I discorsi dei leader e i comizi di chiusura

I discorsi dei leader e i comizi di chiusura Ultimi giorni per la campagna elettorale I discorsi dei leader e i comizi di chiusura Stamane Donat-Cattin (de) - Domani: Fortuna (psi), Ferri (psu) Giovedì: La Malfa (pri) - Venerdì: Giolifti (psi) - Hanno già parlato: domenica Colombo (de) e Mancini (psi), sabato Berlinguer (pei) Siamo alle ultime battute della campagna elettorale. Ancora tre giorni, poi venerdì 5 a mezzanotte cadrà il silenzio: non più comizi nei teatri e . sulle piazze, niente manifestini e stri-, scioni, la legge vieta qualsiasi forma di propaganda nelle ultime ventiquattro ore precedenti l'inizio delle elezioni. I torinesi che andranno alle urne domenica 7 e lunedi 8 fino alle ore 14, sono 847.803 (400.389 uomini e 447.514 donne); i certificati elettorali sono stati già quasi tutti recapitati a domicilio, gli ultimi sono in arrivo. Tra ieri e oggi anche presidenti e scrutatori di seggio ricevono a casa la nomina; sabato pomeriggio le commissioni verranno insediate nei 1525 seggi cittadini. Tra oggi e venerdì sono annunziati gli ultimi discorsi dei rappresentanti nazionali dei vari partiti. Stamattina alle 10 parleranno al teatro Carignano 11 ministro del Lavoro on. Donat-Cattin e ring. Alberton, per la manifestazione conclusiva del Convegno nazionale del Movimento giovanile de sul tema « Le Regioni: per una nuova stagione della democrazia ». Per il psi, domani alle 18 al teatro Gobetti, parlerà l'on. For-, tuna su «Un voto per 11 divorzio»; interverranno anche il sen. Vlttorelll, l'aw. Segre dirigente della Lega per 11 divorzio, l'aw. Calsolaro; presentatore l'aw. Berutti. L'on. Ferri, segretario nazionale del partito, chiuderà la campagna elettorale del psu domani alle 21, In piazza S. Carlo. Il segretario nazionale del pri, on. La Malfa, parlerà giovedì 4 giugno pure in piazza S. Carlo, alle ore 18. Sarà presentato da Alessio, capolista al Comune, e Gandoifi capolista alla Regione. Il ministro del Bilancio on. Glolittl chiuderà la campagna del psi venerdì 5, al teatro Carignano alle ore 18. I liberali terranno 11 comizio di chiusura domani sera alle 31, teatro Carignano. Parlerà il prof. Luciano Jona, capolista al Comune, presentato dal segretario cittadino dr. Arcari. I democristiani concluderanno la campagna torinese giovedì alle 18,30, pure al Carignano. Parleranno il dr. Calieri, segretario cittadino e capolista alla Regione; l'ing. Porcellana, capolista al Comune; il segretario regionale Borgogno, candidato alla Provincia, e il segretario provinciale Fiore. II ministro del Tesoro Colombo ha parlato domenica mattina al Cinema Ariston, gremito di pubblico, per la de. Lo ha presentato il segretario provinciale del partito Fiore. L'oratore ha affermato: « Non si fa dell'allarmismo economico quando si illustra la situazione quale essa è, con i rischi che comporta; ma anche le possibilità di sviluppo che esistono per raggiungere un più elevato equilibrio a vantaggio degli stessi -loratori ». Ha aggiunto: « Quest. discorso rivolto alle forze polit'rhe e sociali, in particolare i idocofl, non ha altro senso che quello di proporre una scelta tra un progresso ordinato ed un disordine che vorrebbe in crisi non solo la produzione, ma anche i vantaggi conseguiti con le recenti conquiste salariali ». « I problemi che sono oggi sul tappeto — ha proseguito Colombo — si sarebbero posti all'attenzione del Paese anche se non fossimo stati alla vigilia di una importante scadenza elettorale. Sia il voto del 7 giugno è fondamentale, perché consentirà agli elettori dt esprimere un preciso giudizio sulle proposte che i partiti fanno per la soluzione dei problemi di sviluppo della società italiana ». In proposito l'oratore ha detto: « Ecco perché non potrà mancare un più ampio consenso alla de che con responsabilità, chiarezza dt proposte e realismo presenta agli elettori non la via, facile in apparenza ma rovinosa nella sostanza, dell'allegra demagogia. Ma quella di uno sviluppo programmato nel quale vi è posto per alcuni si alle riforme che tutto il Paese giustamente attende, ma anche per alcuni no a richieste settoriali, forse giuste, ma che possono essere soddisfatte soltanto gradualmente». Il ministro del Tesoro ha concluso: «r I comunisti vorrebbero utilizzare le elezioni regionali per scardinare la coalizione politica che regge il Paese e suscitare il caos. Ecco perché chiediamo agli elettori di rafforzare la de ». * * t Anche l'on. Mancini, segretario nazionale del psi, ha parlato domenica nella nostra città. Il comizio si è svolto nella sala del Cinema Romano con la partecipazione di un folto uditorio. Tema dominante del discorso: la situazione economica. Ha presentato l'oratore l'on. Vittorelll. « Noi siamo consapevoli — ha detto Mancini — delle difficoltà che stanno attraversando alcune imprese industriali nella delicata fase attuale, in cui sarebbe necessario riprendere un elevato ritmo di produzione. Sappiamo bene che senza una pronta e robusta ripresa produttiva ogni co sa sarà resa più difficile ». « E' per questo — ha proseguito l'oratore — che non possiamo approvare gli atteggiamenti che alcuni piccoli gruppi assumono talvolta senza una consapevolezza chiara dei mezzi e dei fini di lotta. Ma non possiamo neppure fare di ogni erba un fascio, avallando il tentativo di addossare ai lavoratori ed al sindacati ogni responsabilità dei conflitti che rimangono aperti in alcuni settori ed industrie». In merito ha affermato: « Questi conflitti hanno basi oggettive e serie. Il significato più profondo delV'autunno" non sta tanto negli aumenti salariali, quanto nella rivendicazione di un modo di vive re che implica rapporti meno autoritari nell'impresa e maggior tempo per i lavoratori fuori dell'azienda. E' l'organizzazione del l'imprest eh? deve adattarsi alle accresciute esigenze, non viceversa ». Il segretario nazionale del psi ha proseguito: « Noi crediamo che sia possibile risolvere gli attuali conflitti nell'ambito di una moderna politica delle relazioni industriali.. In prese di posizione dei nuovi organi di rappresentanza degli imprenditori abbiamo colto accenni diversi — dobbiamo dirlo — dal tono protervo e dalla bigotteria conservatrice cui da tempo eravamo abituati », y L'on. Mancini ha aggiunto: « E' il momento di riprendere con energia la programmazione, che può essere un'fattore fondamentale . di ordine nell'attuale momento economico e politico ». Ha concluso: « Il psi ypn è il partito delle vicepresidente e dei vicesindaco e rivendica una presidenza ». * * I comunisti hanno fatto una manifestazione elettorale sabato In piazza San Carlo con la partecipazione del vicesegretario nazionale del partito Berlinguer. Il pubblico, che occupava all'lncirca un quarto della piazza, era costituito da attivisti giunti anche dal diversi centri della provincia. Ha aperto il comizio il segretario politico torinese del pei Minucci. II discorso di Berlinguer è stato molto polemico contro la de ed il psu accusati di fare dell'allarmismo economico. «Non abbiamo difficoltà a riconoscere ^ ha detto l'oratore — che la situazione attuale presenta problemi gravi e nuovi dovuti al fatto che il capitalismo non riesce a vanificare le conquiste operaie. Ma noi diciamo che sta franando l'ege- monta, borghese sul procèsso economico italiano ». A proposito delle Regioni Berlinguer ha affermato: « De e psu le vogliono prive di poteri. Noi le vogliamo con poteri ampi. De e psu vorrebbero che le Giunte fossero decise a Roma. Si attaccano al preambolo Forlani. Noi siamo invece contro ogni tentativo di mettere le briglie dal centro alle Ubere maggioranze regionali e comunali ». * * AU'Astor ; ha parlato domenica mattina l'on. Magnano, capolista al Comune e alla Regione per il psu. Egli ha detto: «Ci troviamo a un'eccezionale svolta politica,che' ricrea in senso positivo la tensióne venuta a mancare nel Paese, significando interesse e partecipazione. La novità t costituita dalla Regione, il cui progetto è rimasto fermo oltre venVanni: legato ai caratteri del tempo della nascita, ma sempre valido. Opportunamente applicato, può assicurare volto a indirizzi nuovi al Paese ». Le preoccupazioni Incominciano quando si confronta 11 progetto con la situazione politica in cui deve realizzarsi: « Il fatto più importante è stato la nuova scissione socialista, cioè il fallimento dell'unificazione. Il socialismo unitario e utopistico è fuori della realtà, quello organizzato scientificamente è fatalmente degenerato nel comunismo che è oligarchia di potere soffocatrice della libertà. La strada giusta l'ha imboccata il nostro partito (cioè il socialismo democratico), l'unico che ha saputo svolgere una funzione politica chiara e coerente ».

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