che martedì prossimo Gromyko sarà ospite di Scheel per una colazione all'ambasciata I tedesca e ciò significa che i colloqui non dovrebbero concludersi prima di giovedì o addirittura sabato prossimi. Secondo alcuni osservatori, Scheel concorderà con i sovietici il testo definit'vo del trattato, rientrerà a Bonn per consultarsi con Brandt e i colleghi di governo e tornerà subito dopo a Mosca per « parafare » il testo. Come si è già detto, la firma dovrebbe avvenire a Bonn in settembre. Paolo Garimbei ti

Luoghi citati: Bonn, Mosca