Solo Dracula resiste a Pelé

Solo Dracula resiste a Pelé Cinema deserti durante i campionati di calcio Solo Dracula resiste a Pelé Gli incassi domenicali delle sale torinesi di prima visione sono scesi da 40 a 10 milioni - I pochi spettatori guardavano il film con l'orecchio alla radiolina Il cinema domenicale patisce tutto l'anno la concorrenza delle partite di calcio: ma domenica scorsa, per la finalissima Italia-Brasile, ha subito un vero tracollo. All'epilogo del terzo spettacolo, che termina, secondo la lunghezza del film, tra le 19,40 e le 20, le sale cinematografiche grandi e piccole, in tutta Italia, si sono letteralmente spopolate. Dalle 20 in poi le proiezioni sono andate deserte: i pochissimi spettatori che avevano preferito lo schermo al video sono arrivati tutti muniti di radiolina: con occhio assente guardavano le ombre parlanti, con un orecchio ascoltavano, per modo di dire, i dialoghi della colonna sonora, con l'altro seguivano attentamente la voce di Martellini da Città del Messico. Gli incassi torinesi del 21 eiugno. in centro e nelle sale rionali, hanno subito decurtazioni oltre il previsto, perché il pubblico ha disertato i locali anche a partita conclusa: chi si è attardato a commentarne, rammaricato, l'esito; chi è stato bloccato dagli ingorghi stradali successivi all'epilogo; chi di emozioni ne aveva già avute abbastanza j dal piccolo schermo casalingo i e non ne desiderava altre da quelli grandi delle sale pubbliche. Se si fosse stati in «alta stagione » e le partite avessero' avuto un'ora fissa comune (le 20 per esempio), qualche esercente avrebbe provveduto ad allestire un trasferimento della trasmissione in tv sul telone del proprio locale, come si fece quindici anni fa per le prime puntate di Lascia o raddoppia? Ma quelle remote attrezzature sono state messe da tempo in disarmo o cedute a locali di provincia, che in qualche occasione sportiva ancora le ■usano, specie nel Sud. Le conseguenze del tifo sportivo sul cinematografo sono vistosamente documentate dalle cifre. Domenica 14 giugno, in coincidenza di Italia-Messico, le 14 sale torinesi di prima 'Visione avevano incassato complessivamente 10 milioni 824 mila lire, poco più di un quarto del medio incasso invernale. Domenica scorsa, per Italia-Brasile, questa cifra è scesa a 7 milioni 354 mila lorde: cioè meno di quanto introitarono, da soli, in giorno festivo, rispettivamente La caduta degli dèi o I girasoli, due film che superarono entrambi, e largamente, gli 8 milioni ciascuno. L'incasso lordo domenicale dei 14 cinema oscilla fra i 35-40 milioni complessivi, nei mesi invernali, e anche in primavera ha « massimi » notevoli: per esempio domenica 7 giugno l'incasso lordo di tutte le 14 prime visioni tori| nesi toccò 28.104.000 lire; molte, alle soglie dell'estate. I due film capaci di regger meglio all'urto calcistico di Italia-Brasile sono stati una riedizione del 1958: Dracula il vampiro (Cinema Corso: L. 1.549.000) e il film vincitore a Cannes: M.A.S.H. (Cinema Doria: L. 943.000). Dopo, a cavarsela meno peggio sono stati il Vittoria (Uccidete Rommel!: L. 728.000) e l'Ambrosio (La ragazza con il bastone: 700.000). Anche se si è difeso, il bel film con Samantha Eggar ha avuto molto da perdere dalla straripante concorrenza di Eiva, Pelé e compagni; e peggior sorte è toccata ad un altro film di pregio: La schiuma dei giorni, raffinato, estetizzante, ma fuori dal comune. Al Centrale esso ha incassato il 21 solo 72 mila lire: ossia meno ancora di Adalen '31 la domenica prima (120.000 lire lorde): altro film di particolare livello, nel quale l'arte ha dovuto, suo malgrado, pagare un duro scotto al foot-ball. a. vai.

Persone citate: Rommel, Samantha Eggar