Il contratto dei sacrestani

Il contratto dei sacrestani Domani congresso ad Alessandria Il contratto dei sacrestani L'accordo normativo e salariale è stato approvato dalla Conferenza episcopale piemontese - La suddivisione degli addetti al culto (Dal nottro corrispondente) Biella, 15 giugno. (p. m.) I sacristi piemontesi, riuniti in un Segretariato regionale aderente alla Cisl, hanno ottenuto il contratto di lavoro. L'azione sindacale, iniziata circa tre anni fa, si è conclusa con l'approvazione delle nuove norme da parte della Conferenza episcopale piemontese che rappresenta, sul piano pratico, i « datori di lavoro » degli addetti al culto. Il testo dell'accòrdo normativo e salariale sarà illustrato domani agli Interessati dal delegato regionale cav. Mario Langella, sacrestano del Duomo di Biella, durante il congresso del Segretariato piemontese sacristi, che si svolgerà nella parrocchia del Suffragio, ad Alessandria. Il contratto di lavoro precisa che la qualifica di sacrista spetta « a chi svolge le mansioni relative alla preparazione e al servizio della liturgia, alla custodia della chiesa e degli arredi sacri, oltre al loro uso, alla pulizia anche degli ambienti annessi alla chiesa, al suono delle campane e alle altre incombenze richieste dalla tradizione e ordinate dal parroco o dal rettore nell'interesse della chiesa». Deve inoltre provvedere, quando c'è, all'accensione dell'impianto di riscaldamento del tempio. Il sacrista « deve prestare la sua opera con la dovuta diligenza, tenendo un comportamento ottimo sotto tutti gli aspetti morali, religiosi e civili, dando buon esèmpio di sé e della propria famiglia. L'inosservanza di quest'ultima norma comporta il licenziamento in tronco ». Agli effetti salariali gli addetti al culto sono suddivisi in tre categorie. La prima è riservata a chi si dedica tutto il giorno al servizio di una chiesa, senza possibilità di svolgere altri lavori. La retribuzione mensile, per nove ore di lavoro al giorno, è di 75 mila lire, con inoltre un contributo -di 6 mila lire quando non è possibile dare al sacrista l'alloggio. Il parroco, per particolari esigenza, può allargare l'arco di lavoro fino a un massimo di 11 ore al giorno, maggiorando però la retribuzione del 12 per cento per la prima ora e del 24?o per la seconda. Il lavoro notturno, dalle 22 alle 5, è maggiorato del 70 per cento. Il sacrista ha diritto a un intero giorno, oppure a due mezze giornate di riposo la settimana. Gli spettano, inoltre, la tredicesima mensilità, aumenti fino a tre scatti triennali di salario e 13-20 giorni di ferie, secondo l'anzianità. Appartengono alla seconda categoria (salario minimo 401 mila lire al mese più 6 mila di indennità di alloggio) i sacristi che, svolgendo altre attività, dedicano al servizio di una chiesa più di 25 ore di lavoro la settimana. Se sono occupati per un tempo inferiore, gli addetti al culto sono inseriti nella terza categoria, la cui retribuzione minima è di 380 lire per ogni ora di lavoro ..effettivo. Analoghi accordi sono stati raggiunti dagli altri Segretariati regionali in Lombardia, nel Veneto e in Sicilia. E' però in corso un'ulteriore azione sindacale per dare al contratto validità nazionale. A questo scopo nel prossimo mese di ottobre si svolgerà a Roma un congresso generale dei sacristi. Roma. Processo per l'uccisione dell'impiegato del psi: il fratello e la vedova, a sinistra, di Sergio Mariani, la vittima. Al centro è Rita Galletti, la giovane moglie dell'imputato

Persone citate: Mario Langella, Rita Galletti, Sergio Mariani

Luoghi citati: Alessandria, Biella, Lombardia, Roma, Sicilia, Veneto