Nella Romania devastata la delle epidemie

Nella Romania devastata la delle epidemie Il ministro Maurer è a Mosca; chiederà aiuti? Nella Romania devastata la delle epidemie Ammalati parecchi bimbi delle zone inondate - I morti per l'alluvione sono 176, i profughi 270 mila; sommersi 900 mila ettari dì terre coltivate Vienna. 29 maggio. Nella Romania devastata dalle alluvioni sono scoppiati i primi casi di malattia infettiva. Un comunicato dell'agenzia Agerpres dice che alcuni bambini profughi dalla, regione di Satu Mare, una delle zone più colpite dalle inondazioni, sono stati ricoverati in ospedale o tenuti in quarantena a causa di infezioni gastro-intestinali. In tutto, precisa l'agenzia, sono stati sgomberati da Salii Mare tremilanovecento ragazzi. Alcuni di Uno, non viene precisato quanti, soffrono di infezione allo stomaco e agli intestini. Le autorità romene hanno iniziato da giorni un vasto programma di vaccinazione in tutto il Paese, per prevenire eventuali epidemie provocate dall'alluvione. Aule scolastiche, collegi e asili d'infanzia sono andati distrutti o sono rimasti gravemente danneggiati a causa delle piene dal 13 al 23 maggio. Finora sono state chiuse almeno trecento scuole. Nei campi esiivi, nelle case per studenti, nelle pensioni e nei centri dì ricreazione sono stati allestiti alloggi di fortuna per ventimila ragazzi costretti a lasciare le abitazioni. Il governo di Bucarest ha annunciato che l'alluvione si protrarrà probabilmente per un altro paio di settimane. Si teme in particolare per le zone vicine al Danubio, dove una nuova ondata si va muovendo alla velocità dì circa quattro chilometri e mez zo l'ora. Si pensa che questa onda impiegherà dai dieci ai dodici giorni per coprire i mille chilometri che la separano dal delta e riversarsi nel Mar Nero. Le ultime cifre ufficiali riportate da/Z'Agerpres parlano di 176 morti o dispersi, di almeno 270.001) profughi da 1500 centri grandi e piccoli, di quarantamila cose distrutte, dì novecentomila ettari di campi allagati e di 2300 chilometri 'di strade sommersi dalle acque. Squadre di militari, di operai e di volontari delle « Brigate patriottiche » lavorano giorno e notte a rafforzare gli argini nel tentativo di salvare dall'alluvione Galati, la « vetrina industriale della Romania » che sarà raggiunta nei giorni prossimi dall'ondata di cresta dal Danubio. A Galati si trova il più grande complesso industriale romeno, un'acciaieria che occupa trentamila lavoratori. Se gli argini dovessero cedere non solo le acciaierie e le altre industrie, ma anche le abitazioni di 170 mila persone sarebbero in pericolo. Le acque minacciano anche Bralla, il grande porto fluviale. Diceva ieri TAgerpres che il fiume, ingrossato dalla piena dei numerosi affluenti, ha superato il livello di guardia lungo tutti i mille chilometri di percorso in territorio romeno. E' attualmente a Mosca, dieci giorni dopo la visita di una delegazione del partito guidala dal Capo dello Stalo e segretario generale del pc Nicolae Ceausescu, una delegazione del governo romeno condotta dal primo ministro lon Gheorghe Maurer. Secondo /'Agerpres i colloqui verteranno sulla « collaborazione economica e industriale » fra i due Paesi. Dice qualche osservatore che la Romania, 1 tgvdtmdqpnddsprmcdI seriamente danneggiata dalle inondazioni che hanno cau- sato devastazioni e paralizza- llllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllll 1 to molte industrie, ha bisogno di un massiccio aiuto sovietico, al di là dei soccorsi di « materiali, medicine e altro » già promessi dal primo ministro Kossighin. Ci sì chiede quali riflessi potrà avere questa situazione in campo politico come in campo economico. La Romania ha condotto un'azione di indipendenza e recentemente a Varsavia Maurer ha respinto la proposta di partecipazione romena alla Banca d'investimento interstatale del Comecon. il « Mercato Comune » dell'Est. (Ansa-Upi)

Persone citate: Galati, Gheorghe Maurer, Kossighin, Maurer, Nicolae Ceausescu, Salii Mare

Luoghi citati: Bucarest, Mosca, Romania, Varsavia, Vienna