Una settimana di pesanti scioperi in tutte le amministrazioni statali di Giancarlo Fossi
Una settimana di pesanti scioperi in tutte le amministrazioni statali Il contrasto tra funzionàri e dipendenti blocca il riassetto Una settimana di pesanti scioperi in tutte le amministrazioni statali Funzionari: prosegue l'agitazione a oltranza mentre le tre confederazioni minacciano uno sciopero generale - Scuole: martedì e mercoledì chiuse le elementari, venerdì e sabato le secondarie - Poste e monopoli: nessun servizio martedì e mercoledì - Treni: da mercoledì alle 21 a venerdì alle 21 caos in tutta la rete Vigili del fuoco: giovedì e venerdì solo servizi urgenti - Parastatali: da martedì a venerdì non lavorano Da martedì per sette giorni non uscirà nessun giornale (Nostro servizio particolare) Roma, 16 maggio. Il riassetto degli stipendi e delle carriere dei pubblici dipendenti non potrà essere attuato a partire dal termine previsto del 1" luglio 1970 se non verrà rapidamente risolto il conflitto, sempre più aspro, tra i 40.000 funzionari direttivi e oltre un milione e mezzo di statali (ferrovieri, postelegrafonici, amministrativi, ecc.) appartenenti alle carriere di concetto, ausiliaria ed esecutiva. La Dirstat, che rappresenta la maggioranza dei dirigenti, ha confermato oggi il proseguimento dello « sciopero ad oltranza » in corso da nove giorni. La Cgil, la Cisl e e la Uil discutono, intanto, le modalità delle nuove agitazioni ad oltranza preannunciate ieri dopo l'approvazione, da parte della Commissione Affari costituzionali de''a Camera, di un emendamento che prevede una sistemazione dei funzionari direttivi, successiva a quella stabilita per la massa dei dipendenti dello Stato. Le tre Confederazioni e la Dirstat, si osserva in ambienti competenti, non si sono rese conto dello sforzo compiuto dal governo per giungere ad una soluzione definitiva del riassetto che, nell'ambito degli accordi conclusi nel giugno 1969, concìli le richieste dei funzionari direttivi con l'esigenza di equilibrio sostenuta dalle altre categorie di lavoratori statali. L'emendamento approvato ieri all'articolo 16 della legge delega sul riassetto offre garanzie, secondo i predetti ambienti, a tutto il personale, ai dirigenti, ai magistrati, agli ufficiali delle forze armate e dei corpi di polizia nella logica di un riassetto che, per quanto possibile, realizzi uno stretto collegamento tra qualifiche, funzioni, responsabilità e stipendi. Pur prevedendo un riesame successivo della posizione dei dirigenti, si esclude in modo tassativo l'agganciamento di tutti i funzionari direttivi alle corrispondenti qualifiche della magistratura. I dirigenti, si assicura, avranno un « trattamento dignitoso », ma dietro precise contropartite sul piano dell'orario di lavoro, delle competenze, delle responsabilità e dello svolgimento di eifettive funzioni. Il governo non adotterà per il momento ulteriori iniziative, tanto più che la questione è in corso di approvazione presso il Parlamento: auspica, soltanto, che le Confederazioni e la Dirstat rivedano le loro decisioni, valutando l'importanza delle concessioni economiche e di carriera fatte ai dipendenti statali e ai dirigenti. Tali concessioni prevedono oggi una spesa che supera i 900 miliardi entro il 1973. Con ulteriori aggiustamenti si dovrebbe toccare la cifra di 1200-1300 miliardi. Il calendario delle agitazioni è molto nutrito nel pubblico impiego e in altri settori. Dirigenti statali — Lo sciopero prosegue ad oltranza con una paralisi sempre più estesa delle varie attività amministrative, tecniche e finanziarie. L'estrazione del Lotto continua ad essere sospesa. Insegnanti — Oggi hanno scioperato i professori delle scuole secondarie superiori. Nell'intero settore dell'istruzione secondaria è prevista un'altra astensione per i giorni 22 e 23 maggio con totale chiusura degli istituti. Martedì e mercoledì sospenderanno le lezioni i maestri elementari, i direttori e gli ispettori scolastici. Negli stessi giorni non si presenterà al lavoro il personale amministrativo di ruolo e non di ruolo del ministero della Pubblica Istruzione e dei provveditonti. Poste, treni. Monopoli — Gli uffici centrali e periferici di tutte le arnministrazioni, le Poste e i Telegrafi, i Monopoli e i servizi resteranno bloccati martedì e jnercoledì dal preannunciato sciopero del personale non direttivo. Dalle 21 di mercoledì alle 21 di giovedì sospenderanno il lavoro i ferrovieri dei compartimenti di Trieste, Venezia, Verona, Milano, Torino, Genova e Bologna; dalle 21 di giovedì alle 21 di venerdì i ferrovieri dei compartimenti di Firenze, Roma, Cagliari, Ancona, Napoli, Bari, Reggio Calabria e Palermo. I vigili del fuoco hanno deciso di sospendere il lavoro nei gionii 21 e 22 maggio. Assicureranno solo i servizi di pronto intervento. Lavoratori agricoli — E' stata confermata l'astensione articolata di ventiquattro ore dei salariati e braccianti agricoli della Cgil, della Cisl e della Uil da attuarsi fra il 20 e il 25 maggio. Parastatali — Proseguono al ministero del Lavoro i negoziati per il riassetto autonomo dei parastatali. Altri incontri si svolgeranno nella prossima settimana. Per il momento è confermato lo sciopero deciso dai sindacati, in tutti gif enti parastatali e previdenziali, per i giorni 19, 20 e 21 maggio. Chimici — Nel settore delle aziende chimiche a partecipazione statale i lavoratori hanno programmato un piano di agitazioni, in seguito alla rottura delle trattative per il nuovo contratto: sospensione immediata di ogni forma di lavoro straordinario, sciope¬ ro nazionale di ventiquattro ore per il 21 maggio. Lavoratori commercio — Per sollecitare il rinnovo contrattuale è stata confermata l'astensione proclamata per il 19 maggio e sono stati deliberati scioperi articolati provinciali e aziendali di otto ore dal 21 al 25 maggio e uno sciopero nazionale di ventiquattro ore per il 29 maggio. Poligrafici — E' confermato lo sciopero di una settimana dei tipografi dei quotidiani e dei dipendenti delle agenzie di stampa a cominciare da lunedì pomeriggio. Pertanto da martedì per sette giorni non uscirà nessun giornale. Si prevede che il ministro Donat-Cattin convochi giovedì i sindacati e i rappresentanti degli editori per tentare di comporre la vertenza. Giancarlo Fossi
Persone citate: Donat-cattin, Lavoratori
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