Dagli aerei degli Anni 70 ai primi progetti del futuro

Dagli aerei degli Anni 70 ai primi progetti del futuro Dagli aerei degli Anni 70 ai primi progetti del futuro Sono presenti le principali case produttrici del mondo - Transatlantici dell'aria, supersonici, elicotteri, aerei da turismo e lavoro - La famiglia dei «G 91» e quella dei «Mirage», il nuovissimo «G 222» La decisione di ospitare il 4" Salone internazionale dell'aeronautica e dello spazio all'aeroporto di Torino-Caselle si è dimostrata felice. L'intera rassegna si presenta al visitatore come una mano aperta e facile e immediato diviene Tesarne dei numerosi materiali esposti. Il Salone offre così un panorama completo dei più recenti prodotti dell'industria delle costruzioni aeronautiche. Ad esso partecipano Paesi tecnologi-' camcnte tra i più progrediti: dagli Stati Uniti alla Francia, dalla Gran Bretagna all'Unione Sovietica, all'Italia, rappresentata da una trentina di ditte. Le indicazioni che scaturiscono dal Salone forniscono un'anticipazione dell'attività ae. ronautica nell'immediato futuro. Attenuatosi il clamore suscitato dalla visita del gigantesco Boeing 747 (il transatlantico del cielo) che l'Alitalia ha voluto mostrare a Torino prima del suo impiego regolare sulle linee intercontinentali, l'interesse dei visitatori è ora attirato dagli altri non meno affascinanti aspetti del Salone. In esso è possib'le ravvisare quattro settori fondamentali: grandi aerei per i trasporti di massa e i collegamenti supersonici; aviazione militare; aviazione generale; attività spaziali. Gli aspetti peculiari di ciascuno balzano evidenti dall'esame delle macchine più rappresentative. Lockheed L -1011 Tristar, McDonnell-Douglas DC-10, Airbus 300 B, Mercure sono gli aeroplani — attualmente in costruzione — destinati a volare sulle linee aeree negli Anni Settanta, insieme con il 747 e i supersonici. La caratteristica che tali nuovi aerei hanno in comune è la fusoliera molto larga, allo scopo di consentire un'assai più elevata capacità di carico rispetto agli attuali quadrigetti. Gli ultimi due sono previsti per tratte medie e corte (per esempio, tra le capitali europee) e sono bimotori: i primi due possono varcare anche l'oceano, e sono trimotori. I posti a bordo vanno dalle 160 poltrone del Mercure della Dassault (con la partecipazione della Fiat) alle 250 dell'Airbus 300 B, costruito da un consorzio di ditte francesi, inglesi, tedesche e olandesi, alle 350 e più degli americani Tristar e DC -10. Pure alla costruzione di questi ultimi aeroplani collaborano numerose ditte, anche al di inori degli Stati Uniti. Costruire « grande » significa necessariamente lavorare in molti insieme. L'Aeritalia, per esempio, fabbrica tra l'altro parti del DC-10. Trasporti di massa Bene illustrato (suggestivo è il grande modello trasparente) è il Concorde, il trasporto civile supersonico che da vari mesi sta effettuando la laboriosa serie dei voli di collaudo; è ormai prossimo al fatidico traguardo dei 2 Mach, i quasi 2500 km/h di velocità che dovrà sviluppare in crociera. Traguardo che il TV 144 russo ha toccato ultimamente. Se aerei da trasporto a forte capacità di carico e collegamenti intercontinentali supersonici caratterizzeranno l'aviazione commerciale in questo e nei prossimi decenni, anche l'aviazione militare mostra una evidente evoluzione. Ai velivoli delle tradizionali specialità: bombardamento, caccia, ricognizione ecc. vanno sostituendosi due altri tipi fondamentali. Da un lato, gli aerei d'impiego tattico (es. il Fiat G 91 Y). dall'altro quelli per più impieghi, strategici (es. YMRCA 75). Notevole sviluppo hanno preso poi gli aerei militari da trasporto e gli elicotteri. Gli aerei militari Il Fiat G 91 Y è un bireattore per supporto aereo tattico, che può effettuare una varietà di missioni in un raggio di 700 km, a velocità prossima a quella del suono. Al Salone è mostrata anche la fusoliera della sua versione biposto per addestramento, nel padiglione dell'Acritalia. Il velivolo multivalente europeo MRCA 75 è a geometria variabile, bisonico, ed è presentato nello stand della Panavia, la nuova società internazionale tra industrie della Gran Bretagna, la Germania Occidentale e l'Italia. Sempre in campo militare, interessante la famiglia dei velivoli da combattimento francesi Dassault Mirage: famiglia perche dal prototipo originale di questo supersonico con ala a della sono state derivate versioni per i più svariati impieghi; l'ultimo nato, il Mìlan, si caratterizza per le due alette a prua, o « baffi », adottate per migliorarne ulteriormente le qualità di volo e d'impiego. Accanto, le diverse versioni degli F. 104, il velocissimo caccia-bombardiere che, su licenza Lockheed, è stato costruito in Italia dalla Fiat. Una novità, nel settore dei trasporti militari, è rappresentata dal bimotore a turboelica G 222, la cui costruzione è stata ultimata a Torino giusto in tempo per il Salone e che inizierà quanto prima i voli di collaudo. E' stato definito l'aereo « compatto » per la sua particolare robustezza, che ne consente l'impiego più logorante anche da campi sommariamente preparati. L'aver raggruppato in mostre" distinte le produzioni dei vari paesi consente di constatare la struttura e il livello tecnologico degli stessi. Nell'ampio padiglione ospitante gli espositori britannici, una trentina di ditte d'oltre Manica presentano un'estesa varietà di materiali ed equipaggiamenti per i.l volo, oltre che motori e modelli di aerei e componenti d'ogni tipo. Il caccia- Harrier è a sollevamento corto e verticale: la a meno di aeroporti. Presentata anche una serie di missili aria-aria e il Blue Slreak, primo stadio del razzo usato per il lancio del satellite «Europa 1*. La Britisb Aircraft Corporation (BAC) riunisce oggi alcune delle maggiori Case aeronautiche inglesi. La Rolls-Royce espone la gamma dei suoi motori d'aviazione, tra cui spiccano il grande motore a turboventola RB 211 per il Lockheed Tristar e YOlympus 593 per il Concorde. Materiali e motori Tra i materiali esposti dall'industria francese attira in particolare l'attenzione il Breguet 941t velivolo da trasporto a decollo corto, che ha concluso brillantemente una serie di prove di pratico impiego nei collegamenti tra città negli Stati Uniti. Parte e atterra praticamente dalla periferia dei centri abitati, consentendo rapidi collegamenti intercittà. L'industria italiana, oltre al grande padiglione dell'Aeritalia, che documenta l'attività delle società che l'hanno costituita e comprendente aerei (tra l'altro il prototipo AM 3), strumenti di bordo e strutture di satelliti artificiali, è presente pressoché al completo. E' nei vari padiglioni e all'aperto che si trovano gli aerei per l'aviazione generale e gli elicotteri. Si tratta di una varietà di tipi quanto mai ricca e che dimostra come i vantaggi e la convenienza del mezzo aereo per ogni specifica esigenza sappiano dar vita alle macchine adatte. Non poche le novità; per esempio, VSM 1019 lei Slol e YS210 della Siai Marchetti e il bimotore P- 68 della Partenavia. Per impieghi più brillanti, troviamo gli aviogetti d'affari, quali i bireattori Piaggio PD-808, il francese Mystcre 20, l'inglese ììawker Siddcley 125, aventi caratteristiche di volo analoghe a quelle degli aerei di linea. Tra gli elicotteri Agusta, nella loro ormai notissima gamma, attira l'attenzione il nuovo prototipo leggero EMA 124, per due-tre persone. Gli svariati aeroplani ed elicotteri dell'aviazione generale — nella maggior parte monomotori e bimotori, a pistone o a turbina — presentano un interesse particolare per l'eventuale compratore privato. Quanto a costo, sono alla portata dei mezzi finanziari e di singole persone e di acroclubs e di società, anche non acronautiche, che il mezzo aereo possono così utilizzare per i viaggi dei loro dipendenti, il lavoro aereo in genere ed anche il turismo. Curioso l'elicottero sovietico Kamov 26, a rotori coassiali controrotanti, robusto e versatile, per trasporto di persone e cose, disinfestazioni agricole e altri analoghi impieghi. Sovietico pure il mini-jet Yak. 40, tre motori, capacità 25-30 persone, per collegamenti brevi. Salvatore Caldara

Persone citate: Dassault, Piaggio Pd, Rolls, Salvatore Caldara