Grave spaccatura nella de valdostana
Grave spaccatura nella de valdostana Grave spaccatura nella de valdostana Il gruppo capeggiato dall'avv. Malagutti ha ritenuto una «inaccettabile discriminazione» l'offerta di 6 posti su 40 nella lista per le prossime amministrative dal corrispondente zione di una lista propria, stata presa ieri sera dalla s Aosta, lunedì mattina. La democrazia cristiana della Valle d'Aosta si è spaccata. La sinistra de, facente capo all'aw. Malagutti, di fronte al « rifiuto categorico » di assegnare « un congruo numero di ■ posti » al gruppo capeggiato dall'ex assessore Uaro Lanivi al Comune di Aosta, limitandoli a sei su quaranta rappresentanti della lista dello scudo crociato che verrà presentata a Palazzo Civico per le prossime elezioni anrministrative del 7 giugno, ha deciso di ritirare tutti i suoi candidati. « Il gesto — si dice in un comunicato emesso dalla sinistra democristiana a proposito del .rifiuto opposto alla sua richiesta — rappresenta una inaccettabile discriminazione ed un irresponsabile comportamento nei confronti di un vasto settore del partito per il rispetto che dobbiamo al nostro elettorato ». La decisione, cui potranno seguire altri gravi provvedimenti, come la presenta- zione di una lista propria, è stata presa ieri sera dalla sinistra democristiana, alla fine della riunione del Comitato regionale del partito, riunitosi per ratificare le liste che dovranno essere presentate nei prossimi giorni e per prendere in esame la situazione politica regionale in seguito alla crisi che travaglia il Governo di centrosinistra, comprendente de, psi, psu e Rassemblément Valdótain, dopo la bocciatura del bilancio di previsione. A tal proposito il Comitato regionale della de ha approvato a maggioranza un ordine del giorno nel quale si ribadisce « la volontà di continuazione nei contatti con i partiti) di centro-sinistra e i movimenti del Rassemblément e dell'Union Valdótaine allo scopo di chiarire il proprio punto di vista non pregiudizialmente contrario all'allargamento della attuale maggioranza all'Union Valdotaine». «Nel contempo, però — si precisa nel comunicato —, consci che incombe al partito di maggioranza relativa dì suggerire una soluzione politicamente ed amministrativamente valida, il Comitato regionale della de ha ravvisato l'indispensabilità di una immediata soluzione della crisi regionale per ovviare ai grami ed ovvi inconvenienti connessi alla carenza degli organi amministrativi della Regione». A tale scopo il Comitato regionale della de ha invitato il presidente della Giunta, Bordon, attualmente dimissionario, a ripresentare, previ accordi con i partiti e movimenti dell'attuale maggioranza, la Giunta dimissionaria, la quale dovrà riproporre al Consiglio al più presto il bilancio di previsione per l'anno in corso. «Nel caso In cui Giunta e bilancio dovessero nuovamente esser posti in minoranza dall'azione indiscriminata dei "franchi tiratori" — conclùde il comunicato ufficiale della de — è certo che si dovrà ricorrere ad una anticipata consultazione elettorale ». La situazione appare grave. E' ormai certo che la frattura apertasi al momento della elezione del sindaco di Aosta, quando fu battuto il candidato della sinistra, Lanivi, si è ulteriormente allargata, divenendo ormai irrimediabile. Il segretario della de valdostana, avv. Tubère, è partito stamane alla volta di Roma, per conferire con il segretario nazionale, Porlani. i. v. La sinistra ritira i suol candidati
Persone citate: Bordon, Lanivi, Malagutti
Luoghi citati: Aosta, Comune Di Aosta, Roma, Valle D'aosta
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