Si uccide nella casa dove abitò per anni

Si uccide nella casa dove abitò per anni Un ex industriale biellese Si uccide nella casa dove abitò per anni Aveva 67 anni - Era da tempo malato (Dal nostro corrispondente) Biella, 13 luglio. (p.m.) Un ex industriale biellese, da tempo malato, ieri sera si è ucciso con uri colpo di rivoltella nell'edificio dove aveva abitato fino allo scorso mese di maggio: il suicida si chiamava Aldo Tempia, aveva 67 anni ed era assai conosciuto nell'ambiente tessile per aver gestito una filatura insieme ai fratelli. Una decina d'anni fa, in seguito a una malattia, l'imprenditore era rimasto menomato nella parola e nell'udito e doveva camminare col bastone: ultimamente le sue condizioni di salute si erano aggravate modificando ulteriormente il suo carattere, che s'era fatto sempre più chiuso. Ieri il Tempia ha giocato a carte nella sua abitazione insieme con l'amico e coetaneo Sigfrido Rondo Spaudo: quando quest'ultimo, verso le 19, si accingeva a congedarsi, lui lo ha pregato di condurlo con la sua auto in via Matteotti di fronte all'imbocco di via Volpi: « C'è un po' di fresco accanto alla fontana luminosa, mi sarà di sol| lievo », ha dichiarato senza tradire il proposito di compiere il gesto disperato che probabilmente aveva già in animo. Dopo aver messo in tasca, senza farsi accorgere, la sua rivoltella cai. 6,35, è sceso di casa con l'amico, che l'ha poi lasciato nel luogo richiesto. La fontana luminosa sorge di fronte al palazzo di via Volpi 1, di proprietà di una banca, dove il Tempia, come s'è detto, aveva abitato per diversi anni con la moglie Piera Favaro. L'ex industriale è salito all'ultimo piano, si è seduto su una sedia posta sul ballatoio e si è sparato un colpo in bocca. Diverse persone hanno udito lo sparo, ma nessuno ha intuito quanto era accaduto. L'allarme è stato dato poco tempo dopo da uno dei custodi della Banca, Oreste De Tosa, di 48 anni, insospettito dalla presenza nel cortile interno del caratteristico cappello di paglia che il Tempia portava abitualmente; il copricapo era caduto, per effetto del contraccolpo subito dal corpo del suicida. Il custode ha chiamato il s-3 collega Fulvio Bavaro, di 55 anni, e insieme hanno scorto appeso alla ringhiera del balcone il bastone del Tempia. Una telefonata alla moglie dell'ex-industriale ha confermato che quest'ultimo non era in casa, rafforzando quindi i sospetti: sono allora saliti di corsa all'ultimo piano e l'hanno rinvenuto agonizzante sul balcone; subito portato all'ospedale, l'im prenditore è morto durante la notte senza aver ripreso conoscenza.

Persone citate: Aldo Tempia, Fulvio Bavaro, Piera Favaro, Sigfrido Rondo

Luoghi citati: Biella