Feijenoord forte (non irresistibile) di Paolo Bertoldi
Feijenoord forte (non irresistibile) Feijenoord forte (non irresistibile) Insegnamenti della finale di San Siro - Senza gli stranieri è difficile vincere la Coppa dei Campioni - Pochi i fuoriclasse nelle squadre d'Olanda e di Scozia - Kindvall: un bel gol e molti errori Eliminato dalla Coppa Rtmet, dov'è stato superato da Bulgaria e Polonia nel girone di qualificazione, il calcio olandese ritorna in primo piano con la vittoria del Feijenoord. Lo scorso anno era stato l'Ajax a tentare la sorte nella Anale dei « Campioni » con il Milan a Madrid, ma i rossoneri, bloccando il fuoriclasse Cruyft non avevano poi faticato a fermare il resto della compagine di Amsterdam. Mercoledì a San Siro, il Celtic è stato Invece dominato dal contropiede dei biancorossi di Happci. Sarà un caso, ma raramente squadre prive di stranie-, ri riescono a dominare in Coppa dei Campioni, Il Real Madrid era rinforzato da giocatori di due continenti, cosi l'Inter ed il Milan dei bei tempi. Il Feijenoord ha un tecnico austrìaco di prim'ordinc, Happel, un altro austriaco a centrocampo, Hasil, e quale centravanti il Nazionale svedese Kindvall, quello del gol realizzato a quattro minuti dalla line dei tempi supplementari. La forza del Feijenoord sta nell'avcr saputo amalgamare le varie tendenze, sottolineando quello che in definitiva è il nuovo volto del football mondiale. Oggi, salvo (e non sempre) 1 britannici superconservatorl, tutte le formazioni conoscono la tattica del difensore Ubero, dello stopper, dell'ala tornante, del centrocampo rinforzato. E' una tattica nata in Italia per quanto riguarda la difesa e perfezionata all'estero in riferimento alle possibilità offensive. E' una tattica valida, purché si basi su forza fisica, coraggio e resistenza degli atleti, doti non sempre comuni ai nostri assi. Nella finale di San Siro l'ottimo Lo Bello avrà fischiato meno di dieci falli, non vi sono state entrate veramente cattive, ma nessuno arrivava volutamente tardi sul pallone (per salvare la caviglia). Gli avversari si urtavano con l'impeto del ca¬ valieri antichi impegnati in un duello medievale, cadevano e si rialzavano senza ostentazione di inesistenti ferite. ' Il football della finalissima è stato sportivo e maschio: belio decisamente no. Troppo monono II Celtic. che dopo l'assurda trovata di cambiar numero alle maglie degli avanti, non e mal riuscito ad inventare un'azione originale. Più agile il Feijenoord, specie per l'abilità dei centrocampisti Hasli e Van Hanegem di interrompere le furie biancoverdi scatenate In offensiva ed infilarle in contropiede. A Kindvall molto può essere perdonato — da parte dei tifosi di Rotterdam — per l'astuzia alla Hamrin con cui ha messo a segno la rete decisiva, quando la stanchezza faceva peso anche sulla mente e non solo sui muscoli dei giocatori. Un centravanti di valore internazionale avrebbe però dovuto approfittare delle altre numerose occasioni avute. Cosi Very dal tiro potente ed impreciso, cosi Moulijn. E' difficile essere sicuri di un giudizio obicttivo nel- l'esaminare una finalissima di Coppa dei Campioni in cui di italiano c'era un solo protagonista, l'arbitro; tuttavia 11 parere di molti è clic una delle nostre squadre avrebbe potuto benissimo figurare nuovamente in un'occasione ilei genere. E' un parere che sa di rimpianto per la Fiorentina ed 11 Milan e di augurio per il Cagliari. In condizioni come quelle di mercoledì Gigi Riva sarebbe bastato. Sarà per la prossima Coppa del Campioni? Paolo Bertoldi Milano. II centravanti svedese del Feijenoord, Kindvall, segna il gol decisivo al Celtic
Persone citate: Celtic, Gigi Riva, Hamrin, Lo Bello, Van Hanegem
Luoghi citati: Amsterdam, Bulgaria, Italia, Madrid, Milano, Olanda, Polonia, Rotterdam, Scozia
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