I turisti "fuggono,, dall'Adriatico per il lungo sciopero dei pullman
I turisti "fuggono,, dall'Adriatico per il lungo sciopero dei pullman Gli albergatori minacciano di chiudere gli esercizi I turisti "fuggono,, dall'Adriatico per il lungo sciopero dei pullman Ieri 500 inglesi sono rimasti bloccati per ore ad Ancona - La loro agenzia di viaggio per trasportarli a Rimini ha dovuto noleggiare oltre 100 taxi (spesa tre milioni invece di 370 mila lire) - Se l'agitazione prosegue migliaia di persone rischiano di rimanere senza lavoro per l'estate (Dal nostro corrispondente) Rimini, 12 giugno. (1. m.) In seguito alla ripresa degli scioperi degli autotrasportatori turistici, che ha provocato nei giorni scorsi atti violenti di sabotaggio, gli albergatori di tutta la Riviera del nord Adriatico, da Rimìni a Venezia, a Trieste hanno protestato vivacemente' rendendo noto che lo sciopero minaccia direttamente il lavoro di circa mezzo milione di persone, se gli albergatori saranno costretti a chiudere i loro esercizi per mancanza di clienti. La « guerra degli autotrasporti » è ripresa oggi con lo sciopero dei trasporti turistici da Ancona a Rimini. Circa 500 passeggeri inglesi dell'Agenzia Clarkson di Londra, che dovevano trasferirsi dal porto dì Ancona all'aeroporto dì Mìramare di Rimìni sui pullman (spesa 370 mila lire), sono rimasti bloccati stille afose panchine del porto, finché l'agenzia inglese non ha noleggiato oltre cento taxi (spesa 3 milioni di lire). L'agenzia Clarkson ha speso tale cifra per la seeonda volta, ma d'ora in avanti sulterà lo scalo aeroportuale di Rimìni ed atterrerà a Du~brovnik. Là i jugoslavi hanno assicurato ordine e tranquillità. Altre agenzie straniere hanno dirottato o stanno dirottando i loro clienti. La gravissima situazione è stata esaminata a Rimini, nel corso di due riunioni, degli albergatori e dei sindacalisti. Nella prima gli albergatori del nord Adriatico, hanno promosso appelli al Presidente della Repubblica, al presidente del Consiglio ed ai ministri del Turismo, dei Trasporti, del Lavoro, dell'Interno, delle Finanze, del Tesoro e delle Poste. Nei documenti si afferma che «il programma degli scioperi può determinare la chiusura immediata delle aziende alberghiere prive di clientela, per cui tale stato di fatto pregiudica il lavoro delle migliaia di dipendenti del settore alberghiero, che si vedranno licenziati per mancanza di lavoro. Gli albergatori delle tre regioni, Friuli-Venezia Giulia, Veneto ed Emilia-Romagna, chiedono formalmente ai ministri interessati un immediato intervento per dirimere la vertenza in atto, tenendo presente la disponibilità delle aziende per i trasporti turistici e soprattutto la previsione che circa mezzo milione di lavoratori del settore rimarranno senza lavoro ». La seconda riunione è stata tenuta stamattina dai rappresentanti dei sindacati Cgil, Cisl e UH preoccupati della gravità della situazione e per le drammaticjie conseguenze a svantaggio non solo delle centinaia di lavoratori degli autotrasporti ma anche dei lavoratori del turismo in genere. I sindaculisti locali hanno deciso di sostenere lo sciopj ro in campo nazionale, ma di accettare una tregua per la zona di Rimini e del suo circondario, limitatamente agli autotrasporti fra l'aeroporto, le stazioni e gli alberghi. Permane lo sciopero per le gite turistiche. Un manifesto firmato dai sindacati di catego ria Cgil e UH (la Cisl, dipen dente da Forlì è contrariai favorevoli alla tregua e dalle Confederazioni Cgil, Cisl e UH, stira reso pubblico do mani.
Persone citate: Clarkson
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