Ben Vaughn, rivelazione batte Greene nei 100 metri

Ben Vaughn, rivelazione batte Greene nei 100 metri ATLETI MILITARI A VIAREGGIO Ben Vaughn, rivelazione batte Greene nei 100 metri dal nostro inviato Viareggio, lunedì matt. Duecentocinquanta atleti di quindici nazioni hanno concluso ieri sera, sulle piste e pedane in tartan dello Stadio dei Pini di Viareggio, i ventiquattresimi campionati mondiali militari di atletica leggera. Una manifestazione che di anno in anno ha assunto maggior importanza a causa del crescente sviluppo dei gruppi sportivi militari nello sport dei vari Paesi. Anche in Italia, l'attività delle Fiamme Gialle, del Centro Sportivo Esercito, del Centro Sportivo Aeronautica, dei Carabinieri e delle Fiamme Oro è ' quanto mai prezioso ed assicura fa¬ vorevoli condizioni per proseguire l'attività agli atleti che, iniziata la carriera nei vari club e nelle scuole, la vogliono continuare durante il periodo di « ferma ». Attraverso i gruppi sportivi militari (rappresentati in seiio alla Fidai dal vicepresidente federale col. Piero Casciotti e presenti a Viareggio con numerosi ufficiali a tutti i livelli) passa quindi tutta l'atletica leggera nazionale e lo stesso accade all'estefo: gli Stati Uniti sono venuti a questi campionati con gli olimpionici della staffetta veloce Greene e Pender, la Francia con l'asso degli sprinters Fenouil, la Tunisia con l'olimpionico dei 5000 Gammoudi. L'americano Pender, provato da un anno di servizio nel Vietnam, è parso comprensfr burnente fuori fase, ma Gregne e Gammoudi hanno fatto il loro dovere di prim'attorU Proprio la presenza di un atleta della sua classe (Greene è uno dei favolosi primatisti mondiali dei 100 metri in 9"9) ha dato la possibilità di «misurare» una nuova stella della sprint mondiale: Ben Vaughn, ventunenne studente d'ingegneria all'Università della Georgia, e soldato semplice al terzo mese di naja, che ha battuto il più famoso connazionale nel tempo di 10'% alla conclusione d'una splendida gara con un arrivo a spalla. Dopo un completo dominio dei velocisti dì colore, gli Stati Uniti hano trovato un grande campione anche fra i bùvnchi: Vaughn( un metro e ottanta di statura per settantadue chili, zazzera bionda e sguardo deciso) ha tutta per diventare il protagonista delle Olimpiadi del '72 a Monaco. Altra sorprese il giovane Hamida Gammoudi, tunisina, fratello del più famoso Mohamed. Gammoudi junior s'è distinto nei 1500 metri: più solido del fratello maggiore, ma con lo stesso stile composto, ha grinta e potenza per fare strada. Gli italiani hanno retto bene nel complesso delle gare, con alcune punte di rendimento notevole a conferma del nuovo spirito, della nuova volontà che animano la nostra atletica. Il desiderio di vittoria di tutti può essere riassunto nel successo del piccolo Valenti, nei 3000 siepi, contro il più dotato statunitense Norris. L'azzurro ha attaccato il rivale con decisione a due giri dalla fine, adoperando anche l'astuzia (un leggero spostamento al momento giusto, a dimostrazione di una notevole lucidità malgrado il violento sforzo) per contenerne U tentativo di rimonta. Nei tre giorni di gare, numerose le prove di spicco. Il salto in alto (con ben quattro atleti a m 2,10, nell'ordine a seconda del numero dei « falli », gli statunitensi Hartfield e Hoyt, il francese Lamy ed il nostro Schivo) ha sottolineato il livello di queste competizioni. Nell'ultima serata conferma piena di Vaughn nei 200 metri e al comando della staffetta 4x100 statunitense, del tunisino Gammundi nei 10 mila (davanti ad Ardizzone). Per gli azzurri bella vittoria di Liani nei 110 ostacoli e splendida difesa dì Ballati e di Acerbi nei 400 ostacoli vinti dallo statunitense Adkins. Tifo in tribuna per le gare di atletica, ma le ovazioni più assordanti hanno accompagnato le reti della Nazionale in Messico. Bruno Perucca