Banditi armati assaltano una gioielleria legano i proprietari e rubano 20 milioni

Banditi armati assaltano una gioielleria legano i proprietari e rubano 20 milioni La rapina in pieno giorno in viale Certosa a Milano Banditi armati assaltano una gioielleria legano i proprietari e rubano 20 milioni Uno è stato catturato da alcuni operai: è un ventenne residente a Sommariva Bosco (Cuneo) -Ha rivelato i nomi dei complici - Durante la fuga i tre hanno abbandonato il bottino (una borsa piena di preziosi), trovato da una donna (Dal nostro corrispondente) Milani), 8 maggio. Tre giovani, armi alla mano, hanno rapinato quest'oggi un orefice milanese. Dopo averlo legato e imbavagliato sono fuggiti-con un bottino di circa 20 milioni. Inseguiti dai passanti, hanno dovuto abbandonare la borsa piena di preziosi. Uno dei banditi è stato catturato. Si chiama Michele Guerrisi, 20 anni, residente a Sommariva Bosco in via Racconigi 32. Ha rivelato i nomi dei complici, anch'essi abitanti lei paese del Cuneese. In realtà, i tre non avrebbero una dimora fissa. Sarebbero autori di altre rapine avvenute in Piemonte. La rapina è avvenuta poco prima delle 13 nell'oreficeria di viale Certosa 41. A quell'ora nel negozio c'era solo il propri torio Renzo Sarzi, di 51 anni, abitante in via Tavazzano 2. Suo figlio Mauro, di 23 anni, studente del secondo anno di Economia e Commercio, era appena uscito per andare a bere qualcosa in un bar vicino. Nel negozio sono entrati due giovani, che hanno chiesto di vedere dei gioielli per fare un regalo alle fidanzate. Il Sarzi ha aperto la cassaforte e ha mostrato loro un « plateau » con vari anelli e brillanti. A questo punto i due hanno estratto le pistole e lo hanno immobilizzato. Lo hanno legato con una calza di nylon da donna di colore viola e, per impedirgli di gridare, ali hanno ficcato in bocca un fazzoletto. Mentre i due stavano facendo man bassa dei gioielli custoditi in cassaforte, è arri¬ vato Mauro Sarzi. Il giovane ha appena fatto in tempo ad entrare che è stato afferrato e bloccato alle spalle da un terzo bandito, che fino ad allora era rimasto fuori a far da « palo ». Lo studente non ha avuto il tempo di reagire: il bandito gli ha punta¬ to la pistola ad una tempia e lo ha fatto addossare al muro. Poi, con l'aiuto d'uno dei due complici, gli ha legato le mani dietro la schiena, usando un'altra calza di nylon color viola. Svuotata la cassaforte, i malviventi hanno perquisito il gioielliere, togliendogli di tasca il portafogli contenente 170 mila lire in contanti. Un altro ha frugato nei cassetti, prendendo denaro liquido. Messi i gioielli in una borsa di finta pelle rossa, i banditi sono fuggiti per raggiungere la loro auto parcheggiata poco distante. Avevano appena varcato la soglia che Mauro Sarzi è riuscito a liberarsi: il giovane è corso fuori, gridando, e ha fatto in tempo a scorgere uno dei banditi che svoltava l'angolo della via. Lo studente è balzato sull'auto di una sua compagna che passava in quel momento, si è gettato all'inseguimento e qualche minuto dopo ha raggiunto, in viale Scarampo, il bandito. Costui, vista la mala parata, si è liberato della pistola, scagliandola oltre il muro di cinta dello stabilimento dell'Alfa Romeo, e quindi del coltello. Mauro Sarzi ha però visto la mossa e senza esitazione ha raccolto il coltello ed ha affrontato il rapinatore. Il bandito non si è dato per vinto; facendo il gesto di estrarre di tasca una pistola ha gridato: « Se non mi lasci andare ti sparo ». Lo studente non si è lasciato intimorire ed ha ingaggiato col rapinatore una colluttazione durante la quale il malvivente è rimasto ferito ad una mano. Alla vista del sangue si è spaventato ed ha tentato nuovamente di fuggire: su di lui, però, intuito quanto era accaduto, sono piombati passanti e operai dell'Alfa Romeo che lo hanno immobilizzato. Portato in questura, il malvivente veniva identificato per Michele Guerrisi di 20 anni abitante a Sommariva Bosco (Cuneo) in via Racconigi 32. In un primo tempo, il giovane (nelle cui tasche sono state trovate 190.000 lire) ha tentato di sostenere di aver fat¬ to la rapina da solo, ma davanti all'evidenza delle contestazioni e testimonianze ha fatto il nome dei suoi complici (anch'essi di Sommariva Bosco) ai quali adesso la polizia sta dando la caccia. Mentre le pattuglie della « Volante » davano la caccia ai due banj,. in fuga, è giunta in questura una telefonata. Una signora di 61 anni, Agnese Persano, abitante in via Monte Generoso 63, che stava recandosi a far visita alla figlia Lina, abitante in via Traiano 38, aveva scorto nel sottopassaggio di via Renato Serra, abbandonata fra due auto in sosta, una borsa rossa aperta. La donna l'aveva raccolta ed aveva scoperto che era piena di gioielli. Si trattava dell'intero bottino g. m. Milano. Michele Cuerrisi, il giovane rapinatore arrestato (Telefoto Soncini)

Persone citate: Agnese Persano, Mauro Sarzi, Michele Guerrisi, Milani, Renzo Sarzi, Sarzi, Soncini

Luoghi citati: Cuneo, Milano, Piemonte, Sommariva Bosco