Si sono costituiti parte civile i genitori dei soldato morto

Si sono costituiti parte civile i genitori dei soldato morto Per il crollo alla caserma di Asti Si sono costituiti parte civile i genitori dei soldato morto (Dal nostro corrispondente) Asti, 10 luglio. (v. 77z.) I genitori di Giovanni Puggioni, di Berchidda (Sassari), il soldato ventunenne che perse la vita nel crollo di uno stabile della caserma « Colli di Felizzano » avvenuto il 10 dicembre 1964, si sono costituiti stamane parte civile nei confronti del generale di brigata Antonio Casertano, dei colonnelli Antonino Greco e Pasquale Valentini, del maresciallo Nicola Del Raso e dell'impresario edile Agostino Quattordio, rinviati a giudizio per omicidio colposo. Le risultanze dell'istruttoria avrebbero smentito la versione fornita dall'allora col. Casertano comandante del 21" Reggimento fanteria di stanza ad Asti, secondo la quale il Puggioni ed altri due commilitoni rimasti gravemente feriti, s'erano introdotti nell'edificio in demolizione trasgredendo gli ordini ricevuti. Invece i tre militari erano stati comandati d'eseguire la demolizione (erano stati anche visti da testimoni civili) dello stabile di cui l'impresario Quattordio avrebbe dovuto curare l'abbattimento. Tutti gli imputati devono anche rispondere di truffa aggravata per — dice la sentenza di rinvio a giudizio — avere indotto in errore gli uffici contabili del ministero della Difesa col fare apparire i lavori di demolizione interamente compiuti dagli operai dell'impresa. Un'altra grave imputazione, quella di falso aggravato, è a carico del Casertano, del Greco e del Valentini. Infatti la sentenza dice che « il Casertano, nella sua qualità di comandante del 21" Reggimento Cremona, avrebbe redatto un rapporto diretto alla procura della Repubblica militare di Torino, nel quale, basandosi' su dichiarazioni non veritiere ottenute con la collaborazione del Greco e del Valentini, dava una versione volutamente non veritiera sulle circostanze in cui era avvenuta la morte del fante Puggioni, il ferimento del caporale Leonardo Noie e del fante Domenico Casa \ nova ». In particolare il Noie e altri due militari che avevano! assistito al crollo, Baldassar-j re Aiello e Faustino Mininechi, sono a loro volta accu-1 sati di favoreggiamento per avere « mediante falsificazione resa durante le indagini di polizia giudiziaria, aiutato i responsabili ufficiali e sottufficiali ad eludere le investigazioni dell'autorità competente ».

Luoghi citati: Asti, Berchidda, Felizzano, Sassari, Torino