Contro le "code,, l'aereo-weekend

Contro le "code,, l'aereo-weekend SULLE SPLENDIDE COSTE SETTENTRIONALI DELLA SARDEGNA Contro le "code,, l'aereo-weekend Le linee aeree per la Sardegna sono Alitalia, ATI e Alisarda (questa solo d'estate). Oltre all'aeroporto di Cagliari, qui c'interessano quelli di AlgheroFertilia (Sassari) e di Olbia. Per questi aeroporti il biglietto è di poco più che ventimila lire, a/r meno del doppio. In un'ora e mezzo al massimo (secondo gli eventuali scali intermedi) ci si arriva, consentendo wcekcnds altrettanto comodi come recarsi in Riviera (« code » a parte). Capitolo a parte per la traversata-mare. I « Canguri » per Porto Torres da Genova — con trasporto auto, cabine per la notte essendo il viaggio preferibile dormendo per guadagnar tempo, e da prenotare sempre con 30-40 giorni d'anticipo — si utilizzano quando si va in vacanza per l'estate o per periodi lunghi. Suggeriamo qualche volta, già che si parte da Genova, di prendere un « ferry-boat » della Corsica Lines e di fare tappa nell'isola di Napoleone. Dalla Corsica ci sono poi altre « corse » che collegano l'alta Sardegna. I « Canguri » arrivano anche in altri porti sardi da diversi punti italiani, nel caso che ci si trovi nel Centro-Sud e si voglia approdare in Sardegna. Naturalmente in questo caso il più comodo è quello di Olbia. Giungendo dunque a Olbia in nave o in aereo un qualsiasi servizio di autonoleggio porta in mezz'ora sulla sponda nord della Sardegna, nella Gallura: Portobello si raggiunge via Arzachens-Palau-S. Teresa-Agliento in poco più di un'ora su strada libera e panoramica, oppure scendendo all'aeroporto di Sassari via Sorso e Castelsardo anche in minor tempo. Stesso tempo per Capo Falcone da questo aeroporto puntando su Porto Torres e Stintino. Le società degli insediamenti turistici, preavvertite, possono prelevare e riaccompagnare con mezzi propri i visitatori; soprattutto, poi, durante il corso dei lavori o di sistemazione degli alloggi le loro club-houses forniscono tutta l'assistenza. Golfo dell'Asinara Il Golfo dell'Asinara sul quale s'affacciano Costa Rocca Ruja e Portobello di Gallura è un ampio seno di mare che, oltre all'Asinara a ovest, non ha altre isole apprezzabili, ma davanti alla punta nord-est della Sardegna sullo stretto delle Bocche di Bonifacio si affacciano le note isole della Maddalena, di Caprera e altre meravigliose. Se la Gallura ha un paesaggio tormentato, dai tipici roccioni antropomorfi e deformi (quanti che ricordano mostri, figure fantasiose) , quella della Nurra cui appartiene Capo Falcone con la costa Rocca Ruja è di una bellezza j tutta diversa. Un piccolo cenno . sulle, .bellezze naturali sarde, nonostante tarila letteratura! li *prói ,. posito, è doveroso farlo: chi di - questa favolosa isola ricorda soprattutto le zone deserte, che sembrano sorgere e restare tali come scene teatrali appena fuori gli abitati. Chi invece ricorda soprattutto la sorprendente serie di baie, calette paragonando l'intera costa sarda a una Riviera di Levante lunga migliaia di km. E, in quelle insenature marine susseguentisi a capriccio, si ricorda l'acqua del mare che è « pura », guazzante su fondali (anche profondi) che si vedono e verrebbe voglia di camminarci sopra infinitamente come se le gam¬ be potessero allungarsi in proporzione alla profondità che aumenta verso il largo. E' vero. E' il fondo del mare che affascina in Sardegna. Anche chi non nuota non può fare a meno di entrare in acqua, come ammaliato. Beati i subacquei, vien voglia di dire. E, per loro, gli spettacoli sottomarini sono rosari di sensazioni. Ugualmente è bello veleggiare sul pelo dell'acqua seguendo il disegno delle coste: difficilmente s'incontra qualche altra imbarcazione, e quando accade è una festa. Già, in Sardegna si diventa anche comunicativi, come all'estero: i nostri simili, rarefacendosi, non ci danno più fastidio, anzi li cerchiamo. Artigianato sardo E c'fc chi ricorda II vento di Sardegna. Ci sono temperamenti nervosi cui basta una brezza a infastidirli. Sono questi i tipi che esagerano l'importanza del vento in Sardegna: in realtà è sempre ventilato, ma il vento non lo si nota più, dopo qualche giorno: lo si rimpiange se scompare. E quel continuo alitare è l'ideale per lo sport della vela. Stupiti, alcuni ricordano come rarità i boschi o le pinete sarde. Non sono affatto rari, e sono anche di eucalipti o di sugheri. Quel che davvero sorprende è che essi si calino in acqua come campagne alluvionate. In questi paesaggi la bellezza sarda raggiunge il diapason. Poi, fra greggi che sembrano messe su un declivio a pascolare da un regista, la macchia sarda: lentischi, bossi, erbe odorosissime, e quindi una sinfonia di profumi da sorprenderci ad annusare, beati, di continuo. La macchia sarda è anch'essa lambita dalle pure acque marine, quando non ci sono i colletti di sabbie rosa, o corallo, o bianco-sale, in certe baie addirittura grigie o nere. E in questa macchia si cammina alla ricerca di nuraghi, di punti di vista più alti, senza il terrore che di solito abbiamo sul continente. Qui non ci sono vipere. Resterebbe da parlare del colore sardo; di certi paesi che sembrano firmati da un autore (a mezza strada fra Stintino e Portobello di Gallura, il più bello di tutti: Castelsardo, tra l'altro ci si trova tutto l'artigianato isolano). Ma la Sardegna va so¬ prattutto scoperta. E ci vogliono mesi e mesi. E' certo che non cambierà, perché per fortuna ci vanno ancora in pochi rispetto a quanti potrebbero andarci. E quindi, se vi ci fate di casa, avrete tutto il tempo di conoscerla com'è, e se anche va cambiando è l'unica zona d'Italia che cambia in meglio. Come, ad esempio, a Portobello di Gallura. Qui, l'insediamento residenziale (dell'Istituto Piemontese Immobiliare) sembra esserci sempre stato come un antico villaggio autoctono. Dalla strada provinciale non lo si vede perché la carrabile condominiale di 1 km, chiusa con un cancello, lo isola da estranei. Anche qui la privacy è preservata, e non importa che siano attori (anche stranieri, che hanno già comprato qua) o personaggi della TV, ma persino « comuni. mortali » alla buona, i quali salvaguardano in questo modo un loro modo di intendere le vacanze. Portobello di Gallura è e rimarrà un club condominiale. Come a Rocca Ruja, sebbene in proporzioni minori, si è costruito con un rigoroso rispetto ambientale, i volumi sono inferiori a quelli imposti, e i proprietari dei lotti di 3000 mq ciascuno dispongono in comune di oltre 1 milione di mq fra terra vergine e spiagge per 3 km: una caletta incantevole, detta Baia dell'Amore, resterà ad esempio a disposizione di tutti i comproprietari e nes^ sima villa potrà affacciarcisi me-' dificando il panorama « deserto » di quest'angolo di Sardegna. Molte già ora le ville, e chi va a costruirne ha l'assistenza dell'I PI che può affidarla a un'impresa di fiducia dell'Istituto. Comprare non è difficile, in quest'isola, se le facilitazioni arrivano a pagamenti del 6030 in 30 mesi senza né cambiali né interessi, come sono .possibili con l'Istituto Piemontese Immobiliare. Se un mese solo all'anno può sembrare un periodo di vacanza troppo breve (ma ci sono gli aero-weekend, c'è Pasqua, Natale!) si può far fruttare il capitale della villa affittandola come fa già qualcuno (a mezzo milione il mese), soprattutto a turisti inglesi o svedesi che non possono esser gente da poco, quindi non è il caso di preoccuparsi; ci pensano le agenzie di S. Teresa o Sassari. r. 1.

Persone citate: Costa Rocca Ruja, Nurra, Rocca Ruja, Ruja