II Messico, una squadra forte (che può contare su molti amici) di Giulio Accatino

II Messico, una squadra forte (che può contare su molti amici) II Messico, una squadra forte (che può contare su molti amici) La squadra è valida,.ma ha avuto la strada spianata da una strana punizione contro El Salvador e da un rigore "inventato" contro il Belgio (Dal nostro inviato speciale) Città del Messico, 12 giugno. Chi sono i nostri prossimi avversari e come si sono qualificati per la gara con l'Italia? Ripercorriamo le tappe del cammino del Messico, Paese organizzatore dei mondiali e pertanto ammesso per diritto ai sedicesimi. Il Messico è giunto ai quarti di finale in perfetta parità con la Russia (cinque punti in classifica) e con una differenza reti di più cinque. Perfettamente uguale. Non ha incassato neppure un gol, proprio come l'Italia. I risultati sono stati questi: pareggio 0-0 con i sovietici, vittoria per 4-0 contro El Salvador, un successo per 1-0 sul Belgio. Molti ritengono che i messicani siano stati nettamente favoriti dagli arbitri, e ricordano due significativi episodi. Il primo gol segnato contro El Salvador è stato quanto di più ridicolo sia ammesso vedere su un campo di calcio. Nel primo tempo l'arbitro Kandil (RAU) decretava una punizione a favore dei salvadoregni. Iniziavano le discussioni, ma il signor Kandil fischiava la ripresa del gioco. Un messicano calciava sorprendentemente passando la palla ad un suo compagno che in netto fuori gioco segnava. Il signor Kandil concedeva il gol, fra lo stupore generale. I salvadoregni volevano lasciare il campo per protesta, ma riprendevano a giocare, ormai sconcertati, e a quello strano gol ne seguiva- no altri tre, tutti regolari. Il risultato fu di 4 a 0, ma rimane il dubbio del madornale errore arbitrale in occasione della prima rete. Un altro inconsueto episodio è avvenuto di recente nella gara con il Belgio a causa di un rigore « regalato » dall'arbitro argentino Coerezza a favore del Messico. Vinsero naturalmente i padroni di casa per 1 a 0, ma i belgi ebbero pienamente ragione di lamentarsi per le decisioni del direttore di gara. Nella lunga storia dei Campionati del mondo si elencano molti favoritismi a vantaggio delle squadre di casa. Non è il caso quindi di esagerare in critiche. E' successo anche in Inghilterra quattro anni fa, era inevitabile che succedesse anche in Messico. Per questo pensiamo che la scelta della squadra messica¬ na come avversaria dell'Italia nei quarti di finale non è stata felice per gli azzurri. Ormai è inutile recriminare. Conviene prepararci a dovere alle difficoltà che presenterà per i nostri calciatori il confronto di domenica con il Messico. La squadra locale è molto forte in difesa, dove giganteggia, nella zona centrale, il capitano Pena, un elemento deciso L'attacco vive sugli spunti di Valdivia, di Fragoso e di Padilla. Sono elementi abbastanza bravi anche se non molto veloci. Comunque, lo ripetiamo, il Messico gioca di rimessa, non ama attaccare a fondo; però ha dalla sua il pubblico, un pubblico caloroso e rumoroso. Nel parlare del Messico bisogna ricordare che l'apporto del pubblico può essere determinante. Giulio Accatino

Persone citate: Padilla