Haller:"Gli azzurri devono neutralizzare Beckenbauer,, di Paolo Bertoldi

Haller:"Gli azzurri devono neutralizzare Beckenbauer,, Helmut non polemizza sulla sua esclusione Haller:"Gli azzurri devono neutralizzare Beckenbauer,, « E sarà un compito difficile per chiunque », precisa il juventino - Schoen punta su Vogts per fermare Riva nelle sue incursioni al centro - - Muller, capocannoniere dei mondiali, a confronto con Tasso del Cagliari - Attenzione ad Overath: è il maratoneta del centrocampo (Dal nostro inviato speciale) Città del Messico, 16 giugno. Ancora una volta Italia e Germania si trovano di fronte in una partita di campionato mondiale. Il precedente incontro fu disputato a Santiago del Cile, finì zero a zero ed il risultato contribuì ad eliminare gli azzurri. Fra i tedeschi vi erano già allora due atleti destinati a diventare popolari in Italia: Haller e Schnellinger. Il primo domani non sarà in squadra. Schnellinger invece giocherà come difensore libero e si preoccupa fin d'ora di dovere affrontare Riva, che ha ritrovato la mira, ma soprattutto Ri vera e Rosato, suoi compagni tra i rossoneri. « Dica a Roberto e Gianni che questa volta mi vendico — ha detto Schnellinger, appena sbarcato all'aeroporto di Città del Messico —. Quando la Germania si preparava ai mondiali abbiamo giocato una pessima partita amichevole a Siviglia perdendo per due a zero. Ho perfino segnato un autogol. A Milano tutti i rossoneri hanno riso per una settimana sulle mie disavventure. Ora rido io ». Perché la Germania abbia scelto un modo così complicato di trasferirsi da Leon a Città del Messico resta un piceolo mistero. I tedeschi sono partiti in aereo verso le nove atterrando nel « dipartimento federale » un'ora dopo. Di qui in pullman sono andati a Puebla (oltre 150 chilometri) e domani torneranno a Città del Messico per affrontare gli azzurri. Forse il motivo è questo: ieri è giunto nella capitale un gruppo di ragazze tedesche e Schoen ha voluto prendere tutte le precauzioni perché i suoi giocatori non corrano il rischio di distrarsi. Haller non giocherà, anche se è possibile che vada in panchina. Dopo aver compiuto tanti sacrifici per essere pronto per i mondiali, Helmut ha disputato soltanto una parte della prima gara, contro il Marocco. « Soffrirò in tribuna, o tra le riserve » dice. « Tifando per la Germania, o contro Schoen? ». « Perché Schoen? Non mi ha fatto alcuno sgarbo. Il mio nervosismo dei primi giorni è passato. E' sempre una soddisfazione partecipare per tre volte alla "Rimet" ». « Qualcuno pensava che ti avrebbero messo in campo contro gli azzurri ». « Le sorprese sono sempre possibili ». Poiché non è sicuramente tra i titolari, Helmut Haller si trasforma in giornalista e così presenta la « sua » Germania. Il portiere Maier, alto, biondo e scattante, appartiene al Bayern di Monaco, lo stesso club di Muller. E' molto forte nelle uscite. Ha ricevuto una botta al ginocchio nella gara con gli inglesi, ma la soddisfazione per la « vendetta di Wembley » vale bene un colpo, sia pure duro. Maier dovrebbe senz'altro essere in gara. Mancherà invece Hoettges, un altro reduce dai mondiali '66. Si è infortunato seriamente alla gamba destra. L'assenza del difensore obbligherà probabilmente Schoen a schierare Vogts come terzino destro, il che non è un gran male per la Germania dato che il ventitreenne calciatore del Borussia abitualmente copre il ruolo di stopper: sarà quindi adatto a fermare Riva. Schulz sarà l'anti-Boninsegna ed avrà alle spalle come libero Schnellinger, che non dev'essere certo presentato ai tifosi italiani (basti dire che il biondo milanista è in ottima forma). Fichtel verrà schierato a sinistra. Il centrocampo tedesco è formato da Beckenbauer, Overath e Seeler, che arretra « alla Di Stefano ». Il primo è il regista della squadra: « Fermare Beckenbauer — dice Helmut — sarà diffìcile ma molto importante per gli azzurri ». Overath in questi Campionati del mondo ha confermato doti non comuni di resistenza e di generosità. « E' un Del Sol leggermente più giovane o un Furino più maturo — osserva Haller —. La vera fonte del gioco è lui e sarà duro per De Sisti o Mazzola contrastargli il passo. Seeler, anche se ha ormai 34 anni, dimostra ancora un'enorme resistenza ed un grande senso della posizione. Sarebbe sorprendente se Schoen decidesse di lasciarlo fuori». Le due ali Libuda e Loehr partono da lontano appoggiando sia la difesa che l'attacco. Muller infine è la rivelazione della Rimet. Ha già segnato otto volte ed appare in crescendo. Il centravanti del Bayern Monaco è stato due volte avversario diretto di Rosato, lo stopper italiano che lo marcherà domani all'Azteca. I duelli sono avvenuti nelle semifinali della Coppa delle Coppe e Muller non è riuscito a segnare. Ora però il centravanti è molto migliorato e spera di aggiudicarsi un round contro il difensore azzurro. Chiediamo a Muller che cosa pensa di Rosato: « Non è vero che sia un giocatore duro — risponde —, ma si arrangia come può per non lasciar scappare l'avversario. In modo particolare si aggrappa alla maglia. Del resto lo fanno quasi tutti i difensori, sia in Italia che all'estero ». « Tra gli antagonisti avuti in Messico, quale lo ha impressionato di più? ii. « L'inglese Labone, che mi ha affrontato nel famoso incontro vinto da noi nei tempi supplementari ». (i E tra gli otto gol segnati finora, quale ricorda con maggior soddisfazione? ». « Senz'altro la rete decisi¬ va di Germania-Inghilterra ». Muller, sia detto per inciso, detiene il record assoluto dei marcatori di tutti i tempi in Germania. Egli ha segnato esattamente 130 gol in cinque anni: 14 nella sua prima stagione nel Bayern, e successivamente 20, 28, 30, 38. Un crescendo impressio¬ nante. In Nazionale ha disputato 23 partite, mettendo 25 palloni a segno. « Si ritiene più forte di Riva? ». « Non conosco Riva direttamente, ma Haller e Schnellinger mi lianno tanto parlato dell'asso del Cagliari da impressionarmi. Comunque sarà un confronto indiretto molto interessante ». Muller risponde all'ultima domanda: « Un pronostico per domani? ». « E' impossibile farlo. Germania ed Italia sono squadre veramente forti. Io spero dì seguire nella mia serie d'oro messicana, ma so di dover affrontare difensori mollo forti ». Non si giocherà certo « sul velluto». L'energica formazione tedesca farà valere la forza fisica. Gli azzurri sanno rispondere a tono anche in questo campo. Una partita del Brasile potrà forse offrire imo spettacolo migliore, ma quella tra tedeschi e italiani promette maggiori emozioni. « Purché la mia squadra non si distragga all'inizio — ha detto Haller. — Nella partita con gli inglesi i mìei connazionali si sono fatti quasi dominare per settanta minuti, poi si sono svegliati dopo il gol di Beckenbauer. Mi è parso di vedere, prima una formazione, poi un'altra del tutto diversa ». Paolo Bertoldi