È morta l'impiegata ferita dai ladri delle due «Dino»

È morta l'impiegata ferita dai ladri delle due «Dino» 33s*a in coma all'ospedale da 32 giorni È morta l'impiegata ferita dai ladri delle due «Dino» L'incidente sull'autostrada di Ivrea, presso Volpiano - Una delle auto rubate aveva divelto un cancello e la giovane era rimasta colpita al capo Inutile ogni cura, non ha ripreso conoscenza - Nessuna traccia dei ladri La ventenne Bruna Bairo non ha mai ripreso conoscenza Bruna Bairo è morta dopo 52 giorni di agonia alle Molinette. E' la giovane di vent'anni, abitante a Mazze Canavese, ferita da un'auto rubata il 2 aprile. Lavorava alla Banca Nazionale del Lavoro di Torino, stava rincasando con un collega, Alessandro Faure di 35 anni, che abita a Caluso. Viaggiavano sull'autostrada per Ivrea quando è accaduto l'incidente, a 5 chilometri dal casello di Settimo. Qui c'è un parcheggio per le auto in prova della Fìat, chiuso sul lato dell'autostrada da un cancello di ferro. La « 124 » del Faure è arrivata proprio mentre una banda di ladri stava rubando due « Dino ». Una ha imboccato una carrareccia, l'altra è stata lanciata con tutta la potenza del suo motore contro il cancello di ferro, verso l'autostrada. Il cancello è stato schiantato ed è volato in aria. Ha raccontato il Faure: « L'ho visto volare nella luce dei fari e piombarmi addosso. Sono riuscito a tenere in strada la vettura e a frenare, ma quando mi sono voltato verso la Bairo, l'ho vista senza vita, il volto coperto di sangue ». Un'asta del cancello era penetrata nell'interno e le aveva sfondato la fronte. I medici hanno lottato a lungo contro la morte. Quel giorno stesso, Bruna Bairo è stata sottoposta a un intervento operatorio. Non è bastato, il giorno dopo ne è stato necessario un secondo. Respirava con estrema difficoltà, si è dovuto praticarle la tracheotomia, poi somministrarle sempre più spesso ossigeno. Veniva nutrita con una sonda. Cinquantadue giorni possono essere più lunghi di un anno. Ora per ora, minuto per minuto, i familiari spiavano sul viso della giovane il segno di una ripresa. Un lampo di coscienza, uno sguardo di riconoscimento. Non si sa se ci sia stato. Qualche volta ha mosso gli occhi, le labbra si sono increspate come se volesse pronunciare una parola. Da cinque giorni era nel polmone artificiale, spie luminose seguivano i movimenti sempre più faticosi del suo cuore e del suo respiro. Ieri, tutte le luci sul quadrante si sono spente. Non si è mai potuto sapere chi l'abbia uccisa. Le due « Dino » rubate sono state ritrovate due giorni dopo il furto, una a Borgo d'Ale, l'altra presso il lago di Candia. Dei criminali che le guidavano, nessuna traccia.

Persone citate: Alessandro Faure, Bairo

Luoghi citati: Borgo D'ale, Caluso, Ivrea, Mazze Canavese, Torino