La sciagura di Gioia Tauro è stata causata dal carrello "impuzzito" di una carrozza di Gianfranco Franci

La sciagura di Gioia Tauro è stata causata dal carrello "impuzzito" di una carrozza Le prime indagini escludono un atto di sabotaggio La sciagura di Gioia Tauro è stata causata dal carrello "impuzzito" di una carrozza Urtando contro la massicciata avrebbe « allargato » il binario e provocato il deragliamento del treno - Sei i morti e 46 i feriti - Per tutta la notte i chirurghi hanno operato negli ospedali di Palmi e Taurianova (Dal nostro inviato speciale) Reggio Calabria, 23 luglio. Sono 6 i morti per il disastro ferroviaiio avvenuto ieri pomeriggio alla stazione di Gioia Tauro; 46 i feriti. Le prime notizie sulla sciagura, frammentarie e confuse, davano ieri 8 morti o addirittura 10. Il transito dei treni è stato ripristinato stamani su un solo binario. Alcuni dei feriti (32 sono ricoverati nell'ospedale di Palmi, 14 in quello di Taurianova) versano in condizioni gravissime, ma si spera di poterli salvai-e. Nei due ospedali i medici si sono prodigati tutta la notte; équipes di chirurghi, giunti anche da Reggio Calabria e da Catanzaro, hanno operato senza soste per amputare arti machdlati o ricucire carni straziate. Stamane le due carrozzecuccette finite di traverso sui binari sono state spostate con le gru per liberare la linea e ripristinare il traffico. Due inchieste sono in cor so per accertare le cause del disastro: una della magistratura, diretta dal sostituto prò curatore della Repubblica di Palmi, dott. Paolo Scopelliti: l'altra, tecnico-amministrati va, promossa dal ministro dei Trasporti. Sono stati interrogati a lungo il macchinista Giovanni Bilardi, dì 41 anni, ed il suo secondo Antonio Romeo, di 31 anni. Nessun provvedimento è stato preso nei loro confronti; sarebbe pertanto da escludere una loro responsabilità. Il convoglio, al quale era stata data « via libera », aveva imboccato, agli scambi, il binario giusto. La velocità era in feriore a quella consentita. La prima ipotesi avanzata era, pertanto, quella di un atto di sabotaggio compiuto lungo la linea ferroviaria o durante la fermata del treno allo scalo di Villa San Giovanni. Le azioni compiute nei giorni scorsi contro le Ferrovie dai commandos della rivolta « per Reggio capoluogo di regione » davano adito al sospetto. Si erano subito recati a Gioia Tauro il vice capo della polizia Catenacci, e il questore di Reggio Santillo; era giunta al completo anche la squadra di Polizia scientift ca. Nessuna traccia di esplosioni veniva scoperta sotto le carrozze; l'allentamento di alcuni bulloni, che fissano i binari alle traversine, era imputabile unicamente alla for¬ za di trazione esercitata sui binari dal deragliamento. Stamane un generale dei carabinieri, dopo aver parlato con uno dei tecnici che conducono l'inchiesta, ha detto che la tragedia può essere stata causata dal carrello di una vettura « improvvisamente impazzito ». Una delle ricostruzioni più attendibili della sciagura prende in considerazione l'eventualità che una ruota del carrello del quinto vagone « arando » la massicciata, abbia allarga to il binario così da provo care il deragliamento della nona e della decima vettura Sul treno, il Palermo-Torino, viaggiavano circa 200 persone, fra cui una comitiva siciliana che si recava in pellegrinaggio a Lourdes. La guidava frate Placido, al secolo Liborio Rivelli, e occupava la nona carrozza-cuccette, dove la morte ha mietuto più vittime. Sul convoglio c'erano anche numerose persone dirette a Torino. In uno scompartimento di seconda classe della decima vettura viaggia va l'appuntato dei carabinieri Giuseppe Fiannaca, 46 anni, con la moglie Giuseppina, 44 anni, e la figlia dodicenne Valeria: stavano andando a Torino per il battesimo di un nipote. La bambina che la notte scorsa veniva cercata fra le lamiere contorte è stata ritrovata sana e salva. L'avevano accolta alcune persone di Palmi Calabro, che erano tra i primi soccorritori. Tornando all'inchiesta, sembra, dunque, caduto il tremendo sospetto che la sciagura sia da attribuire ad un attentato dei « rivoltosi » di \ Reggio Calabria, dove la sciaj gura ha suscitato profonda impressione. La situazione nelle strade sembra tornata alla normalità, ma stasera una bomba è stata trovata dai carabinieri vicino al muro posteriore della prefettura. Il rinvio al 30 luglio della riunione del Consiglio regionale non ha placato completamente gli animi Un alto ufficiale dei carabinieri esprimeva stamane il timore che i fermenti possano riprendere con virulenza La notte scorsa un ferroviere, lungo la linea fra Villa San Giovanni e Cannitello, ha trovato vicino ad un traliccio dell'alta tensione 15 candelotti di genìnite collegati ad una miccia, spentasi dopo aver bruciato per 50 centimetri; altri 10 cande¬ lotti sono stati rinvenuti dagli agenti che stavano perlustrando i binari. Le 6 persone morte nella sciagura sono: Rita Caciccia, 35 anni, di Bagheria (Palermo); Rosa Fazzari, 68 anni, di Catania; Adriana Vassallo, di Agrigento; Letizia Palumbo, 48 anni, di Casteltermini; Nicotina Mazzocchio, 60 anni, di Casteltermini; Andrea Cangemì, 60 anni, di Palermo. Ed ecco l'elenco dei feriti residenti in Piemonte. Sono ricoverati a Taurianova: Jole Maiorana, 59 anni, di Druento: contusioni addominali; Teresa D'Agostino, 42 anni, di Torino, guaribile in 10 giorni: Donatella Ferraris, di 29 anni, di Torino, guaribile in 6 giorni; Francesco Ferraris, 66 anni, di Castellamonte (Torino), guaribilesin 35 giorni. Sono ricoverati nell'ospedale di Palmi: Vincenzina Caccamo, 51 anni, residente a Chìeri, alla quale è stata amputata la mano destra; Laura Russino, di Chìeri, 5 antfi, lievi ferite ad una gamba; Angelo Sardo, Torino. Gianfranco Franci (A pag. 2: A colloquio con gli scampati al disastro del Treno del Sole).