Rinvenuto morto sul Bianco uno degli alpinisti milanesi

Rinvenuto morto sul Bianco uno degli alpinisti milanesi Casualmente da una cordata spagnola Rinvenuto morto sul Bianco uno degli alpinisti milanesi E' il diciannovenne Eugenio Siiss - La salma era ricoperta di neve - Nelle mani stringeva due piccozze - Una è del compagno che si presume sia stato stroncato dal freddo - Forse tentava di raggiungere la capanna Vallot per dare l'allarme (Nostro servizio particolare) Courmayeur, 23 luglio. I due giovani alpinisti milanesi, Eugenio SUss, di 19 anni, studente, residente a Milano in via Tabacchi 51, ed il ventenne Paolo Martinoni, di Castano Primo, in servizio militare di leva all'Aquila, dati per dispersi da domenica sulla via dello sperone della Brenva al Monte Bianco, sono morti. II corpo del Suss è stato rinvenuto casualmente oggi da una cordata di spagnoli a poche decine di metri dalla vetta del Monte Bianco, coperto da uno strato di neve. Nelle mani stringeva ancora le due piccozze, quella sua e l'altra del compagno di cordata del quale non è stata trovata invece traccia. Evidentemente i due, sorpresi dalla bufera scatenatasi domenica notte, hanno tentato di raggiungere la capanna Vallot, ma non ce l'hanno fatta e sono morti stremati dalla fatica e dal freddo. La notizia è giunta a Chamonix nel tardo pomeriggio di oggi, trasmessa dal rifugio dell'Aiguille du Goùter, dove erano appena arrivati alcuni componenti la comitiva degli spagnoli, gli altri sarebbero scesi nella serata direttamente a Chamonix per portare i documenti trovati sul cadavere. Domattina all'alba un elicottero della gendarmeria francese tenterà di atterrare sulla cima del Monte Bianco per effettuare il recupero. Sul luogo sarà anche cala¬ ta una squadra del soccorso alpino composta da guide e gendarmi di Chamonix che perlustreranno all'intorno alla ricerca del corpo del Martinoni, il quale non dovrebbe essere molto lontano. Sembra infatti impossibile che egli sia precipitato da qualche parete, perché l'amico in questo caso non avrebbe potuto trovarsi in possesso della sua piccozza. E' logico pensare che sia morto qualche istante prima nel corso della lunga marcia tra le intemperie verso la salvezza, costituita da quella ormai nota capanna Vallot. Secondo le notizie giunte dal rifugio dell'Aiguille du Goùter, il rinvenimento sarebbe avvenuto stamane mentre gli alpinisti stavano portandosi in vetta al Bianco. Per il momento non ci sono altri particolari. ' Stamane alla ricerca dei due alpinisti si era levato in volo da Courmayeur l'elicottero del Soccorso aereo di Linate, nel tentativo di posare due guide, Alessio Ollier e Luigino Cosson al Colle della Brenva, ma il vento impetuoso aveva impedito la manovra oltre i 4000 metri di altitudine. S'era così esplorato lo sperone della Brenva, non trovandovi traccia alcuna dei due alpinisti. Dal versante francese intanto è giunta notizia di una altra sciagura. Un alpinista parigino ha perso la vita mentre scalava con la moglie ed un amico l'Aiguille du Jardin (metri 4035) nel gruppo dell'Aiguille Verte, sulla catena del Monte Bianco, colpito alla testa da un masso staccatosi dalla parete. La vittima è il trentaduenne Jean Matdesclaire, di Metz, impiegato, residente a Parigi. Italo Vaglienti Courmayeur. Familiari in attesa. A destra: il fratello di Eugenio Siiss, il giovane alpinista morto sotto la neve

Persone citate: Alessio Ollier, Cosson, Eugenio Siiss, Eugenio Suss, Italo Vaglienti, Jardin, Jean Matdesclaire, Martinoni, Metz, Paolo Martinoni

Luoghi citati: Aquila, Castano Primo, Courmayeur, Milano, Parigi