Il Presidente consegna i "Premi Saint- Vincent,, di Giulio De Benedetti

Il Presidente consegna i "Premi Saint- Vincent,, La cerimonia ieri al Quirinale Il Presidente consegna i "Premi Saint- Vincent,, A Giulio De Benedetti il massimo riconoscimento - Saragat: «Nella sua lunga, feconda e lucida attività ha onorato il giornalismo italiano » (Nostro servizio particolare) Roma, 14 luglio. « Giulio De Benedetti nella sua lunga, feconda e lucida attività ha onorato il giornalismo italiano »: terminato con queste parole il suo discorso ufficiale, il presidente Saragat ha consegnato stamane al Quirinale il massimo premio « St-Vincent » per il giornalismo a Giulio De Benedetti che, dirigendola per ventanni, portò La Stampa al prestigio e alla diffusione riconosciuti in Italia e fuori. L'applauso con cui le personalità presenti hanno accompagnato la consegna del premio ha dimostrato ch'esso era realmente attribuito, come prescrive il regolamento, «al giornalista professionista che si sia particolarmente-distinto con la propria attività ed abbia contribuito al prestigio della categoria». Il premio consiste in una periiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii gamena ed in un assegno di tre milioni, che Giulio De Benedetti ha devoluto, sin dal primo annuncio, a Specchio dei tempi, la rubrica da lui ideata e seguita con crescente successo dai lettori. La somma è valsa ad alleviare qualche sofferenza. Nell'ambito de La Stampa è rimasto anche un altro premio: quello che il Presidente ha consegnato a Giampaolo Pansa per l'inchiesta: « Dai sindaci tradizionali ai managers delle città » e per quella sulle Università. Hanno ricevuto premi anche Giovanni Grazzini del Corriere della Sera, Orazio Mazzoni del Mattino, Giorgio Signorini di Paese Sera; e Gastone Favero per gli « Incontri » televisivi. Federico Sciano per una rubrica della radio, Cesare Castellotti per i servizi radiofonici sulla Val d'Aosta, Gianni De Felice del Corriere della Sera per un'inchiesta sul calcio. Un premio è stato assegnato alla memoria di Angelo Ponti della Gazzetta dello Sport e un premio speciale alla Federazione italiana editori di giornali, rappresentata dal vice presidente Servilio Cavazzani. La cerimonia si è svolta nel Salone delle feste, dove erano convenuti esponenti del giornalismo italiano e straniero, della cultura, della vita politica; c'erano il sottosegretario alla Presidenza Bisaglia e il presidente della Giunta valdostana Dujany. Mario Missiroli, presidente della Federazione nazionale della stampa, ha rivolto un saluto a Saragat rilevando che il premio « St-Vincent » per lunga consuetudine è destinato a coronare una vita dedicata al giornalismo. Con parole di viva simpatia ha illustrato l'attività di Giulio De Benedetti — « uno degli esempi più insigni del giornalismo », che riuscì, ha detto, a costituire fra i suoi redattori una solidarietà e una coesione non frequenti — ed ha accennato alle critiche condizioni attuali della professione. Dujany, recando l'omaggio della popolazione valdostana a Saragat, lo ha ringraziato per l'alto patronato concesso ai « Premi St-Vincent » ed il suo profondo attaccamento alla Valle. Dopo la lettura delle motivazioni fatta da Adriano Falvo, presidente della Giunta esecutiva della Federazione della stampa, ha risposto Saragat, rallegrandosi anzitutto del successo raggiunto in diciotto anni dal premio, grazie al quale « St-Vincent, oltre ad essere una deliziosa località, è divenuta punto di riferimento della cultura». Il premio, ba proseguito, è un fatto di cultura, perché il giornalismo è cultura per i mezzi di cui si avvale e per gli effetti che si propone. « La funzione del giornalista è fondamentale nella società moderna. So che il mondo giornalistico sta attraversando, per cause diverse, momenti difficili. Ma direi che proprio per questo mi è tanto più caro esprimere ai giornalisti solidarietà e professare fede nell'opera loro. Giornalismo significa circolazione non solo di notizie, ma di idee, e perciò confronto, urto magari, e quindi arricchimento, accrescimento della capacità critica, dell'autonomia di giudizio, della maturità e dignità della persona. In una parola sola, significa libertà. Naturalmente a condizione che il giornalista sia egli stesso uomo libero, poiché senza di ciò egli non dìffonderebbe attorno a sé semi di libertà, idee feconde ». Saragat si è rallegrato con i giornalisti premiati, con il particolare riconoscimento a Giulio De Benedetti, che abbiamo già citato. Dopo la consegna dei premi, il Capo dello Stato si è intrattenuto con i giornalisti ed ha rievocato con De Benedetti comuni ricordi torinesi. Lamberto Fumo Y Roma. Giulio De Benedetti riceve dal presidente Saragat il Premio Saint-Vincent (Team)

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