Quel che dicono i giornali esteri sulle dimissioni del governo Rumor

Quel che dicono i giornali esteri sulle dimissioni del governo Rumor Quel che dicono i giornali esteri sulle dimissioni del governo Rumor Londra : « Il futuro appare molto fosco» (Dal nostro corrispondente) Londra, 7 luglio. (ce.) Il Times ricorda che il terzo governo Rumor è durato cento giorni senza aver acquisito nulla di rimarchevole: « Ma neppure i due precedenti avevano ottenuto particolari successi ». Questa volta « Rumor ha tagliato il nodo gordiano luì stesso invece di aspettare che uno dei rssaLvspppartiti della coalizione se ne 1 cassumesse il compito ». Così operando, aggiunge il Times, « ritiene presumibilmente di avere migliori chances per riannodare ancora i lacci al prossimo turno e con maggiori possibilità: egli spererebbe allora, forse un po' più ardentemente, di fare qualcosa per i molti problemi della penisola ». Le prospettive appaiono comunque gloomy, cioè fosche: « La minaccia dì uno sciopero generale ha segnato l'avvìo della crisi e la previsione è che serie inquietudini industriali proseguiranno per tutta l'estate e che i partiti della coalizione continueranno a trattarsi ai ferri corti ». Nei « cento giorni », scrive ancora il Times, una riforma è stata attuata, con le elezioni regionali intese a « garantire una certa misura di autonomia a parti de. Paese che per molto tempo hanno sofferto sotto la burocrazia romana », ma dalla riforma è scaturita una delle cause che hanno indotto il Presidente del Consiglio a dimettersi, la disposizione dei socialisti a cooperare coi comunisti in Umbria a Toscana. Per il radicale Guardian « il collasso del gabinetto Rumor è meno sorprendente di quel che suggeriscono le prime reazioni ». I tre maggiori sindacati « hanno disdetto lo sciopero fissato per oggi riflettendo lo shock della prospettiva di elezioni generali: e queste tuttavia non possono essere lontane ». Lo sciopero, a parere del Guardian, era giustificato. Ma il governo, conclude il giornale, « era anche sotto una pressione economica che poneva le domande dei sindacati fuori delle sue capacità: l'Italia, come altri Stati, sembra preda contemporaneamente di inflazione e recessione ». mctIgmtirrnggcbninrIagusspfqpasI| j ! Parigi, 7 luglio. I (l. m.) « Le Monde » scrive: Parigi « C'è chi spera in nuove elezioni » « La situazione induce il mondo politico a desiderare, senza dirlo ancora apertamente, le elezioni anticipate per l'autunno. Se il ricorso ad una personalità democristiana non sembrasse possibile al Presidente della Repubblica, tale soluzione avrebbe molte probabilità di essere adottata ». Secondo « Les Echos » una consultazione generale anticipata potrebbe « canalizzare meglio le correnti centriste, a meno che le tre centrali sindacali operaie non presentino, in un fronte unito, i propri candidati. L'immagine politica dell'Italia di domani, e anche dell'Europa, potrebbe risultarne sconvolta. Tutto sembra per ora caotico in Italia dove si teme al tempo slesso la recessione e l'inflazione. Il livello inflazionista italiano supera ora quello del resto del inondo, e le autoriI tà non hanno più ì mezzi di j realizzare il piano di riforme sociali chiesto dai sindacati, sempre più esigenti. Sorde agli appelli del ministro del Lavoro che grida "attenti, si va al suicidio ", le centrali scelgono deliberatamente la prova di forza ». Bonn: «Possibili anche le avventure » Bonn, 7 luglio, (t. s.) « E' certamente il problema dei rapporti tra il centro-sinistra e il partito co¬ munista — scrive Die Welt — che ha dato la spinta definitiva alla crisi di governo in Italia ». Il giornale amburghese, benché di destra, ammette che soltanto una ripetizione del centro-sinistra « è in grado di garantire in futuro al popolo italiano un ulteriore sviluppo nella libertà e nella democrazia ». Se' ondo la Frankfurter Aligemerne Zeitung, « già da lungo tempo il firmamento era cupo a causa della fragile base su cui poggiava il governo ». « Stavolta è stata messa in dubbio questa base governativa che attualmente appare come l'unica possibile in Italia: la sottile superficie di appoggio si è spezzata e sotto di essa si agitano acque turbinose ». La Sueddeutsche Zeitung giudica la decisione di Rumor un « monito estremo rivolto soprattutto all'indirizzo dei socialisti che negli ultimi tempi avevano rivelato voglie di fronte popolare superiore a quanto la coalizione possa permettere ». « In tal caso — aggiunge — si è trattato di una mossa del gruppo di centro e di destra della de e dei socialdemocratici ». La Stuttgarter Zeitung atll1l tribuisce il cedimento di Rumor « non solo alle pressioni dei sindacati, ma anche alle manovre dei gruppi di destra, nella democrazia cristiana e nel partito socialdemocratico ». Per il quotidiano economico Handelsblatt (de inattese dimissioni del governo precipitano l'Italia in una crisi che può avere sviluppi preoccupanti». Dopo avere accennato ai « continui scioperi », al « regresso della produzione » e alla « progressiva svalutazione della lira » il giornale scrive che « tra la popolazione italiana sta crescendo l'agitazione » e conclude: « in questa situazione tutte le soluzioni sono possibili, anche le avventure ». Bruxelles : « I socialisti fanno il gioco del pei » Bruxelles, 7 luglio. (e. c.) La radio del Belgio ha affermato che per l'Italia non è più una semplice crisi di governo, ma di istituzioni, di democrazia. Essa suggellerebbe il distacco tra l'opinione pubblica e i dirigenti dei partiti. La Libre Belgique (cattolico conservatore) scrive: « E' stato essenzialmente l'atteggiamento dei ribelli socialisti a precipitare l'Italia in una nuova crisi. Il dialogo tra governo e sindacati era un dialogo fra sordi. I sindacati volevano parlare di politica e il governo è rimasto fermo a uno studio superficiale delle rivendicazioni sindacali ». Secondo il quotidiano « Rumor ha tirato le conseguenze del doppio gioco socialista... I socialisti facevano il gioco dei comunisti e non volevano rispettare l'ac- cordo e lo spirito che avevano consentito la ripresa della coalizione di centro sinistra. Il psi non ha tenuto in alcun conto la volontà degli elettori in favore di una politica moderata di centrosinistra ». Per Le Soir (indipendente): «Di fatto, fin dagli inizi di aprile, l'agitazione sociale aveva obiettivi politici. Lo sciopero era diretto contro il governo Rumor e questo è caduto ». Le Peuple (socialista): «Il governo non è caduto per lo sciopero, anche se le agitazioni sociali vi hanno contribuito... Non era difficile vedere che il nuovo governo Rumor era stato rattoppato alla meglio... Le elezioni di giugno non sono riuscite a risolvere le contraddizioni interne della coalizione e meno ancora a spezzare la volontà conservatrice di battere tutte le necessarie grandi riforme decise in teoria dal centro-sinistra. La lentezza del governo nell'avvìare le riforme ha indotto i sindacati ad agire con fermezza. Quanto alle giunte regionali, i democristiani e i socialdemocratici, con la loro ostinata impuntatura su una questione di principio, sono interamente responsabili della nuova crisi ». Berna : « In Italia cresce il malumore» Berna, 7 luglio. (l.f.) La Suisse di Ginevra attribuisce le origini della crisi all'instabilità politica e al perdurare delle agitazioni sociali precisando che l'atteggiamento del psi « non poteva non compromettere l'intesa governativa». La Neue Zuercher Zeitung indica nel¬ l'intransigenza del psu la causa principale della crisi. Il Tagres Anzeiger, pure di Zurigo, osserva: « E' impossibile prevedere chi sarà il vincitore dopo il naufragio di ieri. Per il momento si può dire soltanto una cosa: in tutta la penisola aumenta il malumore ». Mosca: «Tentativo di rinviare le riforme » Mosca, 7 luglio, (p. g.) «I partiti e i gruppi della sinistra italiana — scrive l'agenzia «Tass» in una corrispondenza da Roma — criticano con forza la decisione del Governo di centrosinistra di dare le dimissioni. Essi giudicano tale decisione un tentativo di rinviare la soluzione dei grandi problemi economici e sociali, che il Paese deve affrontare, e di spostare a destra l'asse di tutta la politica italiana ».

Persone citate: Rumor