Ferri: "Torino rappresenta gli squilibri della società,,

Ferri: "Torino rappresenta gli squilibri della società,, Ultimi comizi, domenica si vota Ferri: "Torino rappresenta gli squilibri della società,, Secondo il segretario del psu all'origine delle attuali tensioni c'è la carenza delle infrastrutture determinate dal tumultuoso sviluppo economico - Dibattito del psi sul divorzio - Il prof. Jona ha chiuso la campagna dei liberali Ultimi due giorni di comizi. I partiti concludono la campagna, in preparazione del voto di domenica 7 giugno. Domani a mezzanotte scadrà il termine stabilito dalla legge per la propaganda ed incomince: à il « silenzio elettorale » che deve precedere di 24 ore l'apertura dei seggi. Ieri sera alle 21 in piazza San Carlo l'on. Ferri, segretario nazionale del psu, ha tenuto il discorso di chiusura. « Torino — ha detto — rappresenta in modo emblematico gli squilibri della società italiana di oggi, caratterizzata dal grande e tumultuoso sviluppo economico e dalle carenze nelle infrastrutture e nei servizi sociali ». Secondo l'on. Ferri « queste carenze sono all'origine delle tensioni e del senso generale d'insoddisfazione e protesta che pervade larghi strati di popolazione, che pure ha raggiunto livelli di vita elevati ». Ha poi elencato i problemi che agitano la società italiana. In primo luogo quello della casa. « E' un servizio essenziale; una comunità civile dovrebbe essere in grado d'assicurare ad ogni famiglia il soddisfacimento di questa esigenza elementare di sicurezza e di benessere ad un prezzo sopportabile e proporzionato al salario ». Ma vi sono altre questioni da risolvere. La scuola, per esempio, ti Nel vertiginoso sviluppo di questi anni — ha detto il segretario del psu — è mancato un indirizzo politico che la colleglli alle effettive possibilità d'assorbimento dei giovani ». L'oratore ha anche parlato degli ospedali e della assistenza sanitaria: « Vi sono disparità gravissime fra i cittadini nell'effettivo godimento del diritto all'assistenza». A questi problemi fondamentali « si aggiungono oggi esigenze nuove, quali quelle dt uno sviluppo umano della città e del territorio, dei trasporti, del tempo libero, della cultura e dei mezzi d'informazione ». Di chi la responsabilità della situazione? L'on. Ferri ha precisato che essa non va attribuita « soltanto alle forze politiche, ma anche alla miopia d'una parte del mondo finanziario ed imprenditoriale che ha operato con criteri di speculazione nella ricerca del profitto immediato. A sua volta la situazione politica è stata caratterizzata dall'egemonia della de, incapace d'offrire modelli validi per i problemi d'una moderna civiltà industriale, perché ancorata a vecchi schemi confessionali e tipici d'una società arretrata prevalentemente agricola ». Continuando nell'analisi ha dtN tó: « La maggior forza d'opposizione, il pei, legato a concezioni che escludono ogni forma di libertà e vita democratica e si sono anche dimostrate incapaci di promuovere un diffuso benessere, ha aggravato la situazione favorendo la fedeltà dell'elettorato alla de ». Ha concluso: « Alla vigilia del 7 giugno l'elettorato è in grado di comprendere quale via debba essere intrapresa per sconfìggere il disegno comunista ed assicurare al paese una politica rigorosamente democratica e capace di risolvere i gravi problemi esistenti. E' la via del socialismo democratico che s'è affermalo e si afferma in modo efficiente nell'Europa libera al cui avvenire è legata anche la sorte del nostro paese ». * * L'on. Fortuna ha presieduto ieri pomeriggio al Gobetti un dibattito per il psi su « Un voto per il divorzio » annunciato con un lancio di manifestini da un aereo. Pubblichiamo in altra parte del giornale un'intervista con il parlamentare. Al dibattito, presentato dall'avv. Berutti, hanno partecipato anche il sen. Vittorelll, l'aw. Segre e l'aw. Calsolaro. Il sen. Vittorelli ha parlato del referendum abrogatorio: « Se la de vi ricorresse, lo schieramento laico sosterrebbe la nuova procedura di riforma costituzionale, a maggioranza semplice, entrata in vigore con l'approvazione della legge sul referendum. Si avreb be "un." referendum duplice, chepermetterebbe di dire insieme sì i I al divorzio e no all'art. 7 e quin\ di al Concordato con la Chiesa ». L'aw. Segre, dirigente locale della Lega per 11 divorzio, ha aggiunto: « Finalmente il 1S giugno il progetto Fortuna-Baslini (già approvato dalla Camera) andrà al Senato, dove il fronte laico conta su una maggioranza lieve ma sicura perché senza franchi tiratori. Gli avversari minacciano il referendum abrogativo, ma in base alla legge del 21 maggio scorso questo non potrà avvenire prima del 18 aprile '71, quando il divorzio sarà già in vigore ». L'aw. Calsolaro ha detto: a Uno dei cardini della partecipazione del psi al governo di centrosinistra, fu la promessa di riforme: abbiamo dato al paese le Regio, ni, che consentiranno una più attiva partecipazione delle collettività locali alle scelte di fondo; ai lavoratori lo statuto dei loro diritti, che riconosce anche all'interno della fabbrica la personalità umana: ora faremo cadere, con il divorzio, una delle ultime barriere a quella profonda trasformazione degli istituti familiari che è nei voti del socialismo ». * * Un comizio del prof. Luciano Jona, capolista liberale per il Comune, ha chiuso la campagna del pli ieri sera al Carignano. Presentava il dr. Areari — segretario cittadino e candidato numero 2 della lista — il quale ha riconfermato il realismo del programma del suo partito per Torino: « Realismo che potrà essere punto di partenza per un confronto chiaro e aperto con tutte le altre forze veramente democratiche ». Il prof. Jona ha criticato l'istituzione delle Regioni senza « leggi quadro », con possibili confusioni di compiti fra 1 tre enti locali: « I liberali non sono contrari ad un saggio decentramento amministrativo, ma non approvano queste proliferazioni di Stati che rappresentano il frutto del potere. E questo nel momento di maggiore crisi, mentre la sinistra de trova punti di coincidenza con t marxisti e l'autonomia socialista riceve chiare smentite dal segretario nazionale del psi ». Ha ricordato come nel '66 la esclusione del pli dalla Giunta creò la paralisi nel Consiglio, « sempre all'affannosa ricerca di una faticosa maggioranza ». Apparve subito « la nullità dell'azione della Giunta di centrosinistra, la peggiore e più inconcludente, perché si sacrificavano gli interessi cittadini alle ragioni di partito; si barattava una maggioranza stabile e sicura con una che non lo fu mai ». I liberali però non sono mai stati oppositori di principio, e più volte permisero il varo di delibere necessarie alla vita della comunità. L'inefflcienza della Giunta è dimostrata, secondo il prof. Jona, dalla caotica applicazione della legge 167, mancata convenzione per l'aeroporto, deficiente valorizzazione del centro storico, ritardata progettazione delle tangenziali e difficile situazione dell'Azienda tranviaria. Gli obiettivi del programma pli « sono ora tesi a risolvere i problemi insoluti: casa, scuola, ospedali e verde pubblico, tenendo conto dello sviluppo armonico dell'area metropolitana ». Questo può avvenire solo con il concorso di enti pubblici e privati e dei sindacati. Ma lo Stato « non deve ignorare la realtà di Torino, dove vivono torinesi di tutte le regioni italiane; il riparto della spesa pubblica è anacronistico e va aggiornato secondo le moderne funzioni di un ente locale ». * * L'on. La Malfa, segretario nazionale del pri, chiuderà oggi alle 18,15 in piazza S. Carlo la campagna elettorale dei repubblicani. Sarà presentato da Alessio, della direzione del partito e capolista al Comune, e da Gandolfl capolista alla Regione. Per il psi concluderà la campagna il ministro del Bilancio on. Giolittt, domani alle 18 al teatro Carignano. I democristiani tengono 11 comizio di chiusura oggi alle 18,30, al Carignano. Parlano il dr. Calieri, segretario cittadino e capolista alla Regione; ring. Porcellana, capolista al Comune; il segretario regionale Borgogno, candidato alla Provincia, e il segretario provinciale Fiore candidato comunale.

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