Sei mesi al "marine,, che sparò sull'aereo

Sei mesi al "marine,, che sparò sull'aereo Il processo per direttissima Sei mesi al "marine,, che sparò sull'aereo Concessi tutti i benefìci di legge - L'imputato ha sostenuto che il colpo di pistola partì accidentalmente (Nostro servizio particolare) Roma, 16 giugno. ( r. s. ) Sei mesi di carcere, con la concessione di tutti i benefici di legge, sono stati inflitti oggi ad Aldo Caputo, il « marine » che la mattina del 9 giugno scorso sparò un colpo di pistola mentre era a bordo di un « Jumbo-Jef». La sentenza è stata pronunciata dalla sesta sezione del Tribunale penale presieduta dal dott. Buociante, che ha accolto le richieste del Pubblico ministero dott. Enrico De Nicola. Nel chiedere la condanna di Caputo, che è stato difeso dagli avvocati Luigi Salerni e Franco Patanè, il dott. De Nicola ha chiesto che l'imputato fosse giudicato non per l'accusa di possesso di arma da guerra, ma per quella di tentativo di introduzione in Italia di arma. L'imputato, interrogato dal presidente, ha affermato di non aver saputo che fosse reato portare armi in Italia. Ha perciò ammesso di aver acquistato liberamente in America la carabina e la pistola «Colt» calibro 38 che gli sono state sequestrate, confermando di voler usare la prima, insieme con le cartucce che gli sono state trovate nel bagaglio, per andare a caccia. Caputo ha poi ricordato che, chiamato a prestare servizio militare, fu mandato a combattere con il grado di sottotenente in Vietnam, dove venne gravemente ferito in combattimento e ottenne la pensione avendo subito una menomazione al cervello. Il giovane ha affermato che il colpo di pistola partì accidentalmente poiché nel tentativo di togliere 11 caricatore, prese l'arma con le mani bagnate.

Persone citate: Aldo Caputo, Caputo, De Nicola, Enrico De Nicola, Franco Patanè, Luigi Salerni

Luoghi citati: America, Italia, Roma, Vietnam