Tel Aviv spera in Nixon e diffida del piano Urss di Franco Martini

Tel Aviv spera in Nixon e diffida del piano Urss Le proposte di pace dei due Grandi Tel Aviv spera in Nixon e diffida del piano Urss « Non possiamo credere, ha detto un diplomatico israeliano, a chi arma i nostri nemici » - Soddisfazione per il discorso del presidente americano (Dal nostro corrispondente) Gerusalemme, 2 luglio. Gli ambienti ufficiali israeliani rifiutano di commentare il piano che — secondo i giornali — l'Unione Sovietica ivrebbe sottoposto ai « Quattro Grandi » per un regolamento del conflitto del Medio Oriente. Un diplomatico di Gerusalemme ci ha dichiarato: « Conoscete la nostra diffidenza verso i colloqui dei ,( Quattro » e potete immaginare con quale spirito possiamo accogliere le iniziative i di una potenza che arma ad I oltranza gli arabi e ha rotto i rapporti con Israele ». A Gerusalemme si ritiene che la pubblicità data all'iniziativa sovietica nel momento in cui -Nasser si trova a Mosca, nasconda una manovra diplomatica, di cui si diffida, anche se gli obiettivi di tale manovra paiono ancora piuttosto mal definiti. Le dichiarazioni di Nixon invece hanno rassicurato pienamente gli israeliani. Il Pre- sidente degli Stati Uniti non ha soltanto affermato che bisogna assicurare l'equilibrio delle forze, ma non ha avuto timore di manifestare propositi francamente amichevoli verso lo Stato d'Israele. La soddisfazione è quindi assai grande a Gerusalemme, dove si osserva che mai un capo di Stato si è espresso in un linguaggio così poco diplomatico a favore d'Israele. I punti essenziali nella dichiarazione di Nixon sono i seguenti: 1) Gli Stati Uniti ritengono che sia loro interesse garantire l'equilibrio delle forze e che un Israele potente sia una garanzia di pace. 2) Gli Stati arabi devono riconoscere l'esistenza d'Israele che, da parte sua, dovrà ritirare le truppe fino ai limiti di sicurezza: non si tratta quindi di un ritiro incondizionato. 3) Gli Stati Uniti e l'Urss potrebbero essere trascinati in un conflitto se Israele si indebolisse. II presidente Nixon, insomma, dà agli israeliani l'assicurazione che essi saranno armati dagli Stati Uniti e che se i sovietici dovessero impegnarsi ancora di più a fianco degli arabi, gli americani potrebbero essere indotti ad intervenire. Non è però vietato di collegare la dichiarazione di Nixon e la pubblicità accordata all'iniziativa sovietica. Non è impossibile che i due supergrandi abbiano prospettato una soluzione comune del conflitto, che potrebbero far più facilmente accettare dai loro alleati, dopo aver dato loro le garanzie necessarie. Franco Martini , 4

Persone citate: Nasser, Nixon