Clima idilliaco agli esami ma i professori sono amari

Clima idilliaco agli esami ma i professori sono amari Non tutto è poi così roseo per la maturità Clima idilliaco agli esami ma i professori sono amari Cortesie, reciproca comprensione, appena uno studente è in difficoltà si cambia argomento: « Non si affanni, passiamo ad altro... » - In privato i commissari dicono: « Gli esami di Stato oggi non hanno più valore, inutile approfondire, la superficialità è spaventosa » - Colpa dei ragazzi che hanno studiato poco, soprattutto della scuola « che non ha saputo evolversi » Gli orali della maturità si concluderanno tra otto giorni. Il 31 luglio verranno resi noti i risultati. Come già Io scoi".') anno, non ci saranno rimandati a settembre, ma soltanto promossi o respinti. Ciascuno studente riceverà uh giudizio complessivo e se vorrà conoscere quello per le singole materie dovrà presentare domanda in carta bollata al preside dell'istituto dove ha sostenuto l'esame. I professori, durante il travagliato periodo precedente le prove di maturità, rispondendo agli interrogativi degli studenti avevano fatto parecchie promesse. Tra l'altro: « JVon faremo pesare sul giovani l'amarezza per. la nostra vertenza con il governo ». Ancora: « Il nostro compito è di capire il grado di maturità dei candidati, non di scoprire le lacune nella loro preparazione ». Sono state mantenute queste promesse? Abbiamo parlato con studenti' e commissari, abbiamo assistito a parecchi esami orali. L'impressione è che ovunque regni serenità ed accordo. Apparenza o sostanza? Diamo uno sguardo da una parte e dall'altra del tavolo d'esame e cominciamo dagli studenti. Anche 1 più accaniti contestatori hanno dimenticato gli atteggiamenti di sfida e gli abbigliamenti stravaganti a favore di abiti e contegno ritenuti fino a ieri « borghesi e reazionari ». I ragazzi hanno tagliato o sfoltito barbe e capelli, le loro compagne hanno riesumato dagli armadi gonne e vestiti, lasciando da parte, almeno per qualche ora i blue jeans, divisa della contestazione giovanile. Tra 1 giovani che non hanno mai fatto parte dei movimenti estremisti, pur essendosi sempre interessati dei problemi scolastici e sociali, abbiamo notato minigonne, moderati nude-look, camiciotti floreali. Assenti le cravatte. Se 1 contestatori ed 1 « tranquilli » si differenziano per l'abbigliamento, resta uguale per tutti la paura di fronte alla commissione. Il candidato può tradire più o meno l'emozione che sente dentro, ma è sempre evidente che cerca con un sorriso, un gesto, un cenno di assenso, di accaparrarsi la simpatìa di chi lo dovrà giudicare. I meglio preparati tentano la discussione, prospettano le proprie idee. Ma con cautela. Sanno che per oltre un'ora la commissione avrà « il coltello per il manico ». Quest'anno i timori sembrano infondati. Tra 1 professori sono scomparsi gli atteggiamenti intransigenti, 1 puntigli, 1 tradizionali e spesso tragici quiz. Non abbiamo visto un solo commissario soddisfatto per aver messo in difficoltà un allievo. Anzi. Ogni volta che la domanda lascia perplesso il candidato, ecco subito la parola di Incoraggiamento: « Non si affanni... se non conosce l'argomento possiamo passare ad altro ». E' un comportamento che caratterizza non solo gli Insegnanti più giovani e più vicini ai ragazzi (ci sono professoresse in minigonna, professori con camiciotti beat) ma anche quelli anziani con visi severi. Abbiamo visto un presidente offrire le caramelle ad una ragazza in difficoltà, un altro ha offerto aranciate e caffè. Un commissario ha portato i biscotti ad una allieva che alle 13,30 stava ancora sostenendo il colloquio perché « a quest'ora si ragiona male a stomaco vuoto ». Durante 1 colloqui non sono mai stati approfonditi gli argomenti, le domande hanno toccato soltanto temi generali. Per poco che uno studente si sia applicato durante l'anno ha avuto la possibilità di parlare, sviluppare e commentare a suo piacimento. Tra gli esami di oggi e quelU di 3 o 4 anni fa c'è un abisso. Non soltanto per il numero delle materie (due scritte e due orali), ma per il clima di distensione che regna ovunque. Sembra che studenti e professori facciano a gara nel conquistare gli uni la stima degli altri. Tutto bene dunque? Non esistono più problemi? Purtroppo non è cosi. A voler andare a fondo si scopre che l'atmosfera idilliaca è soltanto uno smalto ohe si sfalda al primo colpo d'unghia. Lo si deduce dalle amare confidenze di alcuni professori sfiduciati, stanchi, delusi. In sostanza dicono: « Gli esami di Stato oggi non hanno più nessun valore. Come è possibile sapere se un giovane è o non è maturo con un colloquio di un'ora? E' inutile approjondi re gli argomenti quando la preparazione media è d'una superfi ctalttà spaventosa. Un ragazzo che oggi promoviamo ieri forse non sarebbe neppure stato ammesso agli esami. Una parte di colpa può essere imputata agli studenti che ìianno perso tempo nelle contestazioni, che hanno disertato le lezioni, ma la colpa più grande e proprio della scuola che non ha saputo evolversi secondo le esigenze ». Sostengono: « Esclusi i privatisti, che nel 90 per cento dei cast affrontano l'esame come un glo catore punta al tavolo verde della "roulette", i respinti si potranno contare sulla punta delle dita u. C'è anche qualcuno che alla delusione aggiunge un senso di inquietudine: « l giovani hanno prò testato, a volte a torto a volte con ragione. Perché dovremmo scatenare altre polemiche quando una bocciatura In più o in meno non servirà certo a ridare serietà alla scuola? ». * * La nostra galleria dei migliori studenti torinesi si arricchisce, oggi di altri ragazzi In gamba. Cominciamo con due dell'istituto professionale Zerbonl. Ivano De Zolt ha avuto la media dell'8,3 alla licenza. Ha otte, nuto, dopo tre anni di studio, la specializzazione di fresatore. Perché ha scelto questo genere di scuola? Dice: « MI avevano' consigliato un corso professionale dopo le medie, lo ho seguito volentieri il suggerimento convinto dt dover studiare poco e di poter usufruire dei premi dell'istituto ». sv I premi li ha avuti, circa il poco da studiare ha dovuto ricredersi, a Ma l'ho fatto con piacere perché ad un certo punto mi sono appassionato. Anzi adesso voglio trovare un lavoro e proseguire gli studi serali per diventare pertto ». Gianni Bosva ha avuto la me. dia dell'8,6 alla licenza per meccanici tornitori continuando a lavorare. Ogni giorno per tre anni all'uscita dalla fabbrica si è precipitato a scuola per assistere alle lezioni. Afferma: « Ho scelto ti ramo tornitori perché ho pensato di essere avvantaggiato dalle mie esperienze dt lavoro. E' stata una fatica ma necessaria. Oggi, senza una specializzazione, è impossibile fare carriera ». Daniela Bodda ha conseguito la licenza alla media Righi con « ottimo » in tutte le materie compreso latino. « E' sempre stata una studentessa molto brava — commenta la madre — soprattut. to per quanto riguarda le materie letterarie ». Comunque lo studio non le porta via troppo del suo tempo perché riesce a dedicarsi a parecchie attività. Tra l'altro fa parte del gruppo scout. Sì è iscritta al ginnasio. Stesso lusinghiero giudizio ha ottenuto Adriano Bertona della media Saba. Afferma: « Mi piacciono tutte le materie, ma amo In modo particolare l'italiano ed il latino; per questo mi sono iscritto al ginnasio. Da grande mi piacerebbe fare il professore di lettere ». Infine tre ragazzi dell'istituto per interpreti e traduttori Carlo Alberto che hanno avuto la media superiore ali'8. Valerio Verduna sì è perfezionato in inglese e tedesco, a Ritengo che queste due lingue siano particolarmente importanti per i futuri rapporti Industriali ed economici del nostro paese e che la loro conoscenza mi metta in grado di ot¬ tenere presto un buon impiego ». Anna Maria Alessi Anghlni si è perfezionata in francese, inglese e russo. Anche lei ha già potuto sperimentare le sue capacità eseguendo lavori di traduzione. Vorrebbe fare la hostess. Barbara Moris, sarà una perfetta segretaria ed interprete. Si è diplomata in francese, inglese e spagnolo. Ma in passato aveva già conseguito il diploma di segretaria d'azienda in Svizzera e di stenografìa in italiano e francese. Il suo sogno è « far parte di qualche importante organizzazione, ad esemplo l'Onu n. m. v. Altra sfilata di ragazzi tra i migliori di quest'anno: Alessi, Moris, Boddà, Bertona, De Zolt, Bosva, Verduna

Persone citate: Adriano Bertona, Alessi, Anna Maria Alessi Anghlni, Bertona, Carlo Alberto, Daniela Bodda, De Zolt, Ivano De Zolt, Valerio Verduna, Verduna

Luoghi citati: Svizzera