Lo sci italiano spaccato in due si crea una nuova federazione di Giorgio Viglino

Lo sci italiano spaccato in due si crea una nuova federazione Lo sci italiano spaccato in due si crea una nuova federazione L'iniziativa dello Sci Club Cortina ha già trovato numerosissime adesioni - Gli azzurri del bob campioni del mondo fra i «dissidenti» - Un «commissario» per evitare la crisi? La crisi della Federazione sport invernali, scoppiata clamorosamente domenica alla conclusione dell'assemblea di Parma, tende ad acuirsi sempre più, trasformandosi da crisi di vertice in rivoluzione di base. Per la prima volta nella storia dello sci italiano si è di fronte ad un'autentica scissione. Da Cortina, la stazione invernale più celebre dell'Italia intera, e segnatamente dal suo sci club che è il primo nella classifica nazionale è partita l'iniziativa per formare una nuova federazione. Dichiara l'avvocato Alberto Asslrelli presidente del sodalizio cortinese: « Sono rimasto amareggiato dall'andamento dell'assemblea di Parma. Non è possibile portare nello sport l metodi e le tattiche delle «r democrazie » sudamericane. Il comitatq Alpi Centrali ha fatto il classico putsch infischiandosene di ogni regola sportiva e contro gli interessi degli sciatori. Noi siamo quindi in diritto di non riconoscerci più in questa federazione e di crearne un'altra che rappresenti effettivamente le società italiane. Non è ambizione di potere che ci spinge a questa iniziativa, ma la sensazione che il Coni non faccia nulla per toglierci dalle mani di dirigenti che non vogliamo. Io lancio un appello a tutte le società perché aderiscano a questa nostra iniziativa e penso di poter contare sul settanta per cento di adesioni in campo nazionale perché nella stessa Lombardia molti sono nauseati dall'antisportività del loro stesso comitato ». La a bomba » di Asslrelli ha trovato eco Immediata proprio nell'ambito del comitato veneto 11 cui presidente Mattel ha già ricevuto una trentina di adesioni da società che praticano lo sci e da tutte le società di bot che hanno fra i loro iscritti il cam- pione del mondo De Zordo, 11 campione d'Europa Gaspari e quasi tutti gii azzurri. In Piemonte, dove il comitato zonale è convocato per questa sera, l'orientamento è nettamente favorevole alla proposta di Assirelli che viene considerata se non altro come un ottimo elemento di pressione sul Coni, affinché intervenga con la nomina di un commissario straordinario che potrebbe riuscire a scongiurare in extremis la scissione. L'atteggiamento dell'Asiva, la federazione autonoma valdostana, è dichiaratamente barricadiero e così quello degli altri comitati che a Parma hanno abbandonato l'aula in segno di protesta: il Trentino, l'Appennino Occidentale, l'UmbroMarchigiano, l'Appennino Meridionale e l'Appennino Siculo. Iniziative collaterali per sconfessare il nuovo consiglio direttivo vengono dal Piemonte che chiederà ai Coni di non ratificare l'assemblea per un difetto di forma nella convocazione. Trattandosi di assemblea straordinaria quella centrale anche le assemblee zonali dovevano essere convocate come (i straordinarie », cosa che non è stata fatta da nessuno del quattordici comitati. Il comitato Veneto avvalendosi delle adesioni giunte ali'iniziativa di Asslrelli ha allegato l'elenco delle stesse in un messaggio inviato telegraficamente al Coni richiedendo da parte dell'ente sportivo nazionale l'immediata nomina di un commissario straordinario, unica via per scongiurare la scissione. ' Da parte della maggioranza ogni argomentazione dialettica è stata abbandonata ormai da tempo. I dirigenti delle Alpi Centrali che detengono praticamente il potere cercano di non ascoltare le critiche che piovono, da tutte le parti e di consolidare 11 nuovo consiglio. Esso rispecchia le diverse posizioni di forza con il presidente e tre consiglieri su sette alla Lombardia, un vice presidente ciascuno ai due comitati alpini, 11 Carnico-, Cohen, e l'Alto Adige, Demetz, e un rappresentante ciascuno all'Appennino Emiliano e a quello Toscano. Proprio da questa spartizione delle cari¬ che si ravvisa come la scissione sia stata voluta proprio dalla nuova presidenza che contrariamente alle ti adizioni non ha accettato nemmeno un consigliere di minoranza. Venerdì per il nuovo consiglio si attende la prima prova di forza nel colloquio che il presidente avrà con il responsabile della commissione tecnici sci alpino Jean Vuamet, e con il suo vice Vittorio Carpinetl. Giorgio Viglino

Persone citate: Alberto Asslrelli, Assirelli, Cohen, De Zordo, Demetz, Gaspari, Jean Vuamet, Siculo

Luoghi citati: Europa, Italia, Lombardia, Parma, Piemonte, Trentino