Sfilano i modelli autunno-inverno sullo sfondo del Colosseo illuminato

Sfilano i modelli autunno-inverno sullo sfondo del Colosseo illuminato Eccezionale passerella a Roma per le creazioni dell'alta moda italiana Sfilano i modelli autunno-inverno sullo sfondo del Colosseo illuminato Molta varietà negli abiti maschili, che non disdegnano il raso nero, «molto indossato» da Rodolfo Valentino negli Anni Venti - Le creazioni del torinese Coccoli - Mantelle di «cachemire» lunghe fino a terra - «Ramo secco» il colore preferito - I cappotti: taglio smilzo, lunghezza «midi» o «semi-maxi» (Nostro servizio particolare) Roma, 9 luglio. Dopo l'esordio, dedicato agli accessori che completeranno l'abbigliamento autunno-inverno 70-71 « della coppia-modello » (da segnalare il successo delle borse « buste a tracolla » maschili, i cui prototipi avevano, pochi anni or sono, scandalizzato il pubblico, e della cui utilità si è convinta, ora, l'industria della pelletteria) anche l'alta moda maschile ha preferito anticipare, nell'apertura delle sfilate romane, lo stile che la caratterizzerà nei mesi successivi alle vacanze estive. In modo, forse poco cavalleresco (almeno secondo le tradizioni) gli uomini, questa volta, non hanno concesso il passo all'eleganza femminile, ed hanno monopolizzato lo sguardo attento e smaliziato dei 61 compratori esteri e dei rappresentanti della stampa specializzata. Raso nero (il tessuto preferito da Rodouo Valentino nei fùms muti degli Anni Venti) per gli indossatori del sarto Siviliga, che amano sfoggiare gioielli in luogo di cravatte e foulards; molto applaudita la giacca « monobottone », priva di risvolti, firmata Bazzarini. Punto di vita elasticizzato, invece, nella linea disinvolta del sarto torinese Coccoli, che lancia lo scollo « sciallato » e copricapo di breve mongolia riccioluta; sciabolata di luce dorata nel feltro « alla Greta Garbo », il cappello ideato da Nativo per accompagnare i completi di sua creazione; infine, decisamente personali e disinvolte le pellicce presentate dalla « Storni », con il sarto Marcello Rosati, e create, secondo i temi mattinopomeriggio-sera, per un guardaroba moderno e sportivo. L'occasione agli applausi più intensi e meritati l'ha data Bruno Piattelli, una firma ben nota ad una tipica, raffinatissima ed affezionata clientela aperta ad interessi intellettuali, alla ricerca degli accostamenti di colori, e, soprattutto, all'armonia di tessuti inediti. Contando su questa base di autentica esperienza e di signorile sensibilità, Piattelli ha trasportato l'equipe dei suoi collaboratori in un'atmosfera surreale, avvalentesi dell'eccezionale profilo di luce al sodio del clivo di Venere Felice e della basilica di Santa Francesca Romana. In questa straordinaria passerella all'aperto, con sfondo luminoso del Colosseo, la sfilata dei modelli di questo creatore romano ha avuto davvero un bel successo, cui hanno partecipato, meritatamente, i tessuti creati da industrie tessili dell'importanza di Loro-Piana, Forneris, Betto. « Ramo secco » si intitola questa collezione, esempio del buon gusto e della raffinatezza,. tante volte riconosciuta, dell'alta sartoria italiana; « Ramo secco » riesce, a sottintendere non soltanto un particolare colore, che ha in sé le nostalgie dell'autunno ed il desiderio dell'intima atmosfera invernale, ma sottintende anche la ricca gam¬ ma di sfumature che del marrone fa il suo principe. Il taglio dei capi risulta asciutto e slanciato, pur mettendo ai risvolti verticali una più giustificata ampiezza di proporzioni. Il bacino ed i pantaloni ostentano, con una rinnovata fierezza l'ormai troppo dimenticato rimbocco esterno. Un'accuratissima lavorazione di impunture e marcate costure mascolinamente decorano il taglio longilineo, facendo risaltare le armature dei tessuti opachi. Jersey, stuoie di lana, cachemire compongono la base dei completi da giorno, che rispondono, finalmente, in maniera moderna alle esigenze di un gusto quasi classico, appena sofisticato in modo personale. Per i cappotti, di taglio smilzo e snello, di lunghezza « midi » o « semi-maxi », ecco, invece, i mufloni cardati, le ciniglie di lana e gli inediti cachemire. Tra i modelli più applauditi di questa sfilata non si possono dimenticare le straordinarie mantelle di cachemire, lunghe fino a terra, di Loro-Piana, bianche o color « castagna d'autunno », ed anche l'eccezionale trio dei modelli da sera, realizzato in lucido raso di seta pura color tabacco, nero. Pur così vividi di riflessi, pur così splendidi nell'accurato accordo delle camicie di seta di Taroni in jacquard lucido ed opaco (tono su tono), questi abiti da sera sono apparsi attenti e controllati nel taglio misuratissimo e disinvolto e sportivo come un capo senza tema di stonature nel guardaroba dei « principi azzurri », che, in ogni epoca, anche le più scettiche ragazze amano sognare. Savina Roggero » Un giovanile modello presentato a Roma (Telefoto) PI I Roma. Abito oro, di Balestra (Telefoto Team) I

Luoghi citati: Jersey, Roma