L'Urss eliminata dall'Uruguay (0-1)

L'Urss eliminata dall'Uruguay (0-1) L'Urss eliminata dall'Uruguay (0-1) Anche a Città del Messico necessari 120 minuti di gioco «In extremis» i sudamericani hanno segnato con Cubilla servizio particolare Città del Messico, lun. matt. La Russia è stata eliminata, l'Uruguay ha acquisito il' diritto a qualificarsi per le semifinali. Tutto in conseguenza di un errore banale quanto madornale compiuto dalla difesa sovietica a tre minuti dal termine dei tempi supplementari. Un pallone lanciato in profondità da Cortes stava per varcare la linea di fondo quando un terzino sovietico ha avuto un attimo di perplessità e non è riuscito ad impedire che Esparrago riuscisse a trattenere il pallone in campo ed a centrarlo corto. Sul cross è intervenuto deciso Cubilla che ha scaraventato in rete il pallone che voleva dire per l'Uruguay la vittoria. Forse il successo non ha premiato la squadra migliore in campo. Ma certamente gli uruguayani hanno combattuto sino all'ultimo momento cercando di sfruttare il loro grande gioco a centro campo e tutti i possibili eventuali errori degli avversari. E a tre minuti dalla fine di una gara non veloce, ma dura per entrambe le squadre, è arrivato il gol che ha eliminato i sovietici. I russi erano sicuri di avere la partita in pugno quando si erano trovati di fronte ad una squadra, l'Uruguay, tutta serrata in difesa. Ed hanno attaccato per buona parte dell'incontro ma sono andati a cacciarsi nella ragnatela dei giocolieri sudamericani per cui hanno finito col correre numerosi rischi sul contropiede avversario. Terminati in parità i tempi regolamentari, le due squadre si sono affrontate per i tempi supplementari. Sembrava che l'incontro, anche dopo i tempi supplementari, dovesse concludersi sullo zero a zero quando a tre minuti dalla fine è avvenuto l'episodio più importante e determinante dell'incontro. I russi non avevano, dopo il gol di Cubilla, materialmente il tempo di riprendersi. Hanno cercato disperatamente di bilanciare il risultato, ma per gli uruguayani è stato uno scherzo far trascorrere i tre minuti necessari per aggiudicarsi il successo definitivo e a.ualficarsi così per la semifinale. « Vìnceremo — aveva detto alla vigilia l'allenatore della Russia, Katchaline —. Non so come, ma vinceremo, desideriamo continuare il cammino verso il titolo ». Non appena scesi in campo, i russi hanno mostrato chiaramente le loro intenzioni, aggredendo la squadra uruguayana e sfiorando il gol dopo appena due minuti di gioco. Ma inspiegabilmente Khmelnitski, in ottima posizione davanti al portiere, non ha saputo raccogliere il centro di Evriuzhikhin. Gli uruguayani hanno saputo, però, resistere alla massiccia e pesante offensiva dei russi, assumendo a poco a poco la direzione del gioco e facendo in modo che il pallone rimanesse il più a lungo possibile nella zona centrale del campo. I sovietici hanno continuato ad aggredire gli avversari, ma senza risultato. La difesa uruguayana, impo¬ stata sul gioco di Ancheta e Matosas e con l'aiuto di Cortes, ha saputo fronteggiare 10 slancio dei russi, cercando solo di tanto in tanto di sorprendere gli avversari in contropiede. Quando non sono riusciti ad addormentare il gioco, gli uruguayani sono ricorsi alle scorrettezze, tanto che l'arbitro olandese ha dovuto ammonire Monterò. Il più maltrattato" dei russi è stato senza dubbio Muntian, 11 quale è stato atterrato più d'una volta ed ha terminato il primo tempo zoppicante. Nella ripresa è uscito dalla sua area l'Uruguay, con alcune puntate pericolose, e al 10' il portiere Kavazashvìli è stato costretto ad una notevole parata, volando da palo a palo, per deviare in corner un tiro di Cortes. Il gioco è continuato sempre più duro e violento, tant'è che l'arbitro ha dovuto ammonire ancora altri due giocatori uruguayani (Cortes e Matosas). Nulla da segnalare sino al 45' del secondo tempo, sempre con le due squadre molto caute nel difendersi e preoccupate di non scoprirsi mai troppo. Questo significa in un certo senso il risultato di parità, anche perché sia la Russia che l'Uruguay hanno dimostrato una assoluta mancanza di gioco d'attacco e di penetrazione. Novanta minuti non essendo stati sufficienti a risolvevere l'incontro dopo dieci minuti di sospensione, Russia ed Uruguay sono scesi in campo per i tempi supplementari. La stanchezza ormai si fa sentire su tutti i giocatori. La Russia ha lasciato negli spogliatoi Asatiani e lo ha sostituito con Logofet, mentre gli uruguayani hanno sostituito Morales con Gomez. Il gioco è sempre - lento, ma è sempre più duro. In questa fase dell'incontro gli uruguayani si sono dimostra¬ ti più pericolosi con alcuni rari contropiedi e, su un tiro di Cubilla, il portiere russo è stato chiamato ancora una volta ad effettuare un intervento di notevole rilievo. A 3' dalla fine il gol di Cubilla già descritto: i sovietici non hanno avuto il tempo per il recupero. Alla fine c'è stato un gran discutere sulla regolarità dell'azione del gol che ha dato all'Uruguay la vittoria e quindi l'accesso alle semifinali. I russi hanno protestato, sia pure non vivacemente, con l'arbitro, sostenendo che il pallone, recuperato da Esparrago e passato a Cubilla avesse superato la linea di fondo. La televisione, ripetendo lentamente le immagini dell'azione, ha confermato che la decisione dell'arbitro di convalidare il gol era giusta. Guido Guidi Urss — Kavazashvìli, Afonin, Dzodzuashvili, Kaplìchni, Khurtsilava, Shesternev, Asatiani, Muntian, Bishovets, Evriuzhìkhin, Khmelnitski. Uruguay — Mazurkiewicz, Ancheta, Matosas, Ubinas, Monterò, Mujica, Cubilla, Maneiro, Morales, Fontes, Cortes. Arbitro: Von Ravens (Olanda). Spettatori: 70 mila circa.