Si espande lentamente l'industria alimentare di Adriaco Luise
Si espande lentamente l'industria alimentare Convegno dell'A.I.D.A. a Sorrento Si espande lentamente l'industria alimentare Il consumo non aumenta in proporzione al reddito - Per i dolci il problema è la distribuzione ' ,'Dal nostro inviato speciale) Sorrento, 8 maggio. Oggi a Sorrento nel salone del « Circolo dei forestieri i), al simposio annuale del l'« A.I.D.A. », si è discusso sulle scelte da adottare negli Anni Settanta per l'evoluzio ne dei consumi dei prodot ti alimentari, trattati indù strialmente. E' stata un'ana lisi obbiettiva e coraggiosa che ha messo in luce come in Italia, a differenza di altri paesi economicamente più progrediti, al crescere del reddito si siano sviluppati maggiormente i consumi di derrate alimentari fresche — carni, frutta e pesce — rispet- I to a quelli di surgelati e di | prodotti in scatola. L'interessante argomento e .stato proposto all'attenzione ; di studiosi, tecnici, automa di governo e operatori econo mici de) settore. Con l'odier na riunione, che si protrarrà per due giorni, l'« Associa zione internazionale della di stribuzione dei prodotti ali mentari » ha voluto affron tare i problemi che investo no la grande industria alimentare e la sua espansione sui mercati nazionali I lavori del simposio si svolgono in due sezioni, l'una per il commercio, presiedu ta dal dott. Callisto Bagnara e l'altra per l'industria, sot to la guida dell'ing Bruno Buitoni. La relazione gene rale è stata tenuta dal prol. Sergio Vacca, direttore del l'Istituto economico dell'Uni versità di Genova. L'oratore ha illustrato le tendenze evo ìutive nei rapporti fra la grande impresa industriale e la distribuzione nel settore alimentare ed ha sostenuto la necessità di una loro stretta collaborazione per far giungere i prodotti a larghe masse di consumatori. Il dott Federico Patrucco, di Torino, rappresentante dell'industria dolciaria Ferrerò, si è dichiarato favorevole ad una collaborazione con la grande distribuzione italiana Dia ha sostenuto la necessità che la grande industria mo derna sia lasciata libera di agire nel proprio settore, sen za essere costretta ad accet tare compromessi. « Prima di parlare di un costruttivo dia logo — ha detto il dott Patrucco — è necessario che la grande distribuzione si espanda Oggi la grande di stribuzione non supera d tre per cento dei consumi ali mentari e le grandi aziende non possono sottovalutare l'importanza dei 500 mila punti di vendita attraverso i quali passa il 95 per cento dei consumi. Riconosciamo che la distribuzione moder na è la formula più conge male mn essa ha ancora mot ta strada da tare ». Adriaco Luise
Persone citate: Bruno Buitoni, Callisto Bagnara, Federico Patrucco, Patrucco, Sergio Vacca
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