II "mago,, delle pietre lunari è un giovane severo e solitario

II "mago,, delle pietre lunari è un giovane severo e solitario La clamorosa scoperta del professor Giovanni De Maria II "mago,, delle pietre lunari è un giovane severo e solitario E' riuscito ad estrarre ossigeno dalle rocce lunari, lavorando su frammenti portati sulla Terra dagli astronauti americani - Dice: «Nella scienza bisogna essere molto pazienti» - Ha promesso che fra una settimana terrà una conferenza stampa (Nostro servizio particolare) Roma, 24 luglio. L'uomo del giorno, il professor Giovanni De Maria, è introvabile. Il giovane professore lucano, che all'Istituto di Chimica dell'Università rj!i Roma ha scoperto il procedimento per liberare ossigeno dalle pietre lunari, è stato atteso tutt'oggi da fotografi e cronisti sotto il fabbricato del suo laboratorio e sotto la sua casa al Nomentano. Ma nessuno ha avuto la fortuna di incontrarlo. Da due giorni non va a lavorare. La sua segreteria telefonica dà notizie vaghe. 1,'équipe di professori e tecnici che con lui ha condotto l'esperimento scientifico esprime imbarazzo nei sostenere che «il professore non è in sede, non sappiamo dove rintracciarlo, anche se di lui avremmo un gran bisogno per proseguire nel nostro lavoro ». Questa sera va in onda un servizio televisivo che ha ripreso le fasi dell'esperimento. Sembra che anche un rotocalco si sia assicurato una esclusiva fotografica della ricerca compiuta sui frammenti di rocce lunari che, nello scorso gennaio, furono consegnati dalla Nasa agli scienziati italiani. Fra una settimana, è stato detto negli ambienti che più gli sono vicini, egli dovrebbe tenere una conferenza stampa per precisare il lavoro finora compiuto e le prospettive di ricerca. Nato a Tricarico (in provincia di Potenza), il paese di Rocco Scotellaro, il prof. De Maria appartiene all'ultima generazione dei ricercatori italiani che lavorano, spesso con scarsi incentivi economici e grande dispendio di energie, su ricerche di primissimo piano. Ha volto severo e accigliato, occhiali cerchiati di tartaruga, folta capigliatura con scriminatura da un lato, abbigliamento classico e funzionale senza ombra di civetteria o ricercatezza. Agli allievi incute soggezione ed è circondato da un generale rispetto. Vive solo in un appartamento sobrio, arredato con mobili antichi e pieno di libri. Ha 39 anni e si è laureato in chimica pura all'Università di Roma nel '55, ha pubblicato più di 60 lavori scientifici ed ha scoperto 30 nuove molecole. Attualmente il prof. De Maria insegna chimica.-flsica all'Università di Roma e dirige il Centro di termodinamica chimica alle alte temperature del Consiglio nazionale delle ricerche. Quando cominciò gli esperimenti sui frammenti lunari disse: « Ho già condotto studi sul basalto terrestre dandone comunicazione all'Accademia dei Lincei e, se vogliamo accennare ad una curiosità, posso dire che approssimativamente i sassi della Sardegna sono più o meno come quelli della Luna. Ora che le prime indagini hanno dato il buon esito che si sperava, sono certo che prima o poi riusciremo a sapere ciò che ancora vogliamo. Nella scienza bisogna avere molta pazienza, come l'hanno avuta coloro che hanno inviato il primo uomo sulla Luna. Comunque, spetta sempre a noi uomini scoprire il mistero dei secoli ». La scoperta di De Maria è sensazionale per gli sviluppi e le applicazioni pratiche che può avere. Il giovane scienziato è riuscito ad estrarre, come già detto, l'ossigeno contenuto nel suolo lunare. Che le rocce seleniche contenessero ossigeno era noto; l'interesse della scoperta italiana consiste nel fatto che esso è stato estratto allo stato gassoso, riói « respirabile ». De Malia ha accertato che 20 chili di polvere lunare contengono ossigeno teoricamente sufficiente a tenere in vita un astronauta per 24 ore. Da questo momento si potrebbe aprire una nuova fase nelle esplorazioni cosmiche se il metodo De Maria si rivelerà applicabile su larga scala. In altre parole, una spedizione lunare dovrebbe essere messa in grado di ricavare sul satellite, estraendolo sul posto, l'ossigeno necessario alla vita. L'attuale tecnologia è, ovviamente, ancora lontana da una possibilità del genere. Ma la via è stata indicata, Liliana Madeo Roma. Il professor Giovanni De Maria (Telefoto Ansa)

Persone citate: De Maria, Giovanni De Maria, Giovanni De Maria Ii, Liliana Madeo, Rocco Scotellaro

Luoghi citati: Potenza, Roma, Sardegna, Tricarico