Chi non bevve la cicuta di Giorgio Manacorda

Chi non bevve la cicuta Chi non bevve la cicuta Le poesie di Haushofer, assassinato mentre cadeva Berlino Albrecht Haushofer: « Sonetti di Moabit », a cura di Ervino Pocar, Ed. Guanda, pagine 199, lire 1500. 1 za troppe pretese formali, ma 1 sicuri e rispettosi dello scheà j ma dato. Si tratta della noro j male struttura del sonetto, - . semplificata introducendo nele | le due quartine quattro rime, -1 anziché due, come vorrebbe e j il regolare sonetto petrarche- ! sco, e nelle due terzine, sem- j -] pre tre, come nota Ervino IBerlin - Moabit, 23 aprile 1945. E' l'una di notte. Gli alleati sono in città. Hitler e Goebbels stanno morendo. Nel carcere del distretto di Moabit, ad Albrecht Haushofer viene comunicato che ormai è libero. Erano quattordici detenuti: quattordici SS li fecero uscire sulla Lehrter Strasse. Quattordici colpi di pistola alla nuca pochi minuti prima che gli alleati completassero l'occupazione di Berlino. Tre settimane dopo fu ritrovato il corpo di Albrecht Haushofer: stringeva ancora in mano un quaderno di versi intitolato Moabiter Sonette. Albrecht Haushofer. Un esemplare esponente dell'intelligenza tedesca borghese con tradizioni liberali: al nonno non fu concessa per ragioni politiche la sepoltura ecclesiastica, ma il padre, prima di dedicarsi allo studio della geografia, aveva abbracciato la carriera militare. Una sintesi, in fondo molto tedesca, di intelligenza e disciplina. Un intellettuale che capisce (« in anni amari già pronosticavo I angosce e lutti al popolo e al Paese») ma che collabora col ministero degli Esteri anche sotto il nazionalsocialismo, illudendosi di « far trionfare una politica ragionevole ». Il 20 luglio 1944 partecipa al tentativo di colpo di Stato anti-hitleriano messo in atto dal capo di Stato Maggiore dell'Esercito e dal ministro delle Finanze. Viene arrestato qualche mese dopo ed internato nel carcere di Moabit. I 79 Moabiter Sonette, nati durante i cinque mesi di detenzione, sono scritti in uno stile piano e discorsivo, sen- Pocar nell'informata e sensibile introduzione. Il tono medio di questi sonetti rivela una certa forza nell'atteggiamento filosofeggiante e un po' socratico di fronte alla vita e soprattutto alla morte. Il tema è quasi fisso: un pacato «l'avevo detto io che andava a finire male », tranquillamente riscattato dalla convinzione di avere fatto tutto il possibile per evitare «che il mare ci sommerga». Questo senso di essere sommersi dagli avvenimenti della storia, come se fossero inarrestabili furie della natura, percorre tutta l'opera: « Il colpo f dato alla barra da ultimo è fallito ». (Sonetto 59), e nell'ultima composizione: « So che cosa I debba sentire nelle sue ultime ore I chi, legato ad un battei senza timone, I ode rombare le acque del Niagara I che precuotono i fianchi dello scafo, f L'abisso.... Ecco.... Le mani son legate.... ». Si tratta di volta in volta della furia delle acque o di valanghe o di altre metafore catastrofiche che sole possono rendere il senso della tragedia che si sta inevitabilmente compiendo, e quindi « te¬ merario nel bene oppur nel male, I io pago il tentativo dì frenarle ». Haushofer ammette di aver previsto tutto, ma «tacendo». Quando si paragona a Socrate, sembra avere la sensazione di aver agito e parlato troppo tardi. Forse affiora in questo caso anche un po' di senso di colpa per avere portato avanti la convivenza col nazismo, mentre i maggiori intellettuali del Paese erano in esilio: « Avrei dovuto inginocchiarmi e, conscio, I bere anch'io la mia parte di cicuta ». D'altronde, il tentativo di colpo di Stato sembra avere per Haushofer il carattere di un'espiazione che, al di là della pena corporale della cattività, permette che « l'anima s'involi I nel mar dì luce e nella notte fonda ». Per concludere, vorremmo notare come Haushofer non sia soltanto un personaggio della letteratura tedesca (ha scritto diverse tragedie felicemente rappresentate e tradotte anche in Italia) ma, forse, soprattutto, un personaggio dell'ancora recente storia tedesca. Giorgio Manacorda

Luoghi citati: Berlino, Italia