Aleixandre, un sopravvissuto di Angela Bianchini

Aleixandre, un sopravvissuto Poeta della "generazione del '27,, Aleixandre, un sopravvissuto |Vicente Aleixandre: « La di- jstruzione o amore », tra- duzione di Francesco Ten- tori Montalto. Ed. Einau- di, pag. 204, lire 1000. C. B. Morris: « A generation of Spanish Poets - 19201936 », Cambridge University Press, pag. 302, 70 shillings. I piovani poeti della rivi- ì giovani poeti aeuu rivi la sua comparsa nel 1928 e 1929, chiudevano i loro articoli collettivi con una firma soltanto in parte scherzosa: « la Pleiade brillante ». Era¬ no ì poeti destinati a diventare celebri: Federico Garda Lorca, Rafael Alberti, Jorge Guillen, Pedro Salinas. Manuel Altolaguirre, Gerardo Diego. Vicente Aleixandre, Luis Cernuda, José Moreno Villa, i componenti, cioè, della generazione comunemente detta del '27. Non vi è generazione che in questo secolo sia stata stu- sta spagnola Lola, che fece diata con più minuzia o con maggiore impegno: prova ne è l'ultimo volume ad essi de-rticato dal critico inglese C. B. Morris A generation of Spanish Poets, 1920-1936, pe- destre nelle sue conclusioni e disamine, ma non inutile per chi voglia avere un'idea di co7?ie si siano intrecciate idee e temi tra poeti legati da fra- terne amicizie e affinità. La generazione non ebbe mai un programma, soltanto origini comuni: l'Andalusia per Lor-ca. Prados, Alberti, Cernuda, Altolaguirre, Aleixandre, Mo- reno Villa: la Castiglia per Guillen e Salinas; e poi mol- teplici interessi e versatilità, pittura, cinema, surrealismo, Alonso, al cinema e alla pit-tura di Bunuel e di Salvador Dali. « Non ci tu un manife- sto » disse più tardi Guillen. « ci furono dialoghi, lettere,e influenze varie che anduva-no dalla critica di Damaso pranzi, e passeggiate e ami-Madrid0»" 13 1UCe CaIda ^ p«" n . . h nn ,Poi. con la guerra civile, ilgruppo, oggi decimato dalla morte (scomparsi Salinas. Altolaguirre Prados. Cerna-da, Lorca l si disperse ai quattro angoli del mondo, « Tutti partirono, tutti insie- me in un momento, per cam- mini molto diversi », lamentò Aleixandre nel suo libro Nacimiento ultimo, Aleixandre, in realtà, fu con D,ego e Damaso Alonso, uno dei pochissimi a non partire, a rimanere anzi nella stessa casa di Madrid, con vista sulla Sierra de Guadarrama, dove erano trascorse serate comuni: Lorca cantava canzoni popolari, con « selvaggia tris}ezza.» e pochissima voce,\g gh annci ^ ieggevano Scam- ! ojevolmente Ie ultime iìrìche. Di apparenza robusta, quasi « sportiva », Aleixandre era invece un giovane fragile, mi nacciato dalla tubercolosi, di cui guari, ma che gli lasciò un'eredità di isolamento e di | solitudine. Scritto quando \ Aleixandre sentiva ancora il I peso della malattia, La distru-1 zione o amore, forse il suo libro più noto, è stato ora j volto in italiano ed esamina- \ to con acume da Francesco | Tentori Montalto. Si tratta di poesia d'amore, tema comune della generazione, ma qui in forma del tutto diver- sa: non la visione di un co-1 smo ordinato e sereno come ! quello di Guillen, non il gio-j co appassionato e sottile del ; canzoniere di Salinas, e nep-j pure l'intimità delicata, pie- na di pudore, del torturato i Cernuda. \ Poesìa « di gran delirio », secondo la frase di Guillen, di profonde radici romanti che che si esprimono « nel- ! l'ambito immaginativo-espres- i sivo del surrealismo... per l'è-. quazione amore-morte o di- ! struzione, identificazione e dissoluzione dell'essere nei. l'universo ». Caratteristico dì; Aleixandre. il fragore delle 1 paro/e che, rotolando da ini- mani creazioni, quasi preisto- « Laggiù tra le remote I luci I o acciai ancora intatti, I tigri alte quanto l'odio, I leoni con | un cuore irsuto, I sangue co- ! me tristezza placata, I lottano ! riche, minacciano di soffoca re il poeta, in cerca di pace: con la iena gialla che ha la ; fornu, del ^to inalbi- 16 "- a ?l d1 'l dl anVhe ' visioni che sembrano ricor- dare i quadri del doganiereÌ Rousseau,, poeta non perde mai di vista il senso della- more come forza tremenda. e tale da non consentire scel-1 ta tra « un cadavere e un ba ' ciò », tra la passione e la distruzione ultima. Questa poesia di impeto mistico, radicata nella lezione di ifn San Giovanni della Croce e di fra Luis de Leon, panteista nell'abbraccio dell'universo, ma immanente nella ricerca della salvezza umana, cioè l'amore, ha conservato, negli anni, la sua efficacia. Rimane anzi singolarmente attuale nell'irrazionali- tà oscura del mondo di oggi Angela Bianchini

Luoghi citati: Andalusia, Madrid