Stamane Bubi dal giudice per la notte degli schiaffi

Stamane Bubi dal giudice per la notte degli schiaffi L'amico di Tamara accusato dì 4 reati Stamane Bubi dal giudice per la notte degli schiaffi La bella di Parma aveva chiesto 100 milioni di danni dal nostro inviato PARMA, lunedì mattina. Mandato di comparizione per Pier Luigi Bormioli, che stamane si presenta a Milano al giudice istruttore dott. Giuseppe Patrone. Deve essere interrogato sull'episodio passato alle cronache come «la notte degli schiaffi», e sul quale si indaga parallelamente all'« inchiesta grossa », queUa del « giallo senza cadavere » di Parma. Bormioli si presenta aUe 10 in veste di imputato. Nel mandato di comparizione sono elencati ì reati a suo carico. Quattro: lesioni lievi, sequestro di persona a fine di libidine, atti osceni e tentata violenza carnale. L'episodio è avvenuto la notte del 23 novembre scorso. Tra « Bubi » e Tamara la relazione era già incrinata. Quella sera i due erano stati a cena in un night, ma più per abitudine che per altro. Dovevano definire «commercialmente » la fine del loro rapporto. Poco dopo, in auto, la coppia arriva in via Guastalla. Tamara racconterà che a questo punto Bubi la voleva costringere « a fa re la pace per forza ». Al suo rifiuto, l'amico aveva perso la testa. Tre testimoni -Io confermano, il metronotte Igino Ferrari, il medico svizzero Francesco Schutz, e il tassista Luigi Cherubelli. Tamara, che sostiene di essersi dovuta gettare dall'auto e di averne avuto gravi conseguenze (soprattutto psichiche), parlò di un risarcimento di circa 100 milioni. A gettare acqua sul fuoco è venuta la perizia che ha definito le lesioni - subite da Tamara guaribili « entro i cinque giorni», e Tamara stessa un soggetto « disarmonico ». Domani a Parma, il giudice Furlotti riprende l'inchiesta su! « giallo senza cada vere ». E subito si preannuncia un colpo di scena. Nullo Cantaroni, direttore di « Sogno », e Alfredo De Marco, proprietario di una « boutique.», si presentano a confermare l'alibi milanese di Tamara. E lo sosterranno nonostante la bella di Par¬ ma abbia dichiarato al giudice che il 23 gennaio, data dell'attentato automobilistico alla marchesa Maria Stefania, moglie del Bormioli, si trovava a Parma. Il dott. Furlotti è deciso ad arrestarli per falsa testimonianza se non ritrattano. Ma i due, e soprattutto Nullo Cantaroni, sostengono di dire la verità. Cantaroni considererà Tamara « pazza » se 10 smentisce. Il dott. Furlotti resta nell'« occhio del tifone », circondato da una calma che è solo apparente. Gli avvocati della difesa Bovio, Bozzini (e pare anche il sen. Giovanni Leone) si accingono a dare battaglia in forme definite clamorose (si è parlato addirittura di « ricusazione » del magistrato). Il procuratore deUa Repubblica di Parma, dottor Lanna, ha ordinato intanto 11 sequestro in tutto il territorio nazionale della pubblicazione « La donna nel mondo », contenente un supplemento di fotografie di Tamara ritenute oscene. m. b.

Luoghi citati: Milano, Parma