In verità, Agnew non ama i giornali

In verità, Agnew non ama i giornali In verità, Agnew non ama i giornali Nuove accuse del vicepresidente alla stampa Usa (non sarebbe obiettiva) Washington, 15 giugno. In un discorso preparato per la riunione della Federazione internazionale degli editori di giornali, il vice presidente degli Stati Uniti, Spiro Agnew, ha affermato oggi che riferire i due aspetti di una vicenda « non è più di moda fra alcune delle più grosse organizzazioni di informazioni d'America. Il prezzo di non illustrare ì due aspetti di una storia è la mancanza di credibilità: è un prezzo alto da pagare ». Il vice presidente ha poi affermato che i suoi contrasti con alcuni organi d'informazione hanno riguardato « non il loro diritto a criticare il governo o le pubbliche autorità, ma il mio diritto a criticarli quando ritenga che siano stati eccessivi o irresponsabili nelle loro critiche ». Agnew ha affermato di provare un senso di profonda frustrazione per il fatto « che solo un aspetto della guerra del Vietnam venga raccontato da alcuni dei nostri più influenti giornali e reti televisive e che nel complesso i loro servizi siano contro la partecipazione americana in quella guerra, senza nessun tentativo di dare un quadro più equilij brato » « Noi — ha anche detto Agnew — assistiamo ogni giorno all'elenco dei motivi per i quali non dovremmo partecipare, mentre non viene indicato un solo motivo per il quale dovremmo ». « Leggiamo delle presunte atrocità americane contro civili nel villaggio di My Lai, ma praticamente nessuno degli ancora più atroci massacri di civili vietnamiti nella città di Hue da parte dell'invasore terrorista». U vice presidente ha quin¬ di affermato che quando solleva, questi punti con rappresentanti degli organi d'informazione, la risposta in genere è che non sono rilevanti in quanto non riguardano direttamente la partecipazione americana. « Noi non diffondiamo i nostri giornali ad Hanoi né siamo veduti o ascoltati ad Hanoi, è la loro risposta. Signori, il mio punto di vista è — ha concluso Agnew — che ad Hanoi non esiste una slampa libera per comunicare al mondo le sue atrocità se non ci pensiamo noi a farlo. E tanto gli americani che gli europei, tanto gli asiatici che gli australiani, non possono prendere una decisione valida se voi non vi sforzate di presentargli i due aspetti di una vicenda», « La missione della stampa — ha affermato Agnew — è di informare il pubblico e non di persuaderlo ». (Ap)

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