Dogane malate Miliardi di danni di Enzo Pizzi

Dogane malate Miliardi di danni Un convegno di studio a Bolzano Dogane malate Miliardi di danni Impir fi 'uedeguati, regolamenti vecchi di secoli, balzeh. -legittimi, scarso personale: tutto contribuisce a far perdere tempo e denaro agli operatori . (Dal nostro corrispondente) Bolzano, 11 maggio. La progressiva abolizione delle barriere doganali e l'estensione della rete autostradale hanno diminuito le distanze tra i Paesi europei e creato favorevoli condizioni par un ulteriore aumento degli scambi commerciali. Nel 1970 il commercio italiano con l'Europa raggiungerà, sev condo le previsioni, il volume di 8 mila miliardi. Dal 1" giugno, grazie al Mec del vino, ci sarà un altro consistente incremento. Quando, però, le merci arrivano alle nostre frontiere, riaffiorano i mali antichi della burocrazia italiana: l'inadeguatezza degli impianti, l'insufficienza del personale, la difficoltà di interpretare regolamenti ormai centenari, la complessità dei controlli e, a volte, anche le richieste di balzelli illegittimi, protraggono eccessivamente le soste dei prodotti in entrata o in uscita. Queste deficienze causano annualmente perdite di decine di miliardi, in guanto, secondo i calcoli di alcuni esperti, ogni minuto di sosta delle merci ài valichi di confine costerebbe oltre 200 mila lire agli operatori economici. Nel settore doganale le insufficienze non sono soltanto una caratteristica italiana. Ma nel nostro Paese i guai sono maggiori. Basti dire che i controlli sono affidati a poche migliaia di funzionari mal pagati, che non bastano per far fronte ai bisogni, mentre nell'organico sono inseriti ben sessanta ispettori generali. L'esigenza di creare anche in questo importante settore strutture adeguate ad un Paese moderno ed altamente industrializzato, è stata sottolineata oggi a Bolzano durante un convegno del Comitato italiano per lo studio dei problemi doganali e merceologici. L'aw. Antonio Grassani, di Genova, direttore del comitato; il prof. Dus, docente di diritto tributario; l'aw. Giuseppe Maino, deputato del Canton Ticino; l'aw. Von Walther, presidente della Camera di Commercio di Bolzano; il dott. Robert Fischer, della Camera di Commercio di Monaco di Baviera, e numerosi altri esperti, hanno denunciato inconvenienti vecchi e nuovi. Tutti sono concordi sulla necessità di una rapida e radicale riforma dell'animlnistrazione doganale, che è stata sollecitata anche dai docenti degli istituti di merceologia delle università di Torino, Milano, Genova, Modena, Trieste, Bologna, Palermo, Napoli, Perugia, Bari, Padova e Verona. In un documento indirizzato al governo e al Parlamento italiani, al Parlamento europeo, ai segretari dei partiti politici, i merceologi di questi atenei hanno detto che la stragrande maggioranza dei funzionari doganali è letteralmente sommersa da circolari ministeriali, spesso illegittime e confuse, mentre, d'altra parte, esiste anche una minoranza dì persone che auspicano la conservazione di privilegi personali, che non sono ritenuti legittimi. E' stato espresso il voto che venga svolto al più presto in Parlamento un dibattito per l'esame approfondito della grave situazione doganale esistente in Italia per far sì che emergano responsabilità e adeguati propositi di soluzione. Il ministro delle Finanze è stato invitato ad assumere i necessari prowedimenti amministrativi, affinché la certezza del diritto e la chiarezza dei princìpi normativi vadano a vantaggio del cittadino, e affinché cessi il nefasto metodo del « doveróso riserbo » ispirato ad un comportamento dettato dal « superiore interesse dello Stato », Le amministrazioni doganali dei Paesi a moderno sistema economico, dicono gli insegnanti di merceologia delle università, devono awalersi di un fruttuoso dialogo con gli esperti per realizzare nuove e più funzionali strutture organizzative. Le risultanze del convegno di studio di Bolzano saran no rimesse alle autorità competenti. C'è da sperare che la voce di questi esperti non rimanga inascoltata. Enzo Pizzi »

Persone citate: Antonio Grassani, Giuseppe Maino, Robert Fischer, Von Walther