Non tutti gli arbitri usano lo stesso metro di giudizio di Giulio Accatino
Non tutti gli arbitri usano lo stesso metro di giudizio Non tutti gli arbitri usano lo stesso metro di giudizio (Dal nostro inviato speciale) Città del Messico, 3 giugno. Il 9" campionato del mondo, dopo appena due giornate di gare, offre motivi per alcune interessanti considerazioni. La prima riguarda le difficoltà di ambientamento delle rappresentative europee: una sola squadra del vecchio continente ha vinto. E' l'Inghilterra che ha avuto la meglio sulla Romania, altra squadra europea. Il Perù ha superato la Bulgaria al termine di una partita tirata e difficile. I bulgari in vantaggio per 2-0 sono stati sconfitti per 2-3, segno evidente di una diffusa stanchezza registrata nella ripresa. La Bulgaria era una delle favorite del quarto gruppo che ha sede a Leon. Non è detto che Asparukov e compagni siano già eliminati, ma il crollo della squadra nella ripresa conferma le difficoltà che incontrano gli europei nel giocare a circa 2000 metri contro avversari (come il Perù ad esempio) abituati all'alta quota. La Russia, impegnata contro il Messico, non è andata oltre un modesto 0-0. Non è stata una grande partita, anzi è stata una gara deludente, durante la quale si è distinto un arbitro, il tedesco occidentale Tschenscher, dimostratosi così severo da ammonire ben quattro giocatori sovietici e un messicano. I direttori di gara di ieri non sono apparsi egualmente draconiani: lo scozzese Davidson ha permesso molte libertà agli uruguayani, e così dicasi del belga Loraux in Romania-Inghilterra. Buona ed elogiata anche dai giornali messicani la direzione di Sbardella in Perù-Bulgaria. Il problema di uniformare i criteri di giudizio degli arbitri rimane d'attualità. O sono tutti severi o tutti longanimi, diversamente si creano squilibri che potrebbero avere conseguenze dirette sull'esito dei campionati. Vedasi ad esempio l'Urss, che dopo una sola gara ha già quattro giocatori ammoniti. In caso di recidiva potrebbe scattare per tutti la squalifica, costringendo il tecnico sovietico a modificare sostanzialmente la formazione. Essere severi è importante e doveroso, ma la vera giustizia pretende eguaglianza di interpretazione. Giulio Accatino
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