La Fiat ha venduto 1.484.478 veicoli nel '69 Fatturato complessivo: 1425 miliardi di lire

La Fiat ha venduto 1.484.478 veicoli nel '69 Fatturato complessivo: 1425 miliardi di lire Relazione di Giovanni Agnelli all'assemblea degli azionisti La Fiat ha venduto 1.484.478 veicoli nel '69 Fatturato complessivo: 1425 miliardi di lire Anche con il ricorso alle scorte, le vendite sono state inferiori alla domanda, interna ed estera, per la perdita di produzione causata dai conflitti di lavoro - I trattori, la siderurgia e le altre attività. - Costruiti inoltre, su licenza, circa 330.000 autoveicoli all'estero -1 dipendenti al 31 dicembre erano 170.883 - Investimenti nel Mezzogiorno per 250 miliardi nel triennio 1970-72 Nella grande aula della Scuola Allievi « Giovanni Agnelli », si è tenuta ieri a Torino l'Assemblea ordinaria e straordinaria degli azionisti Fiat. Presiedeva il dott. Giovanni Agnelli, presenti il Consiglio d'Amministrazione e il Collegio Sindacale. Sono intervenuti 345 azionisti rappresentanti in proprio o per delega 119 milioni 318.262 azioni ordinarie e 22 milioni 388.261 azioni privilegiate. Previsioni e consuntivi La relazione, letta dal dott. Giovanni Agnelli, pone anzitutto in evidenza che i consuntivi del '69 sono risultati ad un livello sensibilmente inferiore alle previsioni e soprattutto alla domanda dei mercati, sia nazionale che esteri. Ecco i risultati dell'esercizio 1969: — fatturato complessivo anno 1969, comprese OM e Autobianchi, 1425 miliardi di lire, contro 1335 miliardi del 1968 (all'esportazione 471 miliardi di lire contro 425 del 1968); — fatturati nel 1969 1 milione 484.478 autoveicoli Fiat, OM e Autobianchi contro 1.452.297 del 1968; di essi 583.646 esportati; Al suddetto totale concorrono 79.000 veicoli prelevati nel corso del 1969 dagli stocks. Si aggiungono a questi quantitativi circa 330 mila autoveicoli costruiti su licenza Fiat in diversi Paesi; — fatturati nel 1969 50.558 trattori contro 52.735 del 1968: 25.592 esportati; — produzioni siderurgiche: convertito nel 1969 l'equivalente di 2.050.000 tonn. di lingotti contro 1 milione 950.000 del 1968; — numero dipendenti del gruppo Fiat (comprese OM e Autobianchi) a fine anno: 170.883 di cui 138.599 operai e 32.284 impiegati, contro 158.445 a fine 1968. Le ore di lavoro perdute sono state circa 20 milioni e la produzione mancata può essere valutata in 277.000 autoveicoli e 7800 trattori. La relazione - sottolinea peraltro gli sforzi che l'Azienda sta compiendo per poter nuovamente conseguire un normale ritmo di attività lavorativa quale richiedono i previsti traguardi nei volumi produttivi e nei tassi di produttività. /I programma lancia Tra gli avvenimenti di maggior rilievo per l'Azienda, la relazione ricorda l'acquisizione del capitale sociale della Lancia (per la quale il programma è di elevare gradualmente la produzione a 70.000 veicoli entro il 1971); l'acquisizione di partecipazioni nella Ferrari, nella Ferrosud di Ma fera (attività ferroviarie) e nella Telettra di Milano (attività elettroniche); la costituzione, in parità con la Finmeccanica, della Società AERÌTALIA che raggrupperà l'attività nel settore aeronautico; l'acquisizione della totale proprietà azionaria della SicilFiat per la progettata incorporazione per fusione della SicilFiat nella Fiat. Situazione internazionale e italiana — Sulla situazione internazionale la relazione registra ad uno stesso tempo motivi di apprensione e ragioni di speranza. Sottolinea in particolare la rinascita al « vertice » dell'Aia di quello « spirito europeo » che dovrebbe porre le premesse per una più estesa collaborazione internazionale e sul piano economico prende atto dell'andamento congiunturale caratterizzato, nella generalità dei Paesi ad economia di mercato, da una continua espansione, da persistenti tendenze inflazionistiche e da fenomeni monetari diversamente influenzati dall'andamento delle rispettive bilance dei pagamenti e dai.provvedimenti adottati per controllare il mercato dei capitali. La relazione ricorda infine le azioni anti-inflazionistiche sviluppate dagli Stati Uniti, i risultati ottenuti dal Regno Unito circa l'equilibrio della bilancia dei pagamenti, il notevole ricupero dell'economia francese e la persistenza dell'espansione di quella germanica, ed ancora la situazione economica giapponese risultante da un altissimo livello di produttività e da una intensa opera di penetrazione commerciale. Sulla situazione italiana, la relazione Agnelli, ricordando la perdita nazionale a causa dei soli conflitti di lavoro, secondo l'Istituto Nazionale di Statistica, di 294 milioni 850.00» ore lavorative, rileva come» conseguenza diretta una caduta dell'indice di aumento della produzione Industriale dal 6,30/. del '68 al 3,1".. La produzione italiana di autovei¬ coli che nel '68 aveva registrato un incremento del 7,840/. ha subito una perdita del 4,07 "/o, scendendo a 1.595.951 unità contro 1 milione 663 mila 648 dell'anno scorso. La relazione passa in rassegna quindi i gravi problemi che nessuno deve -ignorare o dimenticare, tra cui il crescente squilibrio tra costi e ricavi originato dall'increménto del costo del lavoro e dall'aumento dei prezzi delle materie prime, la forte riduzione degli orari lavorativi che menoma l'utilizzo degli impianti di produzione, la riduzione delle possibilità di autofinanziamento delle aziende. La relazione pone l'accento inoltre sulla persistente tendenza a scaricare sulle aziende pressioni relative ad istanze ed attese pur comprensibili ma che risultano sproporzionate alle reali risorse del Paese. « Occorre — continua la relazione — che tutti, autorità, operatori economici, organiszazioni sindacali, singoli cittadini, ricerchino in armonìa di propositi seppure nel logico contrapporsi delle rispettive tesi, realistiche soluzioni. Vogliamo credere che anche in questa occasione la chiara visione e la conseguente azione dei nostri uomini politici ed il senso di equilibrio dei cittadini non mancheranno di affermarsi ». Nuovi impianti —; Nel 1969 la Fiat ha provveduto a migliorare ulteriormente i mezzi di lavoro di tutti i suoi Stabilimenti. Particolare menzione meritano i programmi Fiat per il Mezzogiorno che costituiscono un complesso di investimenti per circa 250 miliardi di lire, nel triennio 1970-72, e che prevedono di creare progressivamente circa 19.000 nuovi posti di lavoro diretti e di originarne prohabilmente altrettanti indiretti. Gli stabilimenti previsti saranno localizzati a Cassino-Pontecorvo, Vasto, Termoli, Sulmona, Lecce, Nardo, Bari e Brindisi. Circa l'attività sviluppata all'estero, la relazione informa sui nuovi stabilimenti di Rosslyn (Sud Africa) e della Società Tofas (Turchia) mentre nuovi sviluppi sono in corso nelle officine già operanti in diversi Paesi ed altre iniziative sono in fase di realizzazione o di avanzata trattativa. Per quanto riflette il progetto Urss, procedono negli stabilimenti del Volga i completamenti edilizi ed il montaggio e messa a punto dei vari apprestamenti produttivi, in vista del prossimo avvio delle lavorazioni. ca 7800 unità rispetto alle effettive possibilità produttive e commerciali. Infine negli stabilimenti che curano le produzioni all'estero, da rilevare un totale di 330.000 vetture e veicoli prodotti, oltre a 12.800 trattori. Il fatturato complessivo 1969 per il settore auto è stato di 1282 miliardi di lire con un incremento di 57 miliardi di lire, pari al 5Va circa sul 1968 (1225 miliardi). Tutte le altre produzioni extra-auto: 143 miliardi. Aeronautica e spazio Le altre produzioni — La relazione dà per ogni settore dati e notizie interessanti. Intensa l'attività nel settore Materiale Ferroviario. In corso l'evasione delle commesse ricevute dalle Ferrovie dello Stato e da altri Enti e nuove ordinazioni (suddivise fra gli stabilimenti Fiat e le consociate O.ME.CA. di Reggio Calabria e Ferrosud di Matera) per 200 carrozze speciali per i treni Trans-EuropExpress e treni « bandiera » di concezione e progettazione Fiat. Per il settore Grandi Motori, nel 1969 sono stati collaudati motori per 371.000 Cv e turbine a gas per circa 115 mila Kw. Nel settore produzione aeronautica-spaziale. Fiat e Finmeccanica hanno costituito la Società AERÌTALIA. Sono state inoltre costituite con la partecipazione della Fiat la Società Turbomotori Internazionale (General Electric, Fiat e Alfa Romeo per programmi comuni nel campo dei motori) e le società Panavia di Monaco di Baviera, Turbo Union di Bristol e Italiana Avionica di Torino per lo-sviluppo del progr mma per l'aereo MRCA 75. Dopo avere ricordato l'attività della Sezione Energia Nucleare e della Divisione Siderurgica, la relazione sottolinea infine l'importanza delle opere pubbliche a cui la Fiat contribuisce in Italia e all'estero anche attraverso la consociata Impresit'e cita tra le nuove opere di maggior rilievo gli impianti di Kossou in Costa d'Avorio e di Finchaa in Etiopia, grandi lavori di irrigazione nel bacino dell'Eufrate in Siria, il ponte sul Pa- rana in Argentina, che si sono aggiunte a quelle già in corso di realizzazione. Personale e Opere sociali—A fine anno 1969, la Fiat, con le aziende OM e Autobianchi, comprendeva 170 mila 883 dipendenti (138 mila 599 operai e 32.284 impiegati). In Torino: 117.980 operai e 24.900 impiegati. Nel settore delle Opere sociali, la relazione rileva l'avvenuta stipulazione con contributi trentennali Fiat per gli interessi della convenzione con l'Istituto delle Case Popolari della Provincia di Torino per la costruzione di 4000 alloggi. Altri 1150 alloggi in costruzione a cura della Fiat a Settimo e i?iossasco. Prevista la creazione di una Casa-Albergo destinata a ospitare lavoratori in addestramento presso gli stabilimenti. dell'Azienda per le nuove iniziative industriali Fiat in Italia e all'estero. In realizzazione progressiva le mense aziendali in tutti gli stabilimenti Fiat. Si è aperta nel gennaio di quest'anno ad Ospedaletti la Casa di Soggiorno per Anziani «Vittorio Valletta». E' continuato parimenti lo sviluppo delle altre attività assistenziali: Colonie Fiat, Asili Nido, Scuola Allievi Fiat, Centro Sportivo Culturale ecc. Circa la situazione sindacale la relazione, dopo aver ricordato l'intensa attività nel primo semestre per accordi dì carattere normativo e salariale e le agitazioni nel secondo semestre a sostegno del rinnovo del contratto di lavoro per i dipendenti delle aziende metalmeccaniche per il triennio 1970-'72, laboriosamente raggiunto il 21 dicembre, rileva come il nuovo contratto comporta oneri economici di notevolissima entità. Dividendo e capitale «•Appare dì tutta evidenza — afferma la relazione — la necessità che il nostro personale si dedichi in pieno spirito di concordia e di collabqrazione allo svolgimento delle proprie mansioni nell'interesse- inscindibile dell'Azienda, dei lavoratori e dell'intera comunità nazionale ». Dopo aver ricordato i collaboratori scomparsi — dirigenti, impiegati, operai — e in primo luogo i Caduti sul lavoro, la relazione passa ad esaminare i risultati economici e finanziari dell'esercizio. Risultati economici e finanziari — L'esercizio 1969 si è chiuso, al netto degli ammortamenti di legge, con un avanzo di L. 13.465.758.054. Per consentire l'assegnazione di un dividendo (immutato di lire 120 per azione sia ordinaria che privilegiata) è stato proposto all'Assemblea il prelievo dal «Fondo oscillazione dividendi ed eccedenze attive residui esercizi precedenti» della somma di lire 19 miliardi 19.728.316. Come annunciato a seguito della riunione del 27 marzo scorso del Consiglio di Amministrazione, si è deciso di dare esecuzione al com pletamento dell'aumento del capitale sociale (già deliberato dall'Assemblea del 28 aprile 1960) dagli attuali 130 miliardi di lire a 150 miliardi di lire, mediante emissione di 40 milioni di azioni privilegiate da offrire agli azionisti possessori di azioni ordinarie, in ragione di un'azione privilegiata (godimento 1" gennaio '70) ogni cinque azioni ordinarie, contro pagamento per ogni nuo¬ va azione privilegiata (come nelle' precedenti emissioni) di 500 lire per il valore nominale più 500 lire per il sovrapprezzo, oltre il versamento di 40 lire per conguaglio dividendi. La relazione, dopo aver considerato che « l'anno 1969, denso di problemi e di difficoltà di ogni genere, può avere segnato un rallentamento, ma certamente non un regresso dell'azienda » conclude augurandosi « che le circostan¬ ze evitino il ripetersi di tali situazioni. La linea di condotta non può essere che una sola: aumento della produttività e severa, oculata amministrazione. Con il concorso di tutti i suoi collaboratori — dirigenti, tecnici, maestranze — l'Azienda saprà superare anche questo difficile, periodo, degnamente corrispondendo alle attese dei suoi azionisti ed alle istanze del progresso economico e sociale della nazione ».

Persone citate: Agnelli, Asili Nido, Centro Sportivo, Giovanni Agnelli, Pontecorvo, Scuola Allievi Fiat, Vittorio Valletta