Rapita su un'auto, legata e percossa la portano in una cava per derubarla

Rapita su un'auto, legata e percossa la portano in una cava per derubarla La paurosa avventura notturna di una giovane Rapita su un'auto, legata e percossa la portano in una cava per derubarla Cinque banditi, forse ex detenuti appena usciti di prigione - Altra vicenda: arrestati una passeggiatrice (18 anni) e lo sfruttatore (19) che minacciavano i passanti in c. Novara: « Se state qui, perdiamo i clienti » Paurosa avventura, la notte scorsa, di una donna di 24 anni. E' stata imbavagliata e legata su un'auto. Portata in una cava net pressi di Venaria, è stata percossa da quattro individui che si sono impossessati della sua borsetta con 23 mila lire. La cronaca si è già occupata di lei. E' Lucia Perna, corso Peschiera 167, il marito le è morto tempo fa. Alcune settimane or sono aveva litigato di notte in corso Tassoni con un gruppo di prostitute che non tolleravano la sua presenza. Era intervenuto a proteggerla un amico, Bruno Biestro, arrestato in seguito per favoreggiamento della prostituzione. Sembra però improbabile che l'aggressione della scorsa notte sia un regolamento di conti. Ore 1. La Perna passeggia in corso Tassoni. Si avvicina una « 1500 », guidata da un giovane sui vent'anni, bruno, capelli lunghi. La donna accetta l'Invito, l'auto parte verso l'ospedale Amedeo di Savoia e si ferma in una zona buia. All'improvviso lo sconosciuto afferra la Perna per il collo, l'imbavaglia e la lega saldamente. L'auto riparte in direzione di Venaria, infila una strada di campagna e dopo circa un chilometro s'arresta all'imbocco di una cava. L'aggressore getta a terra la Perna, da un cespuglio sbucano quattro uomini. La donna, terrorizzata, sviene. I banditi (due sono armati di coltello e pistola) la prendono a schiaffi, lei riprende i sensi, è percossa ancora. Poi i rapinatori le strappano di mano la borsetta con denaro e documenti. ii Se ci denunci, ti capiterà di peggio. Non vogliamo avere più che fare con la polizia, siamo già stati dentro troppo tempo ». Poi fuggono: due salgono su una « 850 » rossa parcheggiata poco lontano, gli altri se ne vanno sulla « 1500 » guidata dal ventenne bruno che aveva invitato la donna in corso Tassoni. Lucia Perna rimane a terra tramortita per qualche minuto. Poi si riprende. Ha il volto sanguinante, ì vestiti laceri. Raggiunge la strada e un automobilista la porta all'ospedale. — Una telefonata l'altra sera in Questura: « Sono un inquilino di corso Novara, parlo anche a nome di altri abitanti della zona. Da un po' di tempo abbiamo perso la tranquillità. Se passeggiamo lungo il viale o ci sediamo sulle panchine a prendere il fresco siamo avvicinati da un giovane su una " Giulia ". Ci intima di andar via perché disturbiamo il " lavoro " di una sua amica. " Se c'è gente — dice — llllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllli ì clienti se ne vanno ". E' un tipo deciso, abbiamo paura ». Gli agenti Pani e Calenda della Buoncostume raggiungono la zona su un'auto privata, per non dare nell'occhio. C'è una ragazza bionda, graziosa che passeggia. Sale sull'auto dei clienti, poi ritorna. Ogni volta le si avvicina la ii Giulia » del protettore: è il giovane che minaccia gli abitanti. La biondina confabula con lui, poi gli consegna qualcosa, quasi sicuramente il denaro. Dopo circa mezz'ora la ragazza è abbordata da una « 124 » scura. Parlotta per qualche minuto, poi fa un cenno al giovane della « Giulia » che è poco lontano. Forse il cliente ha scelto per l'incontro un luogo diverso dal solito e la biondina ha chiesto al protettore di seguirla. La « 124 » imbocca strada San Mauro tallonata dalla « Giulia » e dagli agenti. Dopo il convegno in una zona isolata, la ragazza scende dalla « 124 » e sale sull'auto dell'amico. Per i poliziotti è il momento d'intervenire. Nella tasca della porta destra trovano parecchi biglietti da 10 mila lire, i proventi della ragazza, sul sedile posteriore alcuni Indumenti femminili. I due vengono accompagnati in Questura sono Giovanna Biasi, che dimostra meno del suoi 18 anni e Angelo Ferrara, via Bonelli 11, Uno sfruttatore minorenne; non ha ancora compiuto 19 anni. Nega con disperazione: ii Non c'entro, sono un cliente ». La ragazza accredita l'ipotesi. « E' uno che mi viene a trovare più volte degli altri ». Ma il Ferrara non sa spiegare la provenienza dei soldi trovati sulla sua macchina e la ragazza non ha neppure una lira: consegnava tutto al suo amico. Il giovane inoltre, corrisponde alla descrizione fatta dagli abitanti di corso No vara. E' arrestato per favoreggiamento o sfruttamento della prostituzione e condotto alle « ii'uu- ve ». La stessa sorte, tocca a ì Giovanna Biasi, che ha difeso si- no all'ultimo l'amico: arrestata per favoreggiamento personale. | lllllllllllillltllllilltllllllllllllllllllllllllllllllllllll La rapinata, Lucia Perna - Giovanna Biasi, 18 anni, dopo l'interrogatorio in Questura

Luoghi citati: Novara, Venaria