Due condanne e tre croupiers assolti per le " vincite al casinò di Venezia

Due condanne e tre croupiers assolti per le " vincite al casinò di Venezia Due condanne e tre croupiers assolti per le " vincite al casinò di Venezia Nove mesi al croupier capotavola e undici ad un giocatore bolognese AI primo hanno concesso la condizionale, all'altro la libertà provvisoria (Dal nostro corrispondente) Venezia, 10 luglio. (a. gr.) I giudici del Tribunale a conclusione del processo per le vincite truccate al Casinò di Venezia hanno condannato Carlo Scarpa, di 46 anni, croupier capotavola, a nove mesi di reclusione e al casinò di Venezia hanno la condizionale e la non menzione; e il giocatore bolognese Rino Lemani, settantenne, a tredici mesi di carcere e 140 mila lire di multa. E' stata decisa la loro immediata scarcerazione concedendo al Lemani la libertà provvisoria. Gli altri tre croupiers implicati nella vicenda, Rino Pelizzato, di 39 anni; Mario Corbetto, cinquantenne; e Franco Chinellato, di 34 anni, sono stati assolti con formula piena per non avere commesso il fatto. Il Tribunale veneziano ha ridimensionato l'accusa derubrìcando l'imputazione da peculato a tentato furto aggravato e continuato concedendo a tutti le attenuanti generiche. I cinque erano stati arrestati il 5 maggio scorso (Pelizzato, Corbetto e Chinellato furono poi posti in libertà provvisoria) a conclusione di un'operazione compiuta dai carabinieri di Bologna con quelli di Venezia. Secondo l'imputazione sarebbe stato il Lemani ad organizzare tutto 11 sistema del gioco truccato, invitando un suo conoscente, il bolognese Mario Ortelli, di quarantun anni, a giocare al casinò di Venezia. Su quanto lo stesso Ortelli ha deposto al Tribunale veneziano, sarebbe stato avvicinato dal Lemani e convinto a giocare in un certo tavolo, dove avrebbe potuto vincere somme notevoli, grazie alla compiacente collaborazione del croupier. L'Ortelli accettò, ma poi rivelò tutto ai carabinieri di Bologna, e così finse di aderire, al-gioco truccato, in modo da consentire di stroncare l'attività. Nel corso della sua deposizione ai giudici veneziani, l'Ortelli ha ribadito le sue accuse. Ha affermato di essersi recato alcuni giorni prima del 3 maggio (giorno in cui vinse con una puntata fasulla quattrocentoventimila lire) in casa dello Scarpa, assieme al Lemani, per esse- re Istruito su come comportarsi al tavolo da gioco. Dal canto suo, il Lemani ha detto di avere organizzato tutta la faccenda per dimostrare che al casinò di Venezia (nel quale non poteva entrare, poiché gli era stato proibito l'accesso) avvenivano delle irregolarità. Gli altri quattro imputati, lo Scarpa ed i tre croupiers, hanno decisamente respinto ogni accusa. Comunque, l'Ortelli ha insistito nella sua deposizione. Il P.M., dottor Dragone, al termìne'della sua requisitoria, ha sostenuto la colpevolezza di tutti e cinque gli imputati, chiedendo la condanna del Lemani e dello Scarpa a due anni, due mesi e cinque giorni di reclusione ciascuno, del Corbetto a un anno e sei mesi, del Pelizzato e del Chinellato a un anno e cinque mesi ciascuno. 4 Arrestato a Roma

Luoghi citati: Bologna, Roma, Venezia