Paolini migliora di Maurizio Caravella

Paolini migliora Paolini migliora (Dal nostro inviato speciale) Annemasse, 8 luglio. Uno schianto pauroso, una corsa folle in ambulanza, 24 ore tra la vita e la morte con una trattura al capo. I medici dell'ospedale di Annemasse, che hanno raccolto Paolind privo di sensi e con il volto ridotto ad una maschera di sangue, ieri sera allargavano le braccia e dicevano: « Non sappiamo se si salverà, è gravissimo. Molto dipenderà da come passerà la notte. Ha anche una profonda ferita sotto l'orecchio sinistro. Potrebbe restare sordo ». Ventdquattr'ore tremende. Stasera gli stessi medici dicono: a Forse ce l'ha fatta, salvo imprevisti dovrebbe lasciare l'ospedale tra circa un mese. Il suo fisico reagisce in modo sorprendente. Magari non potrà più correre in bicicletta, ma che importa? ». Certo, per un medico è un particolare di scarsa importanza. Ma Paolini, che aveva scelto la carriera del corridore — a 100 mila lire al mese, o poco più — perché non voleva fare per tutta la vita il tornitore in un posticino sperduto come Santa Maria delle Fabbrecce, è ancora convinto di tornare presto alle gare, non si rende conto di aver corso un rischio terribile. Dopo aver trascorso la notte nella sala di rianimazione (9 ore di sonno quasi Ininterrotto), Paolini è stato portato nella camera 304. Sulla porta c'è scritto: « Il medico ha proibito di entrare ». Siamo riusciti egualmente a parlare al corridore cercando di non arlaUcarao troppo. Aveva una vasta fasciatura alla testa, lamentava un mal di capo tremendo e si sentiva soprattutto molto stanco: « Non rammento quasi nulla dell'incidente — ha mormorato —, ma mi hanno detto che un po' di amnesia in questi casi è normale. Ricordo soltanto una strana sensazione: mi sembrava di volare, di essere scaraventato in aria. Poi, più nulla. Non ho niente di grave, vero? ». Maurizio Caravella

Persone citate: Paolini