La tecnica di respirare bene di Angelo Viziano

La tecnica di respirare bene Recenti studi sull'invecchiamento del polmone La tecnica di respirare bene Perché è sempre raccomandabile un'accurata ginnastica respiratoria - L'esempio degli sportivi I vari sieri di Bogomoletz o di Bardach hanno da tempo disilluso i sogni faustiani. Sono caduti in disuso, anche se potevano discretamente valere contro qualche acciacco della vecchiaia. E le belle promesse della dottoressa romena, in quanto ad assicurare la longevità, ormai lasciano assai perplessi quanti si esaltavano alla vista di quei vegliardi ultracentenari messi dalla Aslan in perenne vetrina, in realtà esponenti di una razza già costituzionalmente eccezionale. E' più vero che la longevità o, meglio, la possibilità di mantenersi giovani in una procrastinata vecchiaia, che nel caso non sarebbe sinonimo di senilità, bisogna sapersela gradualmente assicurare nel corso degli anni anteriori. In questa èra dell'indaffaramento e del ricorso frettoloso ed indiscriminato a pillole in qualsiasi contingenza meno felice della propria energia, può far sorridere rievo¬ care i saggi precetti di una vita di sano naturismo filtrati dall'antica scuola medica salernitana. Eppure i princìpi su cui erano fondati corrispondono ad immutate leggi biologiche. Comunque chi vuol essere ancor giovanile in tarda età non disdegni almeno di imparare a respirare. Lo riaffermava per una certa esperienza personale anni fa l'allora ultranovantenne dottor Guériot nel lanciare un suo libro inteso ad insegnare a vivere cent'anni. Aveva ribadito assai prima questa norma elementare un vero pioniere della divulgazione medica, fisiologo ed igienista, il cattedratico Mantegazza che fu pure antesignano nell'elegante volgarizzazione della « fisiologia dell'amore ». Ora abbiamo maggiori esigenze per riparlarne, anche in base agli studi più recenti sull'invecchiamento del polmone. Ben pochi sono quelli che si curano di saper respirare. Si respira troppo superficialmente; cosicché l'aria non raggiunge le parti più profonde dei polmoni e si riduce la capacità dì assunzione di ossigeno. In più, limitando l'ampiezza dei movimenti respiratori si diminuisce la loro benefica influenza sugli organi toracici e addominali. Si tenga presente a questo proposito che il moto di dilatazione del polmone serve nella circolazione sanguigna, quale forza aspiratrice, ad aiutare il reflusso del sangue dalla periferia al cuore. La forza aspiratrice endotoracica è, difatti, favorita dall'attività del diaframma; il quale è un muscolo piatto e largo che divide la cavità toracica dall'addominale e nel suo moto di saliscendi comanda le variazioni di pressione nelle due cavità. Tra gli organi che traggono vantaggio dalla ginnastica respiratoria è in prima linea il fegato. L'alterno aumento della pressione nell'addome e la contemporanea diminuzione nel torace spingono il sangue a scorrere meglio in tale viscere. Una migliorata circolazione epatica a sua volta regolarizza meglio il circolo sanguigno generale, oltre a favorire le delicatissime funzioni del fegato. Senza dubbio è consigliabile un'adatta ginnastica respiratoria per i candidati ai disturbi epatici e specialmente per le donne corpulente con debole muscolatura addominale. L'attività diaframmatica ha inoltre benefica influenza sulla milza e sul pancreas. Favorevoli risultati di una razionale ginnastica respiratoria si ottengono pure nell'enfisema polmonare se trattato nei primi stadi, in certe bronchiti croni¬ che, nell'asma. La piena ventilazione polmonare che deriva da una buona respirazione è infine un mezzo per conservare la snellezza e la grazia della persona, opponendosi indirettamente alla tesaurizzazione dell'adipe. Per chi ancora dubitasse della grande importanza di saggi esercizi del respiro c'è a portata di mano l'inconfutabile esempio degli sportivi, che nella loro preparazione atletica, ai fini del massimo rendimento e del successo, a lungo e con grande accuratezza si indugiano appunto nella perfezione della tecnica respiratoria. Perché non provarci in certo qual modo tutti, cominciando ora col tempo che va facendosi favorevole a finestre spalancate ogni mattina, con graduale allenamento, con inspirazioni lente e profonde, cui far seguire, dopo una breve fase in cui il respiro è trattenuto, espirazioni prolungate? Tutto ciò servirà ovviamente anche a mantenere in efficienza l'intero apparato respiratorio; il quale ha unaysua particolare fisionomia di invecchiamento: inquantoché alla sua funzione concorrono tessuti ed organi diversi, suscettibili ognuno di un proprio specifico modo di decadimento. Oltretutto l'apparato respiratorio è assai vulnerabile da fattori morbosi sorgenti dall'interno dell'organismo e vieppiù dall'ambiente esterno. Cosicché l'igiene respiratoria resta la base del mantenimento della sua funzionalità, che ha primaria importanza nel prolungamento del benessere generale. Angelo Viziano

Persone citate: Bardach, Mantegazza