In Cile i 10 "politici" liberati dalla Bolivia
In Cile i 10 "politici" liberati dalla Bolivia In Cile i 10 "politici" liberati dalla Bolivia Non ancora rilasciati i due tedeschi rapiti dai ribelli La Paz, 23 luglio. Il governo boliviano ha liberato i dieci prigionieri politici in cambio dei due tecnici tedeschi rapiti dai guerriglieri. Essi sono giunti a bordo di un aereo militare boliviano ad Arica, nel Cile settentrionale, appena al di là della frontiera con la Bolivia. Il governo ha così accolto la richiesta dei rapitori rispettando l'impegno assunto con il Cancelliere della Germania federale Willy Brandt, che era intervenuto direttamente nella vicenda. Ora tocca ai guerriglieri mantenere la parola data. S'è iniziata l'attesa della liberazione dei due tecnici, Eugen Schulhauser e Gùnter Lerch, dipendenti di una compagnia millenaria americana che opera sull'altopiano boliviano. Sono stati rapiti domenica scorsa a Teoponte, una cittadina che si trova 320 chilometri da La Paz. Non appena l'aereo militare è atterrato nell'aeroporto internazionale di Calluta, vicino ad Arica, il padre gesuita José Pratas, che ha agito da intermediario fra il governo e i guerriglieri, ha lanciato via radio un messaggio che dice: « Il governo ha mantenuto i patti. Ora si spera che l'esercito di liberazione nazionale mantenga la sua promessa il più presto possibile ». Non si sa nulla né come, né quando i due tedeschi verranno rilasciati. Le formazioni del movimento di guerriglieri appena formato operano nel settentrione della Bolivia e può darsi che ci voglia del tempo per organizzare la liberazione dei due ostaggi; ma è anche possibile che siano rilasciati da un momento all'altro. In un primo"» momento i guerriglieri avevano scelto il Messico; poi hanno preferito Arica, nel Cile. L'aereo è atterrato in quella città alle 3,07 (ora italiana) di questa notte. La polizia cilena ha preso in consegna i prigionieri e li ha tenuti lontani dai giornalisti. I dieci sono stati portati nei locali delrufficio centrale della polizia di Arica e sottoposti presumibilmente a interrogatorio e indagini atte ad accertare l'identità di ciascuno. (Ap)
Persone citate: Eugen Schulhauser, Lerch, Willy Brandt
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