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Riva ha scritto alla figlia "Tornate da me in Libano" Una lunga lettera dell'ex industriale Riva ha scritto alla figlia "Tornate da me in Libano" Alla piccola Raffaella avrebbe chiesto dì fare opera di convincimento presso la madre - Il 26 giugno la causa per la patria potestà j (Dal nostro corrispondente) Milano, 28 maggio. Tramite i propri legali, Felice Riva ha fatto giungere ieri alla figlia Raffaella, che | ha compiuto 10 anni, un rej gaio e pare anche una lunga ] lettera nella quale la imploj ra di convincere la madre a i tornare in Libano. 11 regalo e la lettera sono stati consejgnati ieri sera nella villa di j Baveno, dove Luisella Riva si è rifugiata coi tre figli che ! le sono stati affidati dal Tri | bunale dei minorenni. Si i ignora che cosa di preciso ' abbia scritto alla piccola l'ex 1 consigliere delegato del Valle | Susa. . Secondo indiscrezioni, pare che Felice Riva per petei riu nire tutta la famiglia abbia manifestato l'intenzione di I perdonare la moglie e ritira- j re nei suoi confronti ogni : accusa. Il giovane industriale-, ! infatti, ha presentato ai Tri- dunale di Milano un'istanza iper ottenere la separazione ! legale dalla moglie, accusatiI dola di adulterio e abbandó¬ no del tetto coniugale. La mossa di Felice Riva era stata preceduta da una ana- Ioga richiesta inoltrata al Tri- bunale di Milano eia Luisel| la per ingiurie gravi, in quanto il marito in numerose interviste concesse alla stampa aveva rivelato che la moglie era al centro di una congiura contro di lui per farlo interdire e poter così amministrare i beni che gli sono rimasti. La giovane signora, inoltre, chiedeva di poter esercitare sui figli la patria potestà, in quanto il marito non può adempiere a questo compito perché impossibilitato a tornare in patria dove verrebbe subito arrestato in seguito al la condanna a 6 anni per il fallimento del Valle Susa. La richiesta di Luisella Riva verrà discussa davanti ai i giudici il 26 giugno prossimo: ! per il momento le sono stati I affidati 1 tre figli. Intanto il nome di Felice Riva è riecheggiato ancora una volta nelle aule del Tribunale civile di Milano per una causa intentata da una società sotto suo controllo contro il Milan. La vertenza si è ora conclusa con una sentenza in cui è stata respinta la richiesta della società che è stata pertanto condannata a pagare mezzo milione per le spese di giudizio, g. m. f