Due morti nella macchina che sbanda e va a schiantarsi contro un furgone

Due morti nella macchina che sbanda e va a schiantarsi contro un furgone Inspiegabile scontro frontale su un lungo rettilineo Due morti nella macchina che sbanda e va a schiantarsi contro un furgone Sono due saldatori che lavoravano alla raffineria di Volpiano: tornavano a casa al termine della giornata - Altri incidenti: dopo uno scontro una giovane donna dà alla luce un bimbo morto; una bambina travolta a Venaria dall'auto del padre A Volvera: bimba uccisa mentre esce in strada dal cancello della villa Due persone sono morte sul colpo in uno scontro martedì alle 18 sulla provinciale TorinoVolpiano. Su una Nsu Prlnz viaggiavano Angelo Fasciarla. 44 anni, via Salerno 5, e 11 compagno di lavoro Michele Basile, 25 anni, abitante presso la fidanzata a Castiglione Torinese, via Valle Bergero 31. La macchina guidata dal Fasciarla ha sbandato inva dendo la carreggiata di sinistra della strada. In senso opposto giungeva un pulmino guidato da Fernando Nofri, 41 anni, meccanico dell'Aglp addetto alla riparazione dei distributori di benzina, abitante in frazione Rolandinl di Verolengo. L'urto è stato violentissimo. I due dell'utilitaria sono morti sul colpo per frattura della base cranica. Il Nofri ha riportato soltanto contusioni gua riblli in otto giorni. Ancora oscure le cause dell'incidente avvenuto su un rettilineo. Le due vittime rientravano dal lavoro: erano saldatori alle dipendenze della ditta Cimi, presso la costruenda raffineria della BP. Il Fasclana era sposato con Rosa Vullo, 42 anni, e padre di cinque figli: Emanuele di 20 anni, Salvatore di 17, Alberto di 13, Loreto di 11 e Giuseppe di 10. La famiglia immigrò undici anni fa a Torino da Marìanopoli (Cai tanlssetta). Il Basile, originario delle Puglie, da un mese si era trasferito da corso Brescia 11, presso la famiglia della fidanzata Pina Moscatiello, 18 anni. Avrebbero dovuto sposarsi a Nàtale. Tre anni fa anche il fidanzato della sorella della giovane, Maria, 22 anni, mori in una disgrazia, annegato. — Una bimba è morta travolta da un'auto: si chiamava Maria Elena Artuffo, aveva due anni e mezzo e abitava in una villetta sulla provinciale tra Volvera e Piossasco, al numero 34, con i genitori e 1 nonni materni. Il padre, Bruno, di 30 anni, geometra, è titolare con il suocero di una impresa edile. Ha costruito la villa e vi si è trasferito da Torino un anno fa. Martedì pomeriggio la madre, Ebe Audano di 25 anni, era andata dal dentista. Il padre, con il suocero, era al lavoro in un cantiere. In casa erano rimasti la piccola Maria e il fratellino Roberto di 4 anni, affidati alla nonna Caterina Audano. L'Incidente ha avuto un unico testimone, U contadino Domenico Racca di 53 anni, che stava rastrellando l'erba In un campo di sua proprietà, attiguo alla villa. Racconta: « Avevo con me mio figlio Alberto di tre anni. Dalla villa è uscita la nonna', che' ha portato 1 nipotini a giocare con lui. Poi sono rientrati: Ho visto uscire 1 due bimbi, soli, verso le 17 ». Il recinto della villa corre parallelo alla strada, a circa un metro di distanza. Dice il Racca: ii In mezzo a questa striscia d'erba c'è un sentierlno,. che porta nel mio campo. Il maschietto lo ha preso. La bimba, invece, si è spinta sull'asfalto, a circa un metro dal ciglio, e si è incamminata nella stessa direzione. Dopo qualche istante ho visto arrivare alle sue spalle, sulla provinciale che compie una larga curva, una grossa auto ». E' la «130» guidata da Giuseppe Rocchio. 27 anni, abitante in via Varallo 8 con la moglie che tra un mese avrà un bambino. Prosegue il Racca: «Ho intuito che la bimba era in posizione pericolosa, mi sono avviato a prenderla, facendole cenno che uscisse dalla strada. Ho visto l'auto rallentare, ma senza lo stridere di gomme che indica una brusca frenata. Ero a tre o quattro metri di distanza quando l'ha investita, gettandola ai miei piedi ». L'ha raccolta, mentre il fratellino piangeva disperato, ha fermato una macchina e l'ha portata dal medico di Volvera", dott. Andreis. Ma era già morta. — Una giovane sposa ferita in un incidente, ha dato alla luce un bimbo morto. Era incinta all'ottavo mese, il trauma riportato nello scontro ha irreparabilmente danneggiato la sua maternità. SI chiama Maria Rosa Passerella, 18 anni, sposata con Carmelo Catone, di 21; abitano a Rivoli "in via Colli 45. Venerdì a mezzanotte viaggiavano in corso Francia sulla loro « Mini minor ». r All'incrocio con via De Sanctls si sono scontrati con la « 1100 » guidata da Oraziano Marini, 22 anni, Collegno, corso Francia 84. Quest'ultimo è stato ricoverato al Maria Vittoria con prognosi riservata. Il Catone guarirà in 25 giorni per la frattura della rotula. La moglie è stata giudicata guaribile in 20 giorni, ma lunedì mattina è stata colta dalle doglie; il bimbo è nato morto. — Una bimba di nove anni è all'ospedale con una gamba sfracellata. L'ha ferita, in un incidente stradale, il padre: Giosuè Conigliaro, 39 anni, operaio alla Cromodora, abitante a Venaria in via A. Picco 19 con la moglie Maria, 33 anni, e 1 suoi tre figli. Si è sposato undici anni fa, a Palermo, poi con la moglie è venuto a Venaria. Qui sono nati Apollonia Rosalia, che ha ora 9 anni, Salvatore di 7 e Loredana di 2, Ieri a mezzogiorno Apollonia esce per comperare un sacchetto di caramelle, pochi minuti dopo è sulla strada del ritorno. Nel frattempo anche 11 padre è salito al volante della sua automobile e si è diretto verso il centro. i In viale Buridani l'Incidente. Forse 11 Conigliaro scorge la figlia sul marciapiede e si distrae; op¬ pure un'altra macchina, tagliandogli la strada, lo costringe a uno scarto. Piomba su una « 850», parcheggiata sulla destra, che viene scaraventata in aria e ricarie nove metri più oltre, addosso alla piccola Apollonia. La bimba resta schiacciata contro il muro. E' il padre stesso, disperato, a soccorrerla. La trasporta prima all'ospedale di Venaria, poi al Maria Adelaide. Viene ricoverata con prognosi riservata: ha una gamba fratturata, i muscoli tranciati. Si era parlato di amputazione, ma 1 medici sperano di evitarla. Michele Basile e Angelo Fasciana, i due morti nella sciagura di Volpiano - Maria Rosa Catone col marito Carmelo