Le azzurre del calcio allo Stadio stasera per il titolo "mondiale,,
Le azzurre del calcio allo Stadio stasera per il titolo "mondiale,, Nella finalissima contro la Danimarca Le azzurre del calcio allo Stadio stasera per il titolo "mondiale,, Come la Nazionale maschile, anche quella delle ragazze ha già vinto la Coppa d'Europa - Ora le nostre calciatrici sono fiduciose nel successo - Inizio alle 21,30 Finisce stasera a Torino la prima Coppa del mondo di calcio femminile: è andata avanti senza il clamore e la rabbia della Rimet maschile ma ha trovato un seguito di curiosità e di simpatia considerevole. La finale vede protagoniste le ragazze dell'Italia e della Danimarca: giocheranno allo Stadio (ore 21,30), quello che ospita ogni domenica gli assi del grande football e che ormai si sta abi¬ tuando a vedere in campo le donne impegnate in uri tentativo sempre meglio riuscito di colpire il pallone con precisione ed efficacia e di imitare i « dblleghi » uomini. Nel novembre scorso Italia e Danimarca si trovarono di fronte, sempre allo .stadio torinese, per la finale della Coppa d'Europa: vinsero le azzurre, « bissando » in campo femminile il successo dei nostri calciatori campioni conti¬ nentali. Adesso la « legge statistica » imporrebbe una prosecuzione di questa simbiosi sportiva con la Nazionale maschile ,e quindi vorrebbe le azzurre sconfitte nella finalissima mondiale come gli azzurri in Messico. Ma le ragazze vogliono fare meglio degli uomini e sono fiduciose nella vittoria. Se le aspirazioni delle azzurre si realizzeranno, avremo una situazione curiosa (se non assurda): quella di uno sport (il calcio femminile) che regala all'Italia un titolo europeo ed uno mondiale nel giro di un anno senza avere il riconoscimento ufficiale da parte dei Coni. Ma le donne hanno orgoglio e tenacia tali, in tutti i campi, da poter vincere ogni battaglia: e le calciatrici (soprattutto quelle italiane) sentono di aver già sconfitto in gran parte i pregiudizi e lo scetticismo che circondavano i loro primi calci. Tanto che adesso persino l'Uefa ha pre so nota degli sviluppi del football femminile, sottolineandoli sul suo bollettino ufficiale. Le ragazze italiane e danesi promettono comunque una partita vivace, divertente. Pro mettono dei gol, che nelle partite delle donne sono (per la gioia del pubblico) assai più frequenti che in quelle maschili. Anche le donne giocano con il « libero » in difesa ma i loro catenacci non sono evidentemente tanto solidi da garantire gli 0 a 0 in serie. I personaggi singolari non mancano, fra le ventidue protagoniste di questa finalissima: c'è una italiana col tiro alla Riva (si chiama Elena Schiavo, gioca col numero undici e la sua specialità sono i calci di punizione); c'è una danese piccola e graziosa, con lunghi capelli biondi (si chiama Ann Lindh, porta il numero quattro ed è una delle più brave della sua squadra); ci sono due «portiere » diversissime per fisico e temperamento, l'italiana Seghetti agile e minuta, poco più d'una bambina, la danese Thermansen robusta e corpulenta, che ama fumare grossi sigari. Lo spettacolo non sarà proprio come quello di ItaliaBrasile allo stadio Azteca ma il divertimento è assicurato. E poi se le azzurre dimostrassero di poter vincere è certo che il tifo diventerebbe subito caldo e violento, come per una partita « vera ». Antonio Tavarozzi Italia: Seghetti (Olimpia Verona); Ceruttl (Real Torino), Rampon (Real Juventus); Pinardi (Vernici Milesi Parma), Mondo (Real Torino), Bonanni (Genova); Molino (Real Torino), Avon (Real Torino) Mella (Genova), Colla (Vernici Milesi Parma), Schiavo (Real Torino). Danimarca: Thermansen; Nielsen, Jacobsen; Lindh, Schieffer, Kristensen; Mascikova, Hansen, E. Christensen, Evers, Sevcikova. Arbitro: Cosentina (Italia). Stadio comunale, ore 21,30. SI giocheranno due tempi di 35 minuti ciascuno. In caso di parità a fine gara l'incontro sarà ripetuto domani sera.
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