Gli statali inaspriscano gli scioperi Caos noi troni la settimana ventura di Giancarlo Fossi

Gli statali inaspriscano gli scioperi Caos noi troni la settimana ventura Un momento difficile per la "macchina dello Statow Gli statali inaspriscano gli scioperi Caos noi troni la settimana ventura Martedì e mercoledì non lavorano i dipendenti delfe Poste, degli uffici amministrativi, delle scuole, dell'Anas, dei Monopoli - Da mercoledì alle 21 (per 24 ore) si fermano i treni di alcuni compartimenti, tra i quali quelli di Torino, Milano e Genova; da giovedì alle 21 (sempre per 24 ore) i treni di altri compartimenti - Gli statali minacciano uno sciopero generale ad oltranza, perché la Camera ha approvato l'art. 16 della legge sul riassetto che concede privilegi ai funzionari - Ma costoro continuano l'agitazione - Da martedì 7 giorni senza giornali (Nostro servizio particolare) Roma, 15 maggio. Uno sciopero ad oltranza di tutti gli statali, compresi i ferrovieri e i postelegrafonici, sarà proclamato quasi certamente al più presto dalla Cgil, dalla CisI e dalla Uil per protestare contro l'approvazione di alcune modifiche all'articolo 16 della legge delega sul riassetto delle carriere e degli stipendi dei pubblici dipendenti. Con tali mpdiflche, inserite nel gruppo di emendamenti presentati dal governo, è stata sostanzialmente respinta la proposta delle Confederazioni tendente a bloccare la concessione di un trattamento preferenziale ai 40.000 funzionari direttivi dello Stato prima che sia realizzata una effettiva riforma dell'amministrazione e vengano stabiliti il numero e le funzioni dei nuovi dirigenti. Per martedì e mercoledì è stata confermata l'astensione di quarantotto ore decisa nei giorni scorsi per i postelegrafonici, gli statali amministrativi, gli insegnanti, i dipendenti dai monopoli e dall'Anas. I ferrovieri hanno definito un programma «articolato »: un primo sciopero di ventiquattro ore con inizio alle ore 21 di mercoledì 20 maggio per i compartimenti di Trieste, Venezia, Verona, Milano, Torino, Genova e Bologna; un secondo sciopero di uguale durata con inizio alle 31 di giovedì 21 maggio per i compartimenti di Firenze, Roma, Cagliari, Ancona, Napoli, Bari, Reggio Calabria e Palermo. «Ulteriori forme di proseguimento della lotta — precisano i sindacati di categoria della Cgil, della.Cisl e della Uil — saranno con¬ cordate entro brevissimo tempo ». Dopo mercoledì, tutte le categorie potrebbero passare alla terza fase dell'agitazione con l'inizio dello sciopero ad oltranza. L'inasprimento è stato proposto oggi dalla federazione statali della Cisl a tutti i sindacati aderenti alle tre Confederazioni. «La Cisl — rileva' un comunicato — considera di estrema gravità le dichiarazioni rese dai ministri del Tesoro e della Riforma che ancora una volta tentano di coinvolgere le Confederazioni nell'accordo Governo-Dirstat e di cambiare te carte in tavola, confondendo per strumento di riforma della pubblica amministrazione la concessione al personale della carriera direttiva e agli ufficiali delle forze armate e dei corpi di polizia di un trattamento aggiuntivo a quello concordato fin dal marzo 1967 e approvato dal Parlamento con la legge 249 sul riassetto ». Sempre per il riassetto si è intensificata oggi la protesta nel settore scolastico. Sono rimaste chiuse in tutta Italia le scuole secondarie inferiori in seguito ad una astensione compatta dei presidi, professori e del personale non insegnante, decisa dai sindacati dell'« Intesa » e da quelli associati alle Confederazioni nazionali. Domani, sospensione di ogni attività nelle scuole secondarie superiori. Altri scioperi saranno attuati il 22 e 23 maggio, salvo fatti nuovi, nel campo della istruzione secondaria, mentre le scuole, elementari rimarranno paralizzate il 19 e il 20 maggio. 1 Nelle Università sono state deliberate dall'Associazione professori di ruolo astensioni articolate dal 1" al 15 giugno. Il governo ha insistito perché gli emendamenti alla legge delega sul riassetto vengano varati prima della sospensione dei lavori parlamentari per le elezioni amministrative, in modo da rispettare il termine del 1" luglio per l'applicazione dei nuovi stipendi. La Commis'sione affari costituzionali della Camera ha espresso oggi parere favorevole, in sede referente, a tali emendamenti, apportando alcune modifiche all'emendamento relativo all'articolo 16. Il nuovo testo dell'articolo 16 è stato approvato, dopo vivaci discussioni, con il voto contrario dei comunisti, dei socialisti e dei-sqcialproletari. - Si osserva però che il diverso orientamento dei deputati del psi rispetto ai deputati degli altri partiti della maggioranza non avrà conseguenze politiche sull'attività di governo. Prima della votazione il ministro del Tesoro Colombo ha nuovamente ribadito l'impegno di procedere, in fase di attuazione della legge delega, alla consultazione delle confederazioni anche per quanto riguarda il trattamento dei funzionari direttivi. Con l'articolo 16 modificato il governo è delegato ad emanare entro il 31 ottobre 1970 uno o più decreti aventi valore di legge ordinaria per una nuova disciplina delle carriere direttive delle amministrazioni statali, comprese quelle ad ordinamento autonomo (ferrovie, poste, telefoni, monopoli, Anas). Altri due provvedimenti saranno predisposti, con delega, dal governo per la revisione del trattamento dei magistrati e degli ufficiali delle forze armate e dei corpi di polizia. li primo decreto, da emanarsi entro il 31 ottobre, ma con effetto dal l0 luglio 1970, prevede un collegamento fra il trattamento dei magistrati e quello dei dirigenti. In particolare, il trattamento dei consiglieri di Corte di Cassazione sarà equiparato a quello globale che verrà assegnato ai funzionari direttivi con qualifica di direttore generale: ne deriverà, in pratica, che i « parametri », e quindi le retribuzioni, delle altre qualifiche di magistra- ti corrisponderanno a quelle della nuova dirigenza statale. Ogni variazione economica prevista per la dirigenza sarà applicata automaticamente anche alla magistratura. Il secondo provvedimento in favore degli ufficiali delle forze armate e dei corpi di polizia sarà presentato entro il 31 dicembre 1970 sotto forma di legge: i nuovi stipendi, analoghi a quelli dei funzionari direttivi, avranno le stesse decorrenze indicate per i dirigenti. La Dirstat è insoddisfatta (e conferma lo sciopero ad oltranza) perché a suo avviso il nuovo testo dell'articolo 16 non tiene in sufficiente conto gli impegni presi in precedenza, lasciando praticamente insoluta la sistemazione dell'intera dirigenza. Le pompe di benzina resteranno chiuse in tutta Italia dalle 7 del 20 maggio alla stessa ora del 21. La decisione è stata presa dai sindacati della categoria Figisc, Fais e dal Comitato intersindacale nazionale' benzinai. I lavoratori poligrafici hanno deciso sette giorni di sciopero a partire da lunedì sera. Lo sciopero nazionale della categoria impedirà l'uscita di tutti i giornali del mattino e del pomeriggio da martedì 19 maggio a lunedì 25 compreso. I giornali riprenderanno le loro pubblicazioni martedì 26 maggio. La lunga azione ài sciopero è dovuta, a quanto riferisce un comunicato unitario dei sindacati di categoria della Cgil, Cisl e Uil, al fatto che le trattative per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, riprese oggi, sono state immediatamente interrotte « di fronte a una pregiudiziale degli editori che non trova nessuna giustificazione in merito al discorso contrattuale ». Giancarlo Fossi

Persone citate: Fais, Tesoro Colombo