Marine spara una rivoltellata a bordo di un "Jumbo,, in volo

Marine spara una rivoltellata a bordo di un "Jumbo,, in volo Durante il viaggio New York-Roma Marine spara una rivoltellata a bordo di un "Jumbo,, in volo Il proiettile si è conficcato nel pavimento - L'uomo, originario di Cosenza, è stato arrestato a Fiumicino (Nostro servizio particolare) Roma, 10 giugno. Movimentato episodio a bordo di un «Jumbo-jet» B 747 della Pan-American in volo da Nuova York a Roma. Mentre il « gigante dell'aria » stava sorvolando l'Atlantico, Aldo Caputo, un italiano reduce dal Vietnam dove aveva combattuto nell'esercito americano, maneggiando una pistola ha fatto partire un colpo che è andato a conficcarsi nel pavimento. Il fatto è accaduto alle cinque di ieri nella toilette dell'aereo. Il Caputo, andando poi a sedersi al posto assegnato, ha messo la pistola — una « Colt » calibro 38 — nella tasca della spalliera della poltrona davanti a lui. Poco dopo gli si è avvicinato uno steward il quale, preoccupato per lo sparo che aveva udito, gli ha chiesto se ne conoscesse la causa. Il Caputo ha risposto: «E' una cosa da nulla, il mio accendisigari a gas è scoppiato mentre stavo accendendomi una sigaretta ». Un altro passeggero, che aveva notato il « marine » mettere qualcosa dentro la tasca della poltrona, a questo punto si è alzato e, rivolto allo steward, ha detto: « Non è vero, questo signore ha messo qualcosa là dentro ». « Sì, è vero — ha ammesso il Caputo — dovete scusarmi. Mi è partito un colpo mentre stavo pulendo l'arma ». Lo steward, allora, ha chiamato il capitano dell'aereo, Marton, che ha preso in consegna la pistola e alcune pallottole. Il comandante ha poi avvertito l'ufficio roma' no della Pan-American, che a sua volta ha comunicato quanto era accaduto sul « Jumbo' jet» alla polizia italiana. Un'auto con a bordo il commissario Enzo Sucato, che collaborò alla cattura di Raffaele Minichiello, si è avvicinata all'aereo appena è atterrato all'aeroporto « Leo^ nardo da Vinci ». I funzionari della polizia italiana hanno invitato il gio vane e la moglie a seguirli nel vicino commissariato. Nei bagagli del Caputo, che è nato a S. Pietro in Guarano, un paesino sulle montagne di Cosenza, sono stati trovati una carabina automatica calibro 7,62, oltre quattrocento proiettili per pistola e altre armi. Il « marine », al quale il Consolato italiano di Cleveland (Ohio) aveva recentemente consegnato il passaporto per poter rientrare in Italia, ha detto che aveva portato le armi e le munizioni per andare a caccia. Ha escluso di avere progettato di usarle per far dirottare l'aereo. Il dott. Sucato gli ha contestato il reato di detenzione e importazione di armi da guerra e lo ha arrestato, facendolo rinchiudere nel carcere di « Regina Coeli ». La moglie, anch'essa originaria di un paesino della provincia di Cosenza, è partita in serata con un treno diretto in Calabria. Durante l'interrogatorio, il « marine » ha detto di essere stato congedato quasi un mese e mezzo fa, al suo ritorno dal Vietnam, dove era rimasto ferito alla testa e alle gambe. r. s. 4

Persone citate: Aldo Caputo, Caputo, Enzo Sucato, Raffaele Minichiello, Sucato