Lo salvano mentre tenta il suicidio perché sua moglie lo ha lasciato

Lo salvano mentre tenta il suicidio perché sua moglie lo ha lasciato In tasca aveva un biglietto: "Lascio mia figlia a mia madre,, Lo salvano mentre tenta il suicidio perché sua moglie lo ha lasciato Un operaio di 23 anni, la donna ne ha 18 - E' fuggita lasciando una bambina di 19 mesi - Afferrato da un passante mentre stava per gettarsi in Po dal ponte Balbis - Una donna smemorata si lancia nella Dora: la salvano i guardiani della Fiat Abbandonalo dalla moglie diciottenne, un operaio di 23 anni ha deciso Ieri pomeriggio di togliersi la vita. E* salito sul parapetto del ponte Balbis, in corso Bramante, per gettarsi in Po. I suol movimenti sono stati notati da un gruppo di passanti che l'hanno Immobilizzato prima del tragico volo. SI chiama Giuseppe Accardo, piazza Filzi 13, lavora nell'impresa Bassi al Lingotto. Due anni fa ha sposato Leonarda Bonomo, di 16 anni; dal matrimonio è nata Maria Cristina, che oggi ha 19 mesi. « Non andiamo d'accordo — ha raccontato più tardi alla polizia l'Accardo — mia moglie vuol sempre fare di testa sua. Nove giorni fa, dopo un litìgio, se n'è andata dì casa, abbandonando la bambina ». L'operaio ha portato Maria Cri. stina dalla madre, Giovanna Scalia, ha vissuto questi giorni nella disperazione, infine ha pensato di farla finita. Ha scritto un biglietto: « lo sottoscritto lascio mia figlia Cristina Accardo a mia madre Giovanna Scalia », se l'è infilato in tasca ed è uscito. Ha camminato alcune ore per le vie della città, poi verso le 17,30 si è fermato sul ponte Balbis a guardare l'acqua del Po che scorreva sotto i suol piedi. Lentamente ha scavalcato 11 parapetto, si è chinato in avanti: In quel momento due mani l'hanno afferrato per le braccia, trascinandolo sul ponte. E' passata una radiomobile della polizia che ha trasportato il giovane alle Mollnette; era sconvolto, gli occhi sbarrati. I medici l'hanno ricoverato in osservazione, oggi un neurologo lo visiterà. Agli agenti l'Accardo ha detto: « Vorrei tanfo che Leonarda tornasse a casa. Poi ce ne andremmo di qui, perché mi vergogno di quello che ho fatto ». * * Una giovane donna si è gettata nella Dora, è stata salvata da un sorvegliante della Fiat, non è grave. E' in preda ad amnesia, non ricorda il suo nome, dice di avere 41 anni e abitare in via Di Nanni con la madre che da qualche giorno è in villeggiatura. Il fatto è accaduto ieri alle 14,30 in corso Lecce nell'interno 400, davanti all'ingresso dei reparti « Bonafous » della Fiat Ferriere.' In quel punto la Dora i molto profonda. Il sorvegliante Salvatore Casu, 16 anni, via Monginevro 163, è seduto nella guardiola, ha appena controllato un camion diretto nello stabilimento e sta compilando il foglio del servizio. Racconta: « Ho guardato verso il torrente e visto una donna che camminava adagio sulla sponda e osservava attentamente l'acqua che scorre tre metri più in basso. Era a circa 200 metri, non potevo vederla bene in faccia, ma mi è sembrato che stesse parlando da sola e gesticolasse con le mani. Mi ha incuriosito e l'ho tenuta d'occhio ». La donna continua a camminare ed è già molto dentro i campi. « Improvvisamente si è fermata — continua il Casu — si è guardata attorno, ha alzato le braccia e sì é lanciata rotolare giù dalla riva,'nell'acqua ». Il sorvegliante si toglie la giacca- e le scarpe e corre verso la donna che si dibatte nell'acqua alta e limacciosa. La corrente molto forte la stava trascinando verso il centro del torrente. L'uomo si tuffa, con due bracciate raggiunge la pericolante e la porta faticosamente a riva. Nel frattempo arriva anche il capo dei sorveglianti e due operai che portano la donna nello stabilimento per i primi soccorsi, poi avvertono la polizia. Nel frattempo la interrogano, ma senza risultato. La sventurata ha sempre solo detto di abitare m via Di Nanni con la madre, che non è in casa. Poi si è chiusa in un ostinato mutismo, lo sguardo assente; l'unico segno di vita è stato un movimento rotatorio della mano destra, come avvolgesse del filo in un rocchetto. Gli agenti hanno portato la donna al Maria vittoria dove è stata visitata e successivamente trasportata all'ospedale psichiatrico. Anche la Squadra Mobile si interessa per identificarla, l'hanno fotografata e alcuni agenti sono stati per tutto il pomeriggio In via Di Nanni e nelle strade vicine a chiedere nei negozi e nelle portinerie delle case. Giuseppe Accardo: «Spero che Leonarda torni» - La sconosciuta che s'è gettata nella Dora e il sorvegliante che l'ha salvata